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Anonymous #OpIsrael# – 7 aprile 2013 durissimo attacco ad Israele. Sarà oscurato il paese!

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#OPIsrael

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“Saluti Cittadini del mondo, questo è Anonymous.

È venuto alla nostra attenzione che il governo israeliano ha ignorato i ripetuti avvertimenti circa l’abuso dei diritti umani, la chiusura di Internet in Israele e usare violenza sui propri cittadini e quelli dei paesi vicini.

Il 7 Apr 2013 sarà un data da ricordare per le forze di difesa israeliane e le forze di sicurezza di Internet. Noi colpiremo qualsiasi e tutti i siti web che riteniamo essere nel Cyberspazio israeliano come rappresaglia per le violenze sul popolo di  Gaza e in altre aree.

Anonymous è stato a guardare, e tu hai ricevuto avvertimenti giusto del nostro intento di prendere il controllo del vostro cyberspazio nel rispetto dei diritti umanitari fondamentali di libertà di parola e il diritto di vivere. Come di 09:00 Pacific Standard Time, il numero di siti web israeliani hanno attaccato è di circa 10.000. L’ulteriore assalto alla popolazione di Gaza, la gente della Palestina o di qualsiasi altro gruppo sarà trattato come una violazione dei collettivi di Anonymous intento a proteggere le persone del mondo.

Israele, è nel vostro interesse a cessare e desistere qualsiasi ulteriore azione militare o il vostro conseguenza diventerà peggio di ora in ora. Questo è un messaggio da Anonymous Op Israele,  Pericolo hacker, anonime operazioni speciali e il collettivo Anonymous di tutto il pianeta. Tratteremo ogni morte   come un attacco diretto ad Anonymous e sarete da noi attaccati rapidamente e senza preavviso. I nostri cuori sono con le donne, i bambini e le famiglie che stanno soffrendo in questo momento, come risultato diretto del governo israeliano e degli abusi dei suoi militari.

Fratelli e sorelle di Anonymous, vi invitiamo a protestare contro il governo israeliano e le forze ostili associate. Ora è il momento  per aiutare le persone che stanno soffrendo. Aiuta le persone che si stanno prendendo vantaggio. Aiutare quelli che stanno morendo e che favorirà il collettivo nel suo insieme e che possiamo contribuire a portare una pace nella regione di Gaza a quelle persone che così disperatamente bisogno. Chiediamo al collettivo anonimo di hack, deturpare, banchine, dirottare, perdita di dati, acquisizione admin, quattro oh quattro e DNS terminano il Cyberspazio israeliano con ogni mezzo necessario.

Per il governo israeliano, Anonymous è stanco del vostro bullismo, e ora si vedrà il risultato delle vostre azioni.

Cyber ​​guerra è stata dichiarata al cyber spazio di Israele   e vedrete esattamente ciò di cui siamo capaci. Israele, l’angelo della morte è stato chiamato al cyberspazio.

Noi siamo Anonymous.

Siamo una legione.

Noi siamo uniti.

Aspettateci e rispettateci.”

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VIDEO-COMUNICATO

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Anonymous – #opcoisp – Attacco al sito del COISP

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anonymous

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“Salve, servi dello Stato.

apprendiamo dell’ennesima dimostrazione di viltà alla quale avete dato adito.

Il vostro pseudo-sindacato manifesta solidarietà verso mani colpevoli e sporche di sangue innocente.

Insabbiate la verità, sprezzanti di una madre orfana di un figlio strappatole barbaramente da quattro assassini, rendendovi complici di una sanguinosa mattanza e di un dolore che non può essere sopito.

Infangate i diritti umani incarnando il ruolo di capri espiatori, mentre vi prodigate in azioni violente, repressive e deplorevoli.

L’ombra del sangue di Federico è più viva che mai.

Non dimentichiamo chi è caduto per mano di vili assassini asserviti al potere.

Non dimentichiamo lo strazio delle madri e dei padri che chiedono giustizia e rispetto. Le loro urla e le loro lacrime sono anche le nostre.

E a loro ci stringiamo, con la promessa di utilizzare tutte le armi in nostro possesso per indagare sulle morti impunite, per fare luce laddove lo Stato complice vuole imporre il silenzio.

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VITTIME DELLO STATO:

Federico Aldrovandi (2005)

Stefano Cucchi (2009)

Riccardo Rasman (2006)

Giuseppe Uva (2008)

Niki Aprile Gatti (2008)

Carlo Giuliani (2001)

Massimo Casalnuovo (2011)

Gregorio Durante (2011)

Aldo Bianzino (2007)

Gabriele Sandri (2007)

Simone La Penna (2009)

Manuel Eliantonio (2008)

Marcello Lonzi (2003)

Michele Ferrulli (2011)

Dino Budroni (2011)

Carmelo Castro (2009)

Daniele Franceschi (2010)

Giuseppe Casu (2006)

Piero Bruno (1975)

Giovanni Ardizzone (1962)

Rodolfo Boschi (1975)

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SOPRAVVISSUTI:

Luciano Isidro Diaz

Stefano Gugliotta

Luigi Morneghini

Paolo Scaroni

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Il sangue sparso per mano di deplorevoli divise è il sangue di tutti.

Che giustizia sia fatta, dunque.

SIC SEMPER TYRANNIS

We are Anonymous
We are Legion
We do not forgive
We do not forget
Expect Us

#Anonymous #ACAB #Humanrights #Italy

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Fonte: Il blog ufficiale di Anonymous Italia

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Il Papa Francesco e Twitter

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Santa Sede, primo cinguettio per Francesco I

Ripristinato l’account @Pontifex a mezz’ora dalla fumata bianca in Vaticano. Sarà il nuovo Papa a decidere se continuare o meno con i micropost della fede. Su Twitter, l’ultimo Conclave non è riuscito a battere l’elezione di Obama

di Mauro Vecchio

HABEMUS PAPAM FRANCISCUM. Il primo cinguettio del nuovo Papa Francesco I è arrivato a nemmeno mezz’ora dall’attesa fumata bianca, ritwittato 25mila volte in appena dieci minuti dalla primissima apparizione ai fedeli del neo-eletto Jorge Mario Bergoglio. Con il Santo Padre, l’account Twitter @Pontifex è tornato a dispensare saggezza in 140 caratteri dopo il periodo di silenzio dal clamoroso ritiro di Benedetto XVI.

Sarà ora lo stesso Francesco I a decidere il futuro dell’account sul tecnofringuello, apparentemente cruciale per le nuove strategie di comunicazione della Santa Sede. Con un flusso di 132mila cinguettii al minuto, gli eventi del Conclave si sono piazzati al secondo posto tra i più discussi sulla piattaforma di microblogging, subito dopo l’elezione di Barack Obama e prima della reunion del gruppo pop Spice Girls.

L’account ufficiale @Pontifex è poi risultato cruciale per difendere la figura del nuovo Papa dalla proliferazione di profili fasulli. Sempre su Twitter, l’account @JMBergoglio ha ingannato migliaia di follower con dichiarazioni tra ironia e provocazione. “I bambini mi ameranno più di Babbo Natale”, si leggeva in uno dei tweet nella giornata di ieri.

Il cardinale argentino sta ora guadagnando migliaia di like su Facebook.

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Fonte: Punto Informatico

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