Category Archives: cybercultura_internet

Facebook ti spia anche dopo il log-out

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Primo comandamento Facebook, tracciare sempre

Il social network in blu seguirebbe la navigazione degli utenti anche dopo il log-off. Facebook risponde, conferma il tracciamento ma dice di farlo per il bene dei suoi “amici”


Roma – Stando al lavoro di analisi svolto da Nik Cubrilovic, Facebook terrebbe traccia dell’attività online dei suoi utenti anche dopo che questi hanno fatto il log-off dal social network. I cookie di Facebook continuano a scambiare informazioni coi server, rivela l'”imprenditore, hacker e scrittore”, attraverso l’integrazione con una quantità innumerevole di blog e siti web che si appoggiano al social network per coinvolgere attivamente i propri visitatori.

Facebook è dunque sempre al centro del dibattito su privacy e navigazione in Rete, e a quanto pare Cubrilovic aveva provato a contattare la società statunitense diverse volte – senza ricevere risposta – prima di rendere pubblici i risultati delle sue ricerche.

Il fatto che Facebook sia in grado di conoscere i “percorsi” online degli utenti è naturalmente benzina sul fuoco delle polemiche circa le politiche di gestione dei dati sensibili/personali archiviati sul social network, e qualcuno ha ovviamente approfittato della cosa per sviluppare l’immancabile estensione per browser in grado di disabilitare completamente il tracciamento di Facebook tramite i cookie “offline” presenti nella cache.        (leggi tutto)

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Fonte: Punto Informatico

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Londra e la censura dei social network

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UK: la soluzione è bloccare i social media

di Claudio Tamburrino

David Cameron, al ritorno dall’Italia dove si trovava in vacanza allo scoppio delle violenze di Londra, ha accolto il punto di vista della polizia e chiesto la serrata dei social network.

Rimandata, a quanto pare, a data da destinarsi l’analisi delle cause reali dei gravi fatti di violenza che stanno infiammando Londra, il dibattito in Parlamento è si concentrato sul ruolo svolto dai social media e sull’opportunità di bloccarli: “Il grande flusso di informazioni che permettono può essere utilizzato nel bene o nel male – dice Cameron – e in questo secondo caso è opportuno bloccare i social network”.

Pur non specificando come intende farlo, il Primo Ministro britannico ha detto di essere in contatto con la Polizia, i servizi segreti e le aziende di settore per verificare se è possibile o realmente opportuno effettuare blocchi simili almeno nei casi in cui si sia individuata l’organizzazione di un evento violento o l’intenzione di un atto in altro modo criminale. Dice addirittura di aver chiesto alla polizia, che di fatto con l’omicidio del ventinovenne di Tottenham Mark Duggan ha innescato la miccia, se avesse bisogno di nuovi poteri. (leggi tutto)

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Fonte: PuntoInformatico

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Ancora in azione i “ribellweb” di Anonymous

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AntiSec, nuovo attacco da 10 GB

Continua l’offensiva di Anonymous e LulzSec: nel mirino autorità di polizia statunitensi, il governo siriano e quelli ecuadoregni e colombiani

Nuova azione degli Anonymous, nuovamente contro i governi e le forze dell’ordine: ingombrante la seguente divulgazione di informazioni sensibili.

Nel loro mirino, ancora una volta, le autorità di polizia: ad essere colpiti sono 76 siti di forze di polizia in 11 diversi stati degli USA. Tutti accomunati da una cosa: essere serviti dalla società di marketing con base in Arkansas Brooks-Jeffrey.

Gli attacchi rientrano nella campagna AntiSec portata avanti dal gruppo di hacktivist Anonymous e dagli ex membri di LulzSec confluiti in esso. I responsabili, si legge nel loro comunicato, dicono di essere riusciti ad intrufolarsi nei server di Brooks-Jeffrey e di averne scaricato i dati sensibili in meno di 24 ore.

Si tratta di dati che pesano: 10 GB di informazioni riservate, indirizzi email, social security number e dettagli di carte di credito, alcune delle quali già utilizzate per effettuare donazioni a favore delle associazioni che si occupano di diritti civili American Civil Liberties Union (ACLU), Electronic Frontier Foundation e Bradley Manning Support Network.

Della stessa natura anche gli attacchi subiti da diversi governi nel mondo: Siria, Ecuador e Colombia. (leggi tutto)

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Fonte: PuntoInformatico

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Approfondimento

Anonymous

Anon+ (Social network di Anonymous  in fase di realizzazione)

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