.
.
*
.
Forse non si desidera tanto essere amati quanto essere capiti.
.
(1984 – George Orwell)
.
.
.
.
"L'informazione è potere! L'informazione deve essere libera!"
.
.
*
.
Forse non si desidera tanto essere amati quanto essere capiti.
.
(1984 – George Orwell)
.
.
.
.
.
.
.
“Di una cosa possiamo esser certi: che moriremo. Ad alcuni quest’idea non piace, perciò non l’accettano. Preferiscono pensare che la morte non sia la nostra fine, ma che potremmo vivere ancora forse in un’altra vita sulla Terra o in un altro posto, dove la gente viene ricompensata o punita. Ma desiderare che qualcosa sia vero non significa che lo sia, e non ci sono prove a sostegno dell’idea che le nostre menti possano sopravvivere alla fine dei nostri corpi.
Che significato potremmo dare alle cose cui diamo valore: l’amore, le esperienze, la comunicazione, i successi, il calore del sole sul nostro viso, se noi fossimo incorporei? E se la vita fosse eterna? Non perderebbe gran parte di ciò che le dà forma. Struttura, significato e scopo? Pensiamo alla lettura di un buon libro o mangiare una gustosa torta questi possono essere grandi piaceri, ma una delle cose che li rendono piacevoli è proprio che hanno una fine. La lettura di un libro che andasse avanti per sempre, o un dolce che non si finisse mai di mangiare perderebbero presto il loro fascino.
La morte è parte naturale della vita ed è ragionevole se, anziché averne paura, cerchiamo invece di venirne a patti. Così possiamo dedicarci a trovare significato e scopo qui e ora, traendo il massimo dall’unica vita che sappiamo di avere, e aiutando gli altri a fare altrettanto, scegliendo il bene al posto del male, senza aspettarci una ricompensa altrove.
Dopo la morte noi vivremo ancora, nel lavoro che abbiamo compiuto e nella memoria delle persone la cui vita abbiamo condiviso. I nostri corpi si dissolveranno, diventeranno nuovamente parte del ciclo della natura, e gli atomi di cui siamo composti continueranno a formare altre cose: alberi, uccelli, fiori e farfalle…”
.
.
.
Una breve animazione umanista sulla morte, sull’aldilà e sul vivere qui e ora. Scritto e prodotto dalla British Humanist Association e narrato da Stephen Fry. Animato da Hyebin Lee. Grazie a: Alom Shaha, Craig Duncan, Andrew Copson e Sara Passmore. Il logo That’s Humanism è stato disegnato da Nick Cousins www.nickcousins.co.uk
Fonte: UAAR
.
.
_____________________________________________________
Articolo correlato:
Forse il più illustre scienziato della sua generazione si confessa al Guardian. Oltre la vita terrena non esiste nulla, dice. L’uomo deve cercare di valorizzare al massimo la propria vita terrena ricercando i valori più alti…
.
.
.
.