Daily Archives: 04/09/2011

Wikileaks: la vera storia della pubblicazione senza filtri degli archivi

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La decisione di Wikileaks di rendere disponibile per intero e senza filtri il suo archivio di 250.000 documenti diplomatici statunitensi, rappresenta una delle più grandi sconfitte nella storia del giornalismo. Julian Assange e il suo gruppo aveva infatti per mesi creduto che la stampa, i più grandi giornali del mondo nella fattispecie, dal New York Times al Guardian a El País avrebbe rispettato i patti e agito come grande fattore di democratizzazione dell’informazione. Non è andata così.

Da sempre, in tutti i paesi, gli archivi diplomatici sono filtrati da alcune specifiche professionalità, archivisti, diplomatici, uomini dei servizi di sicurezza. Tali persone stabiliscono, in genere a distanza di 30 anni, quali documenti è interesse nazionale divulgare e quali sono ritenuti così sensibili da essere in parte o del tutto meglio rinviare ai posteri, apponendo segreti di 50 o 100 anni, se non essere addirittura distrutti con procedure al di fuori della legge.

Il sogno di Wikileaks (informato di molta retorica sulla libera stampa e accecato dal dogma della pubblicità) era sostituire le burocrazie statali con presunti rappresentanti di un interesse pubblico in contrasto con l’interesse di “poteri forti”. Tali rappresentanti del pubblico interesse, i giornalisti, si impegnavano ad editare i documenti e inserire filtri (comunque necessari) con l’unico criterio della sicurezza delle persone nominate rispetto ad eventuali persecuzioni politiche.

I giornali contattati (chi scrive conosce in prima persona tale procedura per averla realizzata la scorsa primavera a Londra per il settimanale uruguayano Brecha) hanno tutti firmato un contratto nel quale si impegnavano ad editare TUTTO il pacchetto di documenti a loro consegnati e pubblicarli TUTTI sul sito di Wikileaks indipendentemente dall’usare (e citare) il tal documento in uno o più articoli. In cambio della prima esclusiva (l’unica cosa giornalisticamente rilevante) le testate si impegnavano alla creazione di un enorme archivio pubblico che poteva essere consultato da privati cittadini ma anche da studiosi di varie discipline, storici, economisti, sociologi, politologi, specialisti di diritti umani. Una fonte di straordinaria importanza.      (leggi tutto)

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Fonte: gennarocarotenuto.it

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Gi animali hanno dei diritti? Quali sono e in base a quali principi li uccidiamo e sfruttiamo?

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Gabbie vuote

Tom Regan Autore di “Gabbie vuote” – LA SFIDA DEI DIRITTI ANIMALI

Sarà ospite d’onore al Festival di Filosofia di Modena il 16 settembre 2011 per una Lectio Magistralis.

Gi animali hanno dei diritti? Quali sono e in base a quali principi li uccidiamo e sfruttiamo? Gli animalisti sono «solo» dei terroristi come spesso vengono descritti dall’opinione pubblica?

Il più importante portavoce filosofico del movimento per i diritti animali, demolisce l’immagine negativa che i media danno dei difensori dei diritti animali, smaschera la retorica disonesta del «trattamento umano» sostenuta da chi sfrutta gli animali nei più svariati contesti e spiega come la legislazione attualmente vigente sia disegnata al fi ne di favorire la crudeltà istituzionalizzata.

Uno scioccante libro-denuncia degli abusi subiti dagli animali. Un contributo fondamentale e duraturo, che ha modificato profondamente la storia del movimento animalista.

Oggi le principali industrie di sfruttamento animale e i governi di tutto il mondo sostengono di trattare gli animali “umanamente”. Gabbie vuote sfata questo mito. (leggi tutto)

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Fonte: Promiseland

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