Monthly Archives: Maggio 2013

Al Piccolo l’ultimo saluto di Milano a Franca Rame

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Franca Rame 29 maggio 2013

Franca Rame 29 maggio 2013

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Milano rende omaggio a Franca Rame al Piccolo Teatro, luogo dove iniziò la sua avventura artistica con Dario Fo. Dalle 11 di domani mattina, giovedì 30 maggio, e sino alle 9 di venerdì (quindi anche nella notte) nel foyer del Piccolo Teatro Grassi di via Rovello sarà possibile salutare la straordinaria donna, attrice e protagonista di tante battagli civili.

Il feretro sarà poi accompagnato per l’ultimo saluto, la mattina di venerdì, al Teatro Strehler di Largo Greppi, dove alle 11 verranno ricordati la vita e l’impegno di Franca.

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Fonte: Blog di Franca Rame

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Privacy: siete sicuri con Skype?

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Skype non è così discreto come sembra

di Riccardo Meggiato

Un semplice esperimento dimostra che le chat non sono poi così private e imperscrutabili. E l’occhio curiosone è niente poco di meno che di…

C’è questa credenza che Skype garantisca il segreto super-assoluto nelle chiamate e nelle chat, grazie a una sofisticata tecnologia di criptazione dei dati. In buona sostanza, se ti scrivo o ti chiamo, non puoi che essere l’unico destinatario a poter interpretare correttamente le mie parole e i miei messaggi. Se qualcuno provasse a inserirsi nei nostri scambi, otterrebbe solo di sentire dei rumoracci e di non leggere alcuna frase comprensibile. E questo, per carità, è pure vero, visto che al momento le comunicazioni Skype, in effetti, non sono state “bucate”. Qualche giorno fa, tuttavia, il sito Ars technica, ha organizzato un esperimento, con l’ausilio del ricercatore Ashikan Soltani. In pratica, ha inviato tramite chat quattro link web, analizzando poi, nelle rispettive pagine, se e chi li avrebbe cliccati. Sorpresa: mentre due sono rimasti intonsi, due, in effetti, hanno ricevuto il fatidico clic. E l’indirizzo IP che lo ha fatto è di, toh, Microsoft. Che è proprietaria di Skype. Questo, a grosse linee, significa che i messaggi non arrivano al destinatario in modo così diretto, ma che Microsoft si riserva comunque la possibilità di decrittare il traffico e di consultarli. Del resto, la politica sulla privacy del servizio VoIP dà all’azienda questa possibilità, al fine di rilevare link pericolosi legati a spam e siti malevoli. Il fatto, poi, che Skype possa riuscirci con nonchalance, dipende da una seconda questione. Verso i primi di Maggio, si è saputo che Microsoft ha pesantemente rimodellato la struttura di Skype. Un tempo, il servizio VoIP si basava su una tecnologia a “supernodi”: semplificando, ogni computer che si collegava al servizio, rappresentava un nodo, che poteva fare da tramite a messaggi e telefonate. Essendoci milioni di utenti, c’erano milioni di nodi, e dunque per ogni sessione Skype si seguiva un percorso sempre diverso, rendendo praticamente impossibile, da parte dei criminali informatici, intercettare una comunicazione. Microsoft, dopo l’acquisizione di Skype, ha invece deciso di modificare questa struttura, passando a una serie di nodi “interni”, cioè dei normali server collocati in datacenter del colosso americano. Per carità, si parla di circa 10mila macchine, ma è una situazione più “controllabile” rispetto alla precedente. La nostra privacy è a rischio? Considerando quanto usiamo Facebook, ignorando i rischi del social network più diabolico del mondo, non è il caso di farne un dramma. Però, se fino a oggi pensavamo che Skype fosse imperscrutabile, ecco, è il momento di cambiare idea.

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Fonte: blog.wired.it

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Movimento 5 Stelle esempio da seguire. Nasce anche in Germania il movimento di Grillo

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Ancora un partito di protesta per la Germania

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Düsseldorf – Raramente una forza politica di recente formazione ha raccolto così tanto successo come il Movimento 5 Stelle italiano nelle elezioni politiche di Febbraio. In men che non si dica il raggruppamento, formatosi intorno al magniloquente comico Beppe Grillo, è riuscito a diventare – grazie alla sua totale opposizione nei confronti di tutti i partiti esistenti – la terza forza in entrambe le Camere del Parlamento. Nessuna meraviglia quindi che i “Grillini” appaiano un esempio da seguire: e così nel frattempo si è formato anche in Germania un Movimento 5 Stelle.

Già nei prossimi giorni dovrebbe essere formato il nuovo partito, afferma Wolfgang van de Rydt, che ha iniziato il progetto insieme ad alcuni compagni di lotta – tra questi molti insegnanti e giornalisti. La propaggine tedesca avrebbe nel frattempo già un forte programma di 25 pagine. Esattamente come i Grillini italiani anche i Tedeschi rivendicano un completo cambiamento del sistema – sia quello politico che quello economico.

«Noi infatti non vogliamo una Democrazia che si riduca quasi esclusivamente alle trattative degli apparati di partito», afferma van de Rydt. Il Movimento non intende ancora entrare in competizione elettorale alle elezioni del 2013, bensì a successive elezioni regionali o nazionali. Per il 22 settembre fa quindi appello al boicottaggio delle elezioni.

 In ogni caso lo scatenato movimento vuole quasi completamente togliere il potere ai partiti: decisioni importanti – soprattutto di politica interna, estera e di bilancio – dovrebbero essere prese in futuro direttamente dal popolo. Finanziamenti statali ai partiti non dovrebbero essercene più, in future elezioni sulle liste dovrebbero apparire solo persone singole.

«Vediamo un’assoluta discrepanza tra i desideri del popolo e della politica», afferma van de Rydt. Troppo spesso la politica avrebbe sfidato la volontà della maggioranza – come quando si è trattato di interventi militari dell’esercito o di salvataggi come l’ESM.

Con il Movimento 5 stelle, l’esercito di protesta degli elettori potrebbe ottenere un’altra nuova voce. Infatti, si basa sulla stessa miscela di idealismo populista e opposizione di base, che si è rivelata anche nel gruppo di Beppe Grillo come uno stratagemma di marketing molto abile.

Anche i tedeschi criticano la politica della crisi europea, inveiscono contro il capitalismo finanziario e condiscono il loro programma con filippiche eloquenti contro la classe politica che, a loro dire, è completamente marcia e corrotta. Con i partiti costituiti, questo è sicuro, non si vuole collaborare – come Grillo del resto.

Reddito di base senza condizioni e nazionalizzazioni

E anche se il M5S si pone per un libero sviluppo del singolo individuo, dovrebbero essere applicate ai politici forti restrizioni: gli stipendi dovrebbero essere abbassati per essere adattati al salario medio della popolazione, un secondo lavoro dovrebbe essere proibito, mentre le regole per garantire l’immunità andrebbero abolite. «Le condizioni di vita, le abitazioni e le residenze dei funzionari eletti e dei dipendenti pubblici devono essere semplici e modeste», si legge in modo nebuloso nel programma del M5S.

 In Internet questo “essere contro” ad ampio spettro ottiene una buona risposta: la pagina Facebook del movimento ha già raccolto oltre 4000 amici. Quanti effettivi sostenitori abbia il Movimento in Germania, questo attualmente non si può quantificare con precisione, dice Wolfgang van de Rydt, che lavora come consulente di famiglia a Ingelheim. Ma ogni giorno si segnalerebbero nuovi interessati.

 Molti di loro avrebbero già avuto esperienze in altri movimenti o partiti – come i Pirati o i Verdi. Proprio i due partiti vengono accusati dai Grillini tedeschi di essere solo una decalcomania di tutti gli altri partiti del sistema, sebbene originariamente siano partiti con obiettivi alti.

Anche le posizioni in materia di politica economica e fiscale potrebbero rivelarsi attraenti: il Movimento 5 stelle vuole estendere le funzioni dello Stato in maniera massiccia. Così dovrebbero esservi una connessione internet gratuita per tutti, un reddito di base incondizionato e un’assistenza sanitaria statale.

Da una parte il raggruppamento, che si richiama tra l’altro a Ludwig Erhard, vuole  fondamentalmente tutelare il diritto di proprietà, come van de Rydt e i suoi colleghi affermano, tuttavia, questo non è valido per tutti: aziende privatizzate nel settore dell’energia, dei trasporti e della sanità dovrebbero essere di nuovo nazionalizzate. E, se una società progetta di trasferire un’azienda all’estero, in futuro dovrebbe essere consentito ai suoi dipendenti di prendere l’azienda semplicemente a proprio carico.

 Anche soldi statali per il salvataggio delle banche non devono più esservi, chiede il gruppo. Che questo possa mettere a rischio anche depositi e obbligazioni di clienti privati, van de Rydt non lo accetta. «Le banche private sono società private – punto», dice. «Se cadono in difficoltà, dovrebbero essere facilmente sciolte. In questo caso banche cooperative potrebbero occupare il loro posto

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Traduzione per Megachip a cura di Nina Lepori

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Fonte: megachip

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Articolo originale: http://www.handelsblatt.com/politik/deutschland/5-sterne-bewegung-noch-eine-protest-partei-fuer-deutschland/8249320.html

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