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Il Film: “Il passato” di Asghar Farhadi

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Il passato

 

di Asghar Farhadi

(Francia/Italia, 2013)  

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di Marcello Polizzi

 

Ahmad (Ali Mosaffa) si reca a Parigi per concludere le pratiche di divorzio con l’ex moglie Marie (Bérénice Bejo), con cui ha rotto i rapporti da quattro anni. Anziché alloggiare in albergo, viene invitato dalla donna a trattenersi nella sua abitazione. Apparentemente sembra che i due si ritrovino in buoni rapporti e che il passato sia ormai alle spalle. Ma ben presto Ahmad si troverà a fare i conti con la nuova situazione familiare di Marie.

 

Le bellissime scene iniziali che vedono i due protagonisti parlarsi attraverso le vetrate dell’aeroporto ed i vetri della macchina, in una riuscita alternanza di silenzi e rumori, pare vogliano avvertirci che per quanto non sembri, i rapporti di questa ex-coppia non possono che essere altalenanti. Ma curiosamente queste sequenze, tra le più riuscite del film, si fanno carico anche di un significato simbolico: così come i vetri impediscono alle parole di essere udite o rendono i suoni ovattati, così la pellicola appare a tratti forse troppo carica da perdere la sua immediata comunicabilità, proprio uno dei punti di forza del regista.

 

A risentirne in parte è la fase di scrittura. Ma allo stesso tempo ne Il passato ritornano le costanti vincenti del cinema di Farhadi. In primo luogo quella struttura filmica modellata sui canoni del thriller, in cui le menzogne e le verità sono svelate poco alla volta in un crescendo di tensione che guida i personaggi, e con essi lo spettatore, verso la catarsi finale. Sono questi motivi a condurre ancora una volta ed in maniera brillante le redini del gioco, creando un coinvolgente realismo. Pare che non si giunga però a quel climax che avvertiamo invece in About Elly e in Una separazione, dove le confessioni, rispettivamente di Sepideh e Razieh, risolvevano la narrazione. Si ha infatti quasi la sensazione che nel momento cruciale il regista, persa per un attimo la solita naturalezza, fatichi a districarsi nella fitta rete di eventi.

 

Si potrebbe infine cercare un parallelo tra Farhadi e il suo protagonista, nel tentativo di giustificare i momenti di incertezza del film. Così come Ahmad da Teheran si reca a Parigi, anch’egli si trova a fare i conti con un nuovo ambiente, quello della capitale francese e del cinema propriamente europeo: una realtà in parte diversa che il regista iraniano forse deve ancora far sua completamente.

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Titolo originale: Le passé
Regia:
Asghar Farhadi
Interpreti:
Bérénice Bejo, Tahar Rahim, Ali Mosaffa, Sabrina Ouazani, Pauline Burlet, Elyes Aguis, Babak Karimi,Valeria Cavalli, Jeanne Jestin
Origine:
Francia 2013
Distribuzione:
BIM
Durata:
130’

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Milano: “Nel segno di Zappa” celebrazione per i 20 anni dalla scomparsa del genio

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per AUTUNNO AMERICANO 

Barley Arts e laVerdi

presentano 

NEL SEGNO DI ZAPPA

Mercoledì 18 Dicembre 2013 – Auditorium di Milano, Largo Mahler

 

Una celebrazione in musica, parole e immagini del geniale artista, nel ventennale della sua scomparsa

Dal vivo all’Auditorium

Le partiture originali di Frank Zappa eseguite dall’Orchestra Verdi diretta da Danilo Grassi

Il concerto degli Ossi Duri con la partecipazione eccezionale di Elio

La presentazione di “Frank e il resto del mondo” di Alessandra Izzo

Una retrospettiva di rari filmati originali live di Zappa e Mothers of Invention

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Il 4 dicembre 1993 Frank Zappa spegneva gli occhi sul mondo terreno, lasciando in eredità la scia luminosa di un patrimonio artistico straordinariamente innovativo e a tutt’oggi ancora non completamente esplorato.

Il 18 Dicembre 2013, vent’anni dopo, la sua musica rinasce dal vivo all’Auditorium di Milano reinterpretata dall’Orchestra Verdi, gli Ossi Duri e alcuni ospiti davvero speciali fra i quali Elio (Elio e Le Storie Tese) .

Nell’ambito del programma dell’Autunno Americano, Barley Arts e laVerdi propongono una necessaria rilettura dell’arte senza tempo di Frank Zappa e delle Mothers Of Invention, la band che lo ha sempre accompagnato dal vivo e in studio a partire dal primo album Freak Out del 1966 fino all’ultimo geniale The Yellow Shark del 1993. E saranno proprio le partiture originali di quest’ultimo a rivivere in particolare in una eccezionale interpretazione dell’Orchestra Verdi, diretta dal Maestro Danilo Grassi, insieme con la musica di altri grandissimi compositori come Stravinskji e Varèse, in una notte bianca interamente all’insegna del genio del compianto artista.

Il programma è denso e decisamente vario. Si comincia alle 18.00 con la presentazione del libro-intervista “Frank e il resto del mondo” di Alessandra Izzo. L’autrice racconta il “suo” Zappa, evocandone l’universo di artista a tutto tondo e allo stesso tempo ricco di sfaccettature, in un affresco che spazia fra vita, opere, musica e pensiero del “più grande compositore del 900”. Il dibattito, al quale interverranno anche altri storici zappiani come Claudio Trotta, Luigi Corbani e Giancarlo Trombetti, sarà introdotto e moderato dal giornalista e scrittore Ezio Guaitamacchi.

Giancarlo Trombetti è anche l’artefice di una magica retrospettiva di filmati originali d’archivio che ripercorrono le esibizioni live di Frank Zappa and The Mothers Of Invention. Quindici ore di materiale rarissimo che sarà proiettato all’Auditorium durante l’intera serata.

Per quanto riguarda il tema forte dell’evento, la musica dal vivo, si comincia alle ore 20.30 con laVerdi, diretta dal Maestro Danilo Grassi, che darà nuova vita ad alcune delle composizioni storiche della produzione di Frank Zappa. Al concerto dell’Orchestra farà seguito quello degli Ossi Duri, band nata proprio il 4 Dicembre 1993 per tramandare con un personale tributo il genio dell’appena scomparso Frank Zappa, mentore musicale dei suoi componenti. La passione per Zappa e per il suo particolare approccio musicale, intriso di goliardia e ironia, hanno portato i 5 componenti degli Ossi Duri a stringere negli anni collaborazioni con altri musicisti dallo spirito affine. Fra questi Elio (Elio e Le Storie Tese), che in questa speciale occasione salirà con loro sul palco dell’Auditorium di Milano per celebrare in musica un Artista unico.

I biglietti sono in prevendita nei circuiti Ticketone (online su www.ticketone.it e nei punti vendita sul territorio) e Vivaticket (www.vivaticket.it), nonchè presso la biglietteria dell’Auditorium.

 

NEL SEGNO DI ZAPPA: AUDITORIUM DI MILANO FONDAZIONE CARIPLO Largo Mahler

 

MERCOLEDI’  18 DICEMBRE 2013                   a partire dalle ore18.00

Ingresso posto unico numerato: 25,00 Euro intero – 15.00 Euro ridotto per over 60 e gruppi

 

Info e prevendite:

Auditorium di Milano tel. 02.83389.401/402/403          www.laverdi.org
Barley Arts tel02.6884084   www.barleyarts.com 

                                                         www.facebook.com/barleyartspromotion      

www.twitter.com/barleyofficial

www.vivaticket.it

www.ticketone.it

IL PROGRAMMA DELLA SERATA:

ore 18.00: Foyer di Galleria – I Piano

Alessandra Izzo presenta “Frank e il resto del mondo”. Introduce Ezio Guaitamacchi, con la partecipazione di Claudio Trotta, Luigi Corbani, Giancarlo Trombetti

ore 20.30 Auditorium: Orchestra Verdi in concerto. Musiche di Frank Zappa, Edgard Varèse, Igor Strawinsky. Dirige il Maestro Danilo Grassi

ore 22.00 Auditorium: Ossi Duri in concerto, con la partecipazione speciale di Elio (Elio e Le Storie Tese)

ore 23.30 Auditorium: Frank Zappa in una retrospettiva video: rari filmati di concerti e interviste di Frank Zappa e Mothers of Invention, a cura di Giancarlo Trombetti                     

Milano, 28 Novembre 2013

Ufficio Stampa Barley Arts    Elena Pantera            elena.pantera@barleyarts.com        tel 02 6884084

 

Ufficio Stampa Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

Massimo Colombomassimo.colombo@laverdi.orgT. 02 83389.329 C. 393.5285464

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Vai all’artista: Frank Zappa

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Fonte: Barley Arts

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“Schiavi” il film inchiesta di Stefano Mencherini

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E’ uscito Schiavi, documentario sulle rotte del nuovo sfruttamento

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E’ possibile contattare il regista per organizzare una proiezione o acquistare un dvd del film

“Schiavi” è il nuovo film inchiesta di Stefano Mencherini, giornalista indipendente, autore e regista Rai.

Il documentario, realizzato nel corso degli ultimi tre anni e prodotto da Flai Cgil e da Less onlus (Napoli), denuncia lo sperpero di denari pubblici e l’indiscriminato calpestio di diritti umani e civili avvenuto attraverso l’Ena (Emergenza Nord Africa) e mette in luce come masse incredibili di migranti (rifugiati, richiedenti asilo e irregolari) finiscano nella rete dei nuovi schiavi.

Nel film inchiesta, che raccoglie anche testimonianze dell’unico processo aperto in Europa con accuse di riduzione in schiavitù verso datori di lavoro e caporali (il processo è in corso a Lecce), interviene anche il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, che oltre ad alcune precisazioni lancia un appello all’Europa affinchè si possano tutelare collegialmente i diritti umani e civili dei migranti attraverso legislazioni, anche europee, non meramente repressive, che fino ad oggi hanno solo contribuito ad alimentare lutti e inaccettabili pratiche di sfruttamento.

Grazie a Schiavi e Mare nostrum del 2003, si ha uno spaccato incontrovertibile di quanto le politiche dell’immigrazione nel nostro Paese, almeno negli ultimi dieci anni, siano state dannose, inique e controproducenti. Ma si intuisce anche come si possa cambiare per modificare questo inaccettabile stato di cose.

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Trailer

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Info www.stefanomencherini.org

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Fonte: peacelink

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