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Anonymous #OperationGreenRights – Affari sporchi della Marina

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Anonymous #Italy ed #OperationGreenRights danno avvio alla loro campagna internazionale antimilitarista.

Con questa operazione ci prefiggiamo di aprire uno spiraglio di luce sul lucroso ed opaco mondo dell’industria bellica in Italia. I file riportati coinvolgono molte industrie tra cui OtoMelara, OSN, Fincantieri, Finmeccanica, Selex, Lacroix, Chemring oltre alla stessa marina militare italiana. Siamo stanchi di vedere il globo terreste suddiviso in stati presidiati da eserciti di macellai di uomini, gigantesche e costosissime macchine della morte. Ritenendo, dunque, assassini, e non eroi, i militari addestrati ad uccidere, e ritenendo anche che l’industria bellica sia corresponsabile delle efferatezze degli eserciti, chiediamo con forza che questi siano costretti a risarcire economicamente ogni vittima civile delle loro azioni mortifere (LINK #DeclarationChan). Quindi, consapevoli di tutto ciò, abbiamo deciso di sottoporre a continua intercettazione, per un periodo di un anno circa, l’ utenza privata di un ammiraglio della marina militare italiana. La mole di dati è impressionante, perciò ci è stato possibile studiarne solo un piccola parte, quindi ci appelliamo a ogni essere umano perché scarichi tutti file e legga di persona. Il nostro fine è costringere gli apparati dello stato spesso opachi, inutili, violenti e parassitari alla trasparenza. Divulgando queste informazioni ci auguriamo di recare il massimo intralcio possibile al gerarchico e violento apparato della marina militare. Con questa azione riteniamo inoltre di fornire ad ognuno gli strumenti per esercitare un dissenso antimilitarista più efficace e consapevole.

Innanzitutto da questi dati è possibile comprendere l’ingente mole di risorse che lo stato destina alla marina militare ogni anno, 6 miliardi di euro nei prossimi 2 anni (vedi link all’allegato trafugato quiqui ) [Completamento prime informazioni]

Si tratta di soldi che sono mal spesi in linea di principio perché destinati alla produzione di armi, ma ovviamente tale sperpero è tanto più intollerabile poiché distoglie denari preziosi dalle tasche dei moltissimi/e poveri che affollano questo paese. E’ inoltre necessario constatare che, evidentemente, l’Italia da decenni non è sottoposta a nessuna minaccia militare, quindi tali stanziamenti nella marina da guerra sono assolutamente privi di utilità pratica.
Fatte queste doverose considerazioni preliminari passiamo ad esaminare le poche ma rilevanti e-mails che Anonymous ha potuto controllare direttamente. E’ necessario specificare che tra i dati sottratti e direttamente controllati nell’ambito di questa operazione alcuni non riguardano la marina militare ma la Cyber Sicurezza e la difesa delle infrastrutture informatiche critiche. Si tratta di una piccolissima parte dell’archivio risultato della sopra citata attività di intercettazione.
Innanzitutto sveliamo l’identità di quello che nelle e-mails è chiamato amichevolmente il ‘Mega Ammiraglio‘, il suo nome è Giuseppe ILACQUA Ammiraglio Ispettore (AN) riserva Laureato con 110/110 e lode in Ingegneria Elettronica, (“radar – ponti radio”) .
Negli anni 1977-1985, a Navalcostarmi 12^ Divisione – Capo della Sezione radar/IFF; in tale periodo, ha seguito lo sviluppo e la realizzazione, tra l’altro di radar aerei e navali.
Alla Direzione Informatica Telematica e Tecnologie Avanzate (TELEDIFE) è stato Capo del 1^ Reparto “Informatica e Telematica”, responsabile delle forniture dei sistemi e componenti informatici e telematici classificati e non classificati a livello sia interforze che di F.A (si veda direttamente curriculum qui )…(leggi tutto)

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Fonte: Il blog ufficiale di Anonymous Italia

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