Daily Archives: 12/05/2013

Fattorie aperte ai cittadini con “PrimaveraBio 2013”

.

primaverabio def2

.

Fattorie aperte con “PrimaveraBio 2013”, la campagna nazionale di promozione e informazione sul biologico di AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica), realizzata in collaborazione con Legambiente, ALPA, CTM Altromercato, Federparchi e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente che si concluderà il 26 maggio. Per avvicinare la città alla campagna, accorciando le distanze tra tessuto urbano e rurale e promuovere un rapporto più stretto e diretto tra consumatori e produttori, per tutta la durata della campagna, le aziende biologiche del territorio nazionale apriranno le porte a cittadini, studenti, insegnanti e tutti coloro che stanno avviando orti e giardini urbani, alla ricerca di suggerimenti e ispirazioni. Un approccio concreto per far conoscere il metodo biologico e  la sua capacità di produrre cibi di alta qualità nella salvaguardia dell’ambiente e dei beni comuni.

Tutte le ultime iniziative regionali sono presenti sul sito della campagna sezione News    primaverabio.it 

.

.


Anonymous Italian Storm # dal 21 giugno 2013 – Roma: assedio al Parlamento #

 .

assedio al parlamento

.

“Salve cittadini , siamo Anonymous.

.
Governo Italiano, abbiamo notato che nonostante i nostri avvertimenti, hai deciso di ignorare tutte le richieste per aiutare il popolo di questo paese, e avete continuato nella gestione di un sistema che avvantaggia solo voi stessi e i grandi organi sociali.
è stato chiesto in molte occasioni di cambiare il tuo atteggiamento verso la leadership, che tu serva il Paese, piuttosto che controllarlo, di mantenere i diritti e le libertà dei cittadini.
Invece, si è deciso di imporre misure di austerità peggiori sul popolo.

.
Avete aumentato le tasse per i cittadini e le piccole imprese, tagli al Servizio Sanitario Nazionale, al sistema di istruzione, le pensioni e alle forze di polizia.
si è detto al popolo che l’unica possibilità per uscire dalla crisi finanziaria è di fare tagli e avete persino chiesto ulteriori sacrifici alla gente, dando contemporaneamente sgravi fiscali per le aziende ricche, enormi bonus per i banchieri che sono responsabili della crisi finanziaria del mondo e infine, non avete ridotto i vostri salari.
È stato creato un sistema che assicura che i “poveri” rimangono poveri, e i “ricchi” restano ricchi. Si continuano a violare i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini. Ora è molto chiaro per noi che non avete intenzione di governare il paese per il popolo, ma che continuerete a farlo funzionare a beneficio di voi stessi.

.
Questo sistema ci ha stancato. Ora abbiamo persone senza fissa dimora che muoiono per le strade , le persone non sono più in grado di sostenere le loro famiglie. La gente non può più permettersi l’ istruzione; gli anziani continuano ad occupare un posto di lavoro sfavorendo l’innesto di giovani perchè ormai non si riesce nemmeno più a raggiungere l’età pensionabile.
Il numero dei disoccupati è salito alle stelle.
Quando è troppo è troppo.

.
Ed è per questo che abbiamo deciso di scendere in piazza Venerdì 21 Giugno per manifestare il nostro scontento e per protestare contro il sistema. Il tuo peggior nemico è oggi la tua gente.
Noi ci saremo perchè Anonymous è per la libertà, è per un mondo migliore!

.
Noi siamo Anonymous,
Noi siamo legione.
Noi non perdoniamo.
Noi non dimentichiamo.
Aspettateci.”

.

VIDEO COMUNICATO

.

.

Fonte: Anonymous Italian Storm

.


Appello di “Ferite a morte” al Governo: subito Stati Generali contro la violenza sulle donne! Serena Dandini invita a firmare l’Appello!

.

violenza-donne

.

A volte le cose sono più semplici di quello che sembrano. Non servono investimenti mastodontici e non c’è bisogno di chiamare l’esercito o invocare la pena di morte. In Italia ci sono già leggi, esempi virtuosi, energie locali e esperienze professionali che lavorano da anni contro la violenza alle donne: vanno ascoltate, coordinate, finanziate e collegate in un nuovo piano nazionale.

Una donna maltrattata, minacciata, molestata, umiliata da violenze fisiche o psicologiche è un dramma e un danno per la società intera, non un trascurabile effetto collaterale di una storia d’amore andata a male.

Siamo tutti coinvolti e responsabili, anche se non direttamente violenti, perché abbiamo comunque ignorato o avallato comportamenti considerati bonariamente scontati, endemici della nostra cultura mediterranea, simpatici machismi che fanno folklore e nessun danno. E invece anche le parole sono delle armi taglienti. Non possiamo più sentire negli articoli di cronaca frasi come «Delitto passionale» o «Raptus improvviso di follia». Che raptus può essere un gesto annunciato da anni di violenze, minacce e ricatti?

Lo sapevano tutti che prima o poi qualcosa sarebbe successo: i vicini, il quartiere intero, persino al pronto soccorso e al commissariato di zona dove fioccano a volte denunce inascoltate. L’Italia è stata severamente redarguita dalle Nazioni Unite nella relazione di Rashida Manjoo, Rapporteur speciale del 2012 che dopo gli insulti al presidente della Camera avrebbe forse rincarato la dose:

«La maggior parte delle manifestazioni di violenza in Italia sono sotto-denunciate nel contesto di una società patriarcale dove la violenza domestica non è sempre vissuta come un crimine… e persiste la percezione che le risposte dello Stato non saranno appropriate o utili».

Parole pesanti, gravissime, che avrebbero dovuto almeno stimolare un dibattito e che invece sono scivolate via nei cestini dei ministeri. Se ci sgridano per il debito pubblico o lo spread che s’innalza, corriamo come bambini impauriti a giustificarci mentre davanti a queste «vergogne» i governi fanno spallucce.

La violenza maschile sulle donne non è una questione privata, ma politica.

Ecco perché vi chiedo di firmare l’appello di «Ferite a morte» che chiede al Governo e al Parlamento di convocare senza indugi gli Stati Generali contro questa violenza. Servono interventi immediati, è necessario riconoscere l’urgenza e istituire finalmente un Osservatorio Nazionale che segua il fenomeno.

Grazie,

Serena Dandini via Change.org

.

FIRMA L’APPELLO

.

Fonte: change.org   (Appello lanciato da Ferite a morte)

.

.

.

.