Monthly Archives: Maggio 2011

Inchiesta: cosa c’è nel vostro piatto?

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Attenzione…

… a cosa c’é nel vostro piatto!

di Barbara Primo

Molecole cancerogene e perturbatori endocrini: diffusi in agricoltura, aggiunti dall’industria nelle preparazioni alimentari o negli imballaggi: gli inquinanti chimici sono invisibili. Ma la loro nocività, anche a dosi infime, preoccupa i ricercatori e le autorità sanitarie. Quali sono i pericoli? Come proteggersi? Guillaume Malaurie e Eve Roger hanno fatto un’inchiesta.

Lo sguardo sereno che posiamo sui nostri piatti pronti, sulle nostre mele lucide e rosso carminio, sui nostri dolcificanti “ultralight”, sulle nostre pentole che non attaccano mai e tutto il rifornimento della bella cucina moderna ne avranno uno scossone. Uno scossone che parte dagli esami microscopici che rischiano, a partire da quest’anno, di portare alle luci della ribalta una folla di molecole invisibili delle quali si ignorava tutto, tranne il fatto che facilitavano di molto la vita. Ora, a ben guardarle, esse potrebbero anche contribuire ad… accorciarla!

Paranoia ecologista? Delirio acuto da precauzione? Preghiamo perché sia così. Perché esiste la possibilità che il pericolo sospettato delle sostanze incriminate non sia così facilmente dimostrabile sulla specie umana: semplicemente facendo A+B. Purtroppo su topi, ratti o scimmie ci sono centinaia di studi che mettono in evidenza gli effetti, a dir poco preoccupanti, di queste molecole sospette che sono i ftalati, i PBDE, i bifenoli e altri perfluori sul sistema ormonale. E di conseguenza sull’obesità o sulla comparsa di tumori maligni… Questi prodotti chimici noi li respiriamo. Ma soprattutto, ed é ancora più grave, noi li ingeriamo: presenti nella catena alimentare , nelle derrate industriali, negli imballaggi e nei materiali di cottura queste sostanze potrebbero essere quindi responsabili di una buona parte delle malattie croniche, cioè non infettive, che rappresentano, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’86% dei decessi e il 77% delle patologie in Europa.            (leggi tutto)

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Fonte: Promiseland

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Marsiglia – Festival del Cinema Arabo: cortometraggio sulla rivoluzione tunisina

Si svolgerà a Marsiglia dal 22 al 31 maggio 2011 la quarta edizione del festival Ecrans des Nouveaux Cinéma(s) Arabes, organizzato dall’Associazione Aflam.

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di Maria Coletti

Anche quest’anno il festival propone i film più recenti, e per lo più inediti in Francia, che, dalla Siria al Marocco, coprono tutto il mondo arabo, anche con la presenza di paesi di cui si vedono pochissimi film, come la Libia o l’Irak.
Nella serata di apertura sarà presentato, alla presenza del regista, il cortometraggio sulla rivoluzione tunisina Dégage di Mohamed Zran, che presenta nel cartellone del festival anche il suo ultimo lungometraggio documentario, Vivre ici. Sempre nell’ambito del documentario, il festival renderà omaggio a un grande documentarista siriano, scomparso recentemente, Omar Amiralay. (leggi tutto)

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Fonte: CINEMAFRICA

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Fusione reattore 1 a Fukushima?

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Le ultime notizie dal Giappone confermano che per la centrale nucleare di Fukushima Daiichi la fine della crisi è ancora lontana. La Tepco ha infatti annunciato oggi una nuova consistente perdita di acqua radioattiva dal reattore n. 1, che potrebbe essersi parzialmente fuso dopo essere rimasto esposto senza refrigerazione per la mancanza di acqua. La Tokyo Electric Power ha scoperto che il livello dell’acqua nella vasca pressurizzata che contiene le barre di uranio è calato di almeno cinque metri sotto il livello previsto per coprire le barre in condizioni normali.

“Ci deve essere una perdita importante – ha spiegato in una conferenza stampa Junichi Matsumoto, general manager dell’impianto -. Le sfere di combustibile si sono probabilmente fuse e sono cadute, e nel processo possono aver danneggiato la vasca di contenimento e creato un buco”.

Gli operatori tuttavia hanno spiegato che la temperatura relativamente bassa del contenitore esterno farebbe pensare che il materiale combustibile sia scivolato sul fondo e continui quindi ad essere raffreddato dal liquido rimanente. Il reattore n. 1 è quello più instabile, avendo subito in seguito al terremoto/tsunamidell’11 marzo scorso un danneggiamento del 55 per cento con parziale fusione del nocciolo. (leggi tutto)

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Fonte: il Cambiamento

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