Monthly Archives: Gennaio 2016

Charlie Hebdo: “Un anno dopo, l’assassino è ancora in libertà”

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…Riss si chiede: “Come continuare a fare il giornale? A darci la forza è stato tutto ciò che avevamo costruito in 23 anni. Non saranno due stronzetti incappucciati a mandare all’aria il lavoro di tutta la nostra vita. Non saranno loro a far crepare Charlie. È Charlie che li vedrà crepare”.

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Approfondimento

Storia di Charlie Hebdo

Charlie Hebdo un anno dopo

Charlie Hebdo contro il monoteismo

Assalto al giornale Charlie Hebdo: 12 morti. Due dei tre killer reduci dalla Siria

Le reazioni in tutto il mondo all’attentato contro Charlie Hebdo

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#iostoconilariacucchi

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ilaria-cucchi

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#iostoconilariacucchi

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Approfondimento

Roma, Cucchi: ex moglie carabiniere indagato: “Pronta a testimoniare, ho chiesto scusa a Ilaria”

Stefano Cucchi, legale del carabiniere: “Sommerso da minacce di morte dopo il post. Denunceremo la sorella”

Morte di Stefano Cucchi

Stefano Cucchi: sei anni di inchieste, perizie e processi

Stefano Cucchi e il violento pestaggio dei carabinieri

Caso Cucchi, la svolta 
nelle parole dei Carabinieri

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Anonymous attacca i più importanti siti governativi sauditi

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#opsaudi

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Anonymous contro l’esecuzione di Nimr Al Nimr ha deciso di condurre attacchi informatici a siti web governativi sauditi.

Gli hacktivisti di Anonymous per manifestare la loro protesta contro la recente esecuzione di 47 persone in Arabia hanno condotto una serie di attacchi informatici  su siti web di alto profilo del governo dell’Arabia Saudita sotto gli hashtag: #OpSaudi e #OpNimr.

Non ci si dovrebbe sorprendere di questo attacco poiché già nel settembre 2015 gli hacktivisti presero di mira siti top sauditi contro la decisione del governo di crocifiggere Mohammed al-Nimr. Mohammed al-Nimr fu già arrestato quando aveva solo 17 anni con l’accusa di coinvolgimento in presunte attività anti-governative.

L’ultimo attacco informatico è stato responsabile del blocco del sito ufficiale del Ministero della Difesa, del Royal Air Force, del Ministero della Pubblica Istruzione, della Press Association Saudita, del servizio Doganale, del Ministero delle Finanze, dell’Ufficio Mediazione e del Servizio Generale Passaporti.

La cosa interessante è che il sito web del Ministero della Difesa saudita era stato preso di mira anche due giorni fa e da allora è offline.

Storia:

Il 2 gennaio 2016, il governo dell’Arabia Saudita ha annunciato di aver giustiziato 47 detenuti con l’accusa di terrorismo, tra cui un noto religioso sciita Mr. Sheikh Nimr Al Nimr, arrestato per le proteste contro il governo.

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Da Anonymous sono riportati i 2 Tweets e l’elenco dei siti web bloccati:

Al momento della pubblicazione di questo articolo, alcuni siti presi di mira sono stati ripristinati, mentre altri sono ancora offline.

Fonte: Hackread

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