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Religione: “L’avvenire di un’illusione”

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L’avvenire di un’illusione”  –  (Sigmund Freud)

Scritto nel 1927, L’avvenire di un’illusione affronta esplicitamente la religione nelle sue dimensioni culturali e inconsce. Per Freud la religione sorge dai desideri piú antichi e dalle inquietudini piú pressanti dell’umanità, ed è quindi inevitabile che essa assuma le sembianze del sogno e dell’illusione.

Tutte le dottrine religiose sono pertanto per Freud, sulla scia dei Lumi, illusioni indimostrabili, ma anche inconfutabili. Freud non si occupa però qui del loro eventuale contenuto di verità, a lui interessa averne riconosciuto la natura psicologica di illusioni. Le credenze religiose sono da considerarsi pertanto come l’inevitabile risultato della dipendenza e del timore infantile nei confronti dell’autorità parentale: il sentimento religioso ha fondamentalmente origine nel bisogno infantile di protezione e si proietta in un Dio trascendente che protegge le creature da ogni tipo di pericolo. Tuttavia Freud ritiene che sia possibile per l’umanità progredire, superando le paure e i conflitti delle origini: lo studio dell’uomo, la ricognizione dell’essenza umana in tutta la sua complessità, a cominciare dall’intreccio tra la mente e il cuore, offrirà l’antidoto indispensabile all’alienazione religiosa

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Piccola Biblioteca Einaudi.
Classici
pp. XCII – 68
€ 18,00
ISBN 9788806222352
A cura di
Traduzione di

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Fonte: einaudi.it

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Coronavirus | Un libro del 1981 racconta di un patogeno fuggito da un bio-lab a Wuhan

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February 16, 2020

di Bernard Marr

I fans del best-seller dell’autore Dean Koontz hanno sottolineato somiglianze tra il suo libro del 1981 ‘The Eyes of Darkness’ e la situazione che si è verificata in Cina nelle ultime settimane. Mentre non esiste ancora una chiara origine per il coronavirus COVID-19 che ha spazzato tutta la Cina, ci sono numerose teorie complottiste sulla possibilità che la malattia fosse un qualche tipo di agente biologico creato dall’uomo che è fuggito da un laboratorio, e questa è esattamente la trama del thriller del 1981 ‘The Eyes of Darkness’.

Nel libro, un virus chiamato Wuhan-400 è sviluppato in un laboratorio militare cinese nella città di Wuhan, che per coincidenza è l’epicentro dell’epidemia più recente. Un’altra strana coincidenza che fa grattare la testa ai fans è il fatto che in realtà esiste davvero una struttura di ricerca biologica top-secret situata nella città di Wuhan. Tuttavia, Wuhan è sempre stato un centro di ricerca e tecnologia per la Cina, almeno fino alla seconda guerra mondiale, quindi qualsiasi autore che avesse fatto delle ricerche sulla zona sarebbe arrivato ai laboratori di Wuhan.

Il libro parla di una madre in lutto di nome Christina Evans che è alla ricerca del figlio scomparso. Le è stato detto che il ragazzo è stato ucciso durante un viaggio per il campeggio. La madre, però, dopo aver ricevuto un messaggio misterioso in cui si diceva che il figlio era ancora vivo, decide di continuare cercarlo. Alla fine viene condotta in una struttura militare dove suo figlio è trattenuto perché è stato accidentalmente contaminato da un agente biologico creato nel centro di ricerca di Wuhan.

Questa non è l’unica volta in cui la cultura pop ha avuto qualche crossover con il coronavirus COVID-19.

Molte volte quando si verifica un qualche tipo di evento storico, qualcuno è veloce a sottolineare che c’è un episodio dei Simpsons da qualche parte che ha previsto l’evento. In alcuni casi, queste cosiddette previsioni sono esatte, mentre altre volte sono un po’ esagerate. Nel 1997, ad esempio, i Simpson predissero il terrore di Ebola e poi nel 2000 un episodio prevedeva che Donald Trump sarebbe diventato presidente degli Stati Uniti. Inoltre, la malattia di cui ci stiamo occupando non è un ceppo dell’influenza, ma un ceppo del coronavirus.

Le teorie che sostengono questo incidente  come ‘previsto’ dalla cultura pop sono state ampiamente smentite, ma l’idea che un agente patogeno possa essere sfuggito accidentalmente da una struttura di contenimento di alto livello non è del tutto assurda e priva di precedenti.

Nel dicembre del 2019, un articolo su Nature ha riferito che più di 100 studenti e personale sono stati infettati da un diverso agente patogeno, noto come batterio Brucella, in due diversi istituti di ricerca agricoli cinesi. Il 7 dicembre, l’Istituto di ricerca veterinaria Lanzhou nella Cina centrale ha confermato che 96 membri del personale e studenti si sono dimostrati positivi all’infezione. Successivamente, più di una dozzina di lavoratori in un vicino laboratorio di ricerca sono stati infettati dal patogeno.

A peggiorare le cose, un gran numero di lavoratori di laboratorio che sono stati infettati ma non hanno effettivamente manifestato sintomi, nonostante siano portatori della malattia. Questi casi sono ancora allo studio.

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Fonte: Anonymous NEWS

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Oscar 2020 | Joaquin Phoenix: “…abbiamo l’opportunità di usare la nostra voce per i senza voce…”

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Manifestazione sui cambiamenti climatici (AP Photo/Jose Luis Magana)

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Tutti ci aspettavamo da un uomo come Joaquin un discorso sulla solidarietà, sul rispetto, sulla giustizia, insomma un discorso improntato sui  diritti  globali…e così è stato.  Non ci ha deluso. Grande attore e grande uomo. Ecco il contenuto del suo discorso alla premiazione degli Oscar:

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“Non sento di essere migliore rispetto agli altri attori nominati o a chiunque altro in questa sala perché condividiamo lo stesso amore per il cinema. E questa forma di espressione mi ha regalato una vita straordinaria. Non so dove sarei senza il cinema. Ma penso che il dono più grande che ha dato a me e a molti di noi sia l’opportunità di usare la nostra voce per i senza voce. Ho pensato a lungo ad alcune delle questioni pressanti che fronteggiamo come collettività.

Penso a volte che sentiamo o ci fanno sentire che lottiamo per cause diverse. Ma per quanto mi riguarda, vedo condivisione. Penso che, sia che parliamo di disuguaglianza di genere o razzismo o diritti Lgbt o diritti degli indigeni o degli animali, stiamo parlando della lotta contro l’ingiustizia. Stiamo parlando della lotta contro l’opinione che una nazione, un popolo, una razza, un genere, una specie, ha il diritto di dominare, usare e controllare un’altra con impunità.

Penso che siamo diventati davvero sconnessi dal mondo naturale. Molti di noi sono colpevoli di una visione del mondo egocentrica e crediamo di essere al centro dell’universo. Andiamo nel mondo naturale e lo deprediamo per le sue risorse. Ci sentiamo in diritto di inseminare artificialmente una mucca e di rubare il suo piccolo, anche se le sue grida di angoscia sono inconfondibili. E poi le prendiamo il latte fatto per il suo vitello e lo mettiamo nel nostro caffè e nei nostri cereali.

Temiamo l’idea di cambiamento personale perché pensiamo che dobbiamo sacrificare qualcosa, rinunciare a qualcosa. Ma gli esseri umani al loro meglio sono creativi e ricchi di immaginazione, e possiamo creare, sviluppare e applicare sistemi di cambiamento benefici per tutti gli esseri senzienti e l’ambiente.

Sono stato una canaglia per tutta la mia vita, sono stato egoista. A volte sono stato crudele, è stato difficile lavorare con me, e sono grato a molti di voi in questa sala che mi abbiano dato una seconda possibilità. Penso che è quello che succede quando siamo al meglio: quando ci sosteniamo l’un l’altro. Non quando ci cancelliamo a vicenda per i nostri sbagli passati, ma quando ci aiutiamo l’un l’altro per crescere. Quando ci educhiamo a vicenda, quando ci guidiamo a vicenda verso la redenzione.

Quando aveva 17 anni, mio fratello (River Phoenix) scrisse questo verso. Diceva:

Corri in soccorso degli altri con amore e seguirà la pace.

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maribù duniverse

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Approfondimento

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Filmografia

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