Daily Archives: 26/03/2011

Il Bel Paese e l’intolleranza quotidiana.

Il rapporto di Human Rights Watchun sulla violenza razzista e xenofoba in Italia.

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21 marzo 2011

Il rapporto di Human Rights Watch dal titolo “L’intolleranza quotidiana. La violenza razzista e xenofoba in Italia” arriva nel momento di massima crisi sul fronte dell’immigrazione. Si tratta di  un documento che non risparmia dure critiche a un paese che ha da poco festeggiato i suoi 150 anni di storia, documentando in 81 pagine le mancanze dello Stato italiano nel prendere misure efficaci contro i crimini imputabili all’odio discriminatorio. Sono infatti rari i casi in cui l’aggravante razzista viene contestata nelle azioni penali per violenze, e le autorità italiane tendono a sminuire la portata del problema e non condannano con la necessaria forza tali attacchi.

L’inadeguata formazione delle forze dell’ordine e del personale giudiziario, nonché l’incompletezza della raccolta dati, aggravano la situazione. Allo stesso tempo, la retorica dei politici, le misure del governo e la cronaca mediatica creano un filo diretto tra gli immigrati e la criminalità, contribuendo ad alimentare un clima di intolleranza. Negli ultimi anni si è creata una sorta di ossessione per gli immigrati e gli stranieri, un “odio razziale” che ha prodotto 147 crimini nel 2007, 112 nel 2008, e 142 nel 2009. Nonostante gli studi condotti dalla Banca d’Italia e dal CNEL escludano la correlazione tra immigrazione e livelli di criminalità, il 60% degli italiani teme gli stranieri.

La televisione, il mezzo più potente di formazione delle opinioni nel nostro paese, è stato determinante nell’alimentare tale immagine: secondo un’indagine condotta dalla Sapienza nel 2008, su 5.684 notizie riguardanti gli immigrati solo 26 non facevano riferimento a temi di criminalità o sicurezza. L’accusa di Human Rights Watch a Berlusconi e Lega Nord è esplicita: “La volontà del governo di mettere da parte il rispetto dei diritti umani per far avanzare politiche populiste anti-immigrati si manifesta anche con la collaborazione con la Libia in materia di migrazioni”.

Oggi la storia la raccontano le bombe.

Clicca qui per leggere il rapporto.

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Fonte: Un ponte per

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