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Rimini 27 gennaio 2016 – I° Convegno Scientifico Nazionale di Nutrizione Etica Vegan

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Vegan Ok

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VeganOK in sinergia con Associazione Vegani Italiani Onlus, dà il via a un ambizioso e autorevole progetto di formazione etico/scientifica: VeganOK for PLANET.

Il I° Convegno Scientifico Nazionale di Nutrizione Etica Vegan è rivolto ai professionisti della salute, e vedrà coinvolti i più autorevoli medici e specialisti esperti in nutrizione, membri del Comitato Scientifico di Associazione Vegani Italiani Onlus.

Ingresso gratuito riservato ai professionisti della salute accreditati VeganOK e ai visitatori del Sigep – per informazioni scrivere a info@veganok.com

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Video presentazione:

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Fonte: veganok.com

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Alimentazione vegan e bambini. Basta con l’informazione terroristica!

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[COMUNICATO STAMPA]
ALIMENTAZIONE VEGAN PER I BAMBINI:
PIU’ SANA DI QUELLA ONNIVORA MEDIA,
NELL’IMMEDIATO E PER IL LORO FUTURO.
4 luglio 2015

In merito agli articoli apparsi sulla stampa inerenti il ricovero per sospetta malnutrizione di un bambino vegano, mentre non esprime alcuna osservazione sul caso specifico dato che non sono noti i dettagli, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana – SSNV ritiene opportuno formulare alcune osservazioni di carattere generale.

Alimentazione vegana per i bambini: è adeguata e promotrice di salute

Dichiara il dott. Mario Berveglieri, pediatra e nutrizionista: “La medicina basata sull’evidenza documenta che le diete vegetariane e vegane sono salutari, danno benefici per la salute e sono adatte a tutte le età della vita compreso il momento dello svezzamento.”

Infatti L’Academy of Nutrition and Dietetics [1-3] ribadisce da oltre 15 anni che “[…] le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete vegetariane totali o vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e possono conferire benefici per la salute […] e sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale inclusa prima e seconda infanzia”. L’American Academy of Pediatrics, massima associazione scientifica pediatrica, ha una posizione del tutto sovrapponibile. (4)

Trattandosi di bambini, è chiaro che genitori inesperti debbano informarsi ed essere seguiti da un pediatra, qualsiasi sia la dieta del piccolo. Ad esempio, se al lattante viene dato latte vaccino, anziché latte materno o latte formulato, ciò è molto dannoso per la sua salute, e lo stesso accade se viene nutrito con latte di soia (o altro latte vegetale) non formulato. In questo tipo di errore, dunque, il bambino risulterà malnutrito in entrambi i casi, onnivoro o vegan.

Afferma la dottoressa Luciana Baroni, presidente di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana e co-autrice del libro di recente uscita “Il Piatto Veg_Mamy”, proprio sul tema della gravidanza e dello svezzamento a base vegetale: “I bambini, onnivori o vegan, vanno in ogni caso nutriti in modo consapevole con consigli di professionisti competenti, per evitare conseguenze sfavorevoli, si tratti di deficit di nutrienti o dell’ugualmente preoccupante (ma estremamente più diffusa) malnutrizione da eccesso che spesso scaturisce dalla dieta onnivora media (dall’obesità a tutte le malattie croniche come ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumori).”

I pregiudizi sull’alimentazione vegan e i danni di un’alimentazione basata sui cibi animali

E’ quasi paradossale come, di fronte a un singolo sospetto episodio di malnutrizione in una dieta 100% vegetale e di cui peraltro mancano informazioni dettagliate, scatti, quasi di riflesso, un clamore accusatorio, e al contempo non si osservi nemmeno il minimo di stupore di fronte ai numerosissimi casi di sovrappeso, che certamente sono altrettanto indicatori di malnutrizione.

Ben gravi infatti sono le colpe della diffusa dieta occidentale a base carnea, che sta causando l’attuale epidemia di malattie da eccesso alimentare, ma le cui gravissime conseguenze non sono oggetto né di allarme mediatico né di severi e adeguati provvedimenti.

Vi è inoltre un ulteriore problema: l’alimentazione 100% vegetale sconta un ingiustificato pregiudizio da parte di alcuni professionisti della salute (in particolare dei pediatri) che, non infrequentemente, hanno anche conoscenze tecniche insufficienti a svolgere il ruolo di sostegno o consulenza per una famiglia vegana. Questo costringe a volte le famiglie a cercare informazioni da fonti non affidabili e non scientifiche. Si tratta quindi di una non trascurabile “colpa” di taluni professionisti della salute, contro i quali andrebbe puntato il dito, piuttosto che contro un’alimentazione del tutto adeguata e promotrice di salute.

La dieta onnivora media è più restrittiva di quella vegana e non risponde alle raccomandazioni degli Enti scientifici più autorevoli

La dieta vegana viene spesso considerata, a torto, una dieta “molto restrittiva”. Afferma il dott. Berveglieri: “Se valutiamo tale scelta alla luce delle raccomandazioni degli Enti scientifici più autorevoli, fra cui anche l’American Academy of Pediatrics, si vede che la dieta vegana è quella che più si adegua a tali raccomandazioni.” [5-9]

Per usare le parole del prestigioso World Caner Research Food (14), occorre “[…] basare l’alimentazione quotidiana prevalentemente su un’ampia varietà di cibi di provenienza vegetale: cereali non raffinati, legumi, verdure e frutta […] mangiare cereali integrali e/o legumi ad ogni pasto […] limitare consumo carni rosse ed evitare (sic!) le carni conservate […] limitare i cibi ad alta densità calorica ed evitare bevande e cibi zuccherati […]”.

Una dieta vegan variata, in cui si consumino tutte le varietà di cibi vegetali, attua perfettamente tali raccomandazioni, con una scelta ampiamente (non restrittivamente!) orientata verso i prodotti vegetali.

Conclusioni

Conclude la dottoressa Baroni: “E’ molto restrittiva e preoccupante proprio la diffusa dieta onnivora seguita dalla quasi totalità della popolazione occidentale: basata sull’uso di pochi cereali raffinati (limitati quasi solo al frumento), ricca di cibi contenenti zuccheri semplici e soprattutto caratterizzata da quantità enormi di cibi di origine animale, essa è il mezzo più semplice e sicuro per assicurarsi dapprima il sovrappeso e col tempo una o più malattie croniche” [15-19].

Bibliografia

1. ADA. Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets. J Am Diet Assoc. 1997, Vol. 97:1317-1321 .

2. ADA. Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets. J Am Diet Assoc. 2009, Vol. 109: 1266-1282.

3. ADA. Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets. . J Am Diet Assoc . 2003, Vol. 103:748-765.

4. Committee on Nutrition. Nutritional Aspects of Vegetarianism, Health Foods, and Fad Diets. Pediatrics. 1977, Vol. 59, 460-464.

5. WCRF. Food, Nutrition, Physical Activity and the Prevention of Cancer: a Global Perspective. http://eprints.ucl.ac.uk/4841/1/4841.pdf. [Online] 2007, 401.

6. American Cancer Society. http://www.cancer.org/Healthy/EatHealthyGetActive/ACSGuidelinesonNutritionPhysicalActivityforCancerPrevention/acs-guidelines-on-nutrition-and-physical-activity-for-cancer-prevention-guidelines. [Online]

7. American Heart Association. http://www.heart.org/HEARTORG/GettingHealthy/NutritionCenter/HealthyDietGoals/Healthy-Diet-Goals_UCM_310436_SubHomePage.jsp. [Online]

8. Heart and Stroke Foundation. http://www.heartandstroke.com/site/apps/nlnet/content2.aspx?c=ikIQLcMWJtE&b=4869055&ct=11767301. [Online]

9. Unified Dietary Guidelines. http://circ.ahajournals.org/content/100/4/450.full.pdf. [Online]

10. Ornish, D. Dr. Dean Ornish’s programme for reversing heart disease.

11. Esselstyn, CB. Prevent and reverse heart disease. s.l. : Edizioni Avery, 2007.

12. Barnard, N. Dr. Neal Barnard’s Program for Reversing Diabetes. s.l. : Rodale, 2007.

13. Villarini A, Pasanisi P, Traina A, Mano MP, Bonanni B, Panico S, Scipioni C, Galasso R, Paduos A, Simeoni M, Bellotti E, Barbero M, Venturelli E, Raimondi M, Bruno E, Gargano G, Fornaciari G, Morelli D, Seregni E, Krogh V, Berrino F. Lifestyle and breast cancer recurrences: The DIANA-5 trial . Tumori. 2012, Vol. 98(1):1-18.

14. WCRF. Food, Nutrition, Physical Activity and the Prevention of Cancer: a Global Perspective. http://eprints.ucl.ac.uk/4841/1/4841.pdf. [Online] 2007, pag. 401.

15. http://www.ruralpini.it/Commenti-01.04.13-Futuro_agricoltura.htm. [Online]. http://www.ruralpini.it. [Online]

16. INRAN. http://www.inran.it/files/download/NEWS/newsletter_150_2.pdf. /www.inran.it. [Online] Elaborazione INRAN 2011 su dati ISTAT e FAO .

17. Teresa Norat, Sheila Bingham , Pietro Ferrari , Nadia Slimani , Mazda Jenab , Mathieu. Meat, Fish, and Colorectal Cancer Risk: The European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition. Journal of the National Cancer Institute. June 15, 2005, Vol. June 15, 2005, Vol. Vol. 97, 12.

18. Armstrong B, Doll R. Environmental factors and cancer incidence and mortality in different countries, with special reference to dietary practices. Int J Cance. 1975 Apr 15, Vol. Vol. 15(4):617-31.

19. Willett WC, Stampfer MJ, Colditz GA. Relation of meat, fat, and fiber intake to the risk of colon cancer in a prospective study among women. N Engl J Med . 1990, Vol. Vol. 323:1664-72.

Comunicazione a cura di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana SSNV

http://www.scienzavegetariana.itinfo@scienzavegetariana.it

Note:
Societa’ Scientifica di Nutrizione Vegetariana – SSNV si prefigge di fornire ai professionisti della salute e alla popolazione generale informazioni corrette sulla nutrizione a base di cibi vegetali (c.d. plant-based nutrition) e sui suoi rapporti con la salute.

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Scienza Vegetariana: noi andiamo…”oltre”

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Foto di Carl Warner

Foto di Carl Warner

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UN PASSO OLTRE IL LATTE

Mentre i macellai si affannano a promuovere campagne pubblicitarie per far credere al pubblico che la carne sia “indispensabile”, “essenziale”, che non contenga colesterolo e grassi (una bella faccia tosta), noi andiamo oltre. Perché, se ormai è risaputo che il consumo di carne (pesce incluso: si tratta di carne di animali acquatici) danneggia il nostro organismo e promuove l’insorgenze delle varie malattie degenerative, è ancora diffusa la credenza che latte e latticini siano “cibi” nutrienti e sani, se non addirittura “indispensabili”. Per questo presentiamo qui due articoli che mostrano il legame tra il consumo di latticini e l’insorgenza di tumori e un’analisi sul falso mito del latte, invitando a diminuire, fino ad azzerarlo, il consumo di prodotti lattiero-caseari.

Un altro falso mito è quello delle proteine e degli aminoacidi essenziali, che, secondo una credenza diffusa, sarebbero carenti in un’alimentazione 100% vegetale. Invece, è virtualmente impossibile non assumere abbastanza proteine in una dieta variata normocalorica, anche nella pratica sportiva; il punto d’attenzione deve essere piuttosto quello di non consumarne troppe, cosa che avviene regolarmente in una dieta onnivora, in cui facilmente – e drammaticamente – il consumo di proteine è doppio rispetto a quello consigliato.

Chiuderemo con una scheda di approfondimento su un legume fresco di stagione, le fave, un menù primaverile pieno di verdura fresca e una rassegna di libri e materiali informativi disponibili.
Vi invitiamo a condividere questo notiziario con quante più persone possibile, sia via mail (basta inviare il link per scaricarlo dal nostro sito) che su forum o social network.

Buona lettura!

Scarica il notiziario da:
http://www.scienzavegetariana.it/notiziario/notiziario-ssnv-2015-03.pdf

La Redazione di SSNV

Sito: Scienza Vegetariana

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