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Napoli 8 giugno 2011- Una catena umana per dire Si ai Referendum

Diamoci una mano – Vota SI al referendum!

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Mercoledì 8 giugno 2001

Napoli – Piazza Trieste e Trento

ore 17,30

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L’evento in piazza sarà un punto d’incontro per informare e promuovere i referendum con musica, danza, artisti e animazione.

Vi aspettiamo in tantissimi per darci una mano, creando una catena umana, per dire tutti insieme VOTA SI AI REFERENDUM!!!

Iniziativa promossa da WWF e GREENPEACE

VOTA SI AI REFERENDUM!

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Approfondimenti

NUCLEARE: Tg3 Intervista a Carlo Rubbia : Il Nucleare “16 03 2011” (video)  – Fukushima: perle di “saggezza” regalate da tecnici e politici dopo il disastro nucleare.

ACQUA: Padre Alex Zanotelli: la difesa dell’acqua (video)  – La Nestlé e la privatizzazione dell’acqua

LEGGITTIMO IMPEDIMENTO: Cos’è il Legittimo Impedimento –   Marco Travaglio vota SI contro il legittimo impedimento (video)

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“Il disastro di Cernobyl è solo una mistificazione mediatica.”

Il prof. Franco Battaglia  (pronuclearista) ad Anno Zero:    Il disastro di Cernobyl è solo una mistificazione mediatica.

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La trasmissione di Santoro ormai da tempo è in caduta libera. Vengono invitati sempre gli stessi burattini politici e “strani” …esperti, una noia infinita.

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Ora vi passo la “mistificazione mediatica” sulle vittime di Cernobyl:

CERNOBYL 25 ANNI DOPO

Roma, 7 aprile 2011

Una storia radioattiva

Questo briefing riassume il contenuto del Rapporto di Greenpeace International “Pilot investigation of food products contamination by 137 Сs in selected areas of Ukraine affected by the Chernobyl catastrophe in 1986” reperibile all’indirizzo:

http://www.greenpeace.org/international/Global/international/publications/nuclear/2011/Pilot %20Investigation%20Food%20Products21.pdf

L’incidente di Cernobyl ha rilasciato radioattività su vasta scala contaminando aree estese di territori attualmente sotto la sovranità dell’Ucraina, della Bielorussia e della Russia. È stato il primo incidente, nella storia del nucleare civile, classificato come livello 7 (livello massimo) nella International Nuclear Event Scale (INES), un indice progressivo del livello di gravità degli incidenti che occorrono nella produzione energetica da fonte nucleare e nelle attività ad essa connesse. In realtà, secondo un rapporto indipendente commissionato da Greenpeace al Dr. Helmut Hirsch, anche l’incidente di Fukushima (marzo 2011) ha ormai raggiunto il livello 7 della scala INES, anche se con rilasci che (almeno fino ad ora) sono comunque molto inferiori a quelli di Cernobyl. (leggi tutto)  –  Fonte: Greenpeace Italia

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Nucleare: il governo e l’inganno

Palazzo Chigi ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge omnibus l’abrogazione di tutte le norme per la realizzazione degli impianti. Ma ci sarebbe il trucco. Secondo il WWF “si abrogano solo le disposizioni sottoposte a referendum ma non l’intero complesso di norme sul nucleare”. Un modo come un altro per depotenziare i referendum del 12 e 13 giugno.

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Stop al programma: inserita nella moratoria l’abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di nuovi impianti. E potrebbe decadere il referendum.

Come riporta l’Agenzia Dire, infatti, “il governo ha deciso di dare uno stop al programma nucleare ed ha inserito nella moratoria, già prevista nel decreto legge omnibus all’esame dell’aula del Senato, l’abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese. Con la proposta di modifica, il governo propone “l’abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari” e di non procedere “alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare”. Il via libera a questa modifica potrebbe portare a un superamento del referendum del prossimo 12-13 giugno”.

Scettiche le associazioni ambientaliste.

Secondo Greenpeace “il Governo ha paura dell’opinione degli elettori. È un caso di “furbizia preventiva” che coglie un dato reale: la forte opposizione degli italiani al nucleare”.

Il trucco sarebbe presto svelato: “cercare di prendere tempo, abrogando solo alcuni punti della legge, per evitare che gli italiani si esprimano attraverso il referendum e poi tornare a riproporre il nucleare tra un anno”. (leggi tutto)

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Fonte: iL Cambiamento

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