Daily Archives: 24/02/2010

NO ALLA PENA DI MORTE! Salviamo Hank!

 
 
 
 

Henry Watkins Skinner, detto "Hank", e’ uno dei personaggi piu’ decisi
ed autorevoli che, dall’interno del braccio della morte del Texas,
denunciano in modo implacabile l’orrore della pena capitale e le inumane
condizioni di detenzione dei condannati alla pena di morte.

Famoso
tra gli abolizionisti e’ il suo periodico "Hell Hole News"  (Notizie
dal buco d’inferno).

Ora anche per Hank e’ stata stabilita la
data dell’esecuzione: 
 
24 marzo 2010.


Respingiamo il
pensiero che venga spenta per sempre la sua voce forte, che ascoltiamo
ormai da anni.

Il caso di Hank Skinner non e’ del tutto chiaro e
non puo’ dirsi chiuso. Egli si e’ sempre proclamato innocente
dell’omicidio di tre persone avvenuto il 31 dicembre del 1993. Ha
chiesto, finora invano, che vengano eseguiti dei test del DNA che
possono scagionarlo. Una petizione in tal senso e’ stata presentata dai
suoi avvocati alla Commissione per le Grazie del Texas (Texas Board of
Pardons and Paroles). La Commissione dovrebbe proporre al Governatore la
sospensione dell’esecuzione per consentire i test del DNA.


Invitiamo
tutti i nostri lettori ad appoggiare la petizione di Hank Skinner
firmando la lettera gia’ preparata nel sito dell’organizzazione
Change.org.


 


E’ sufficiente che tu inserisca i tuoi dati nel modulo
preparato da Change.org. E’ FACILISSIMO!

DUNQUE entra in:

http://www.change.org/actions/view/hey_texas_please_dont_execute_an_innocent_man


e
inserisci nell’ordine:

– il tuo Nome (First Name),
-Cognome (Last
Name),
-Indirizzo e-mail,
-Indirizzo postale,
-Citta’ (City).
Subito
dopo clicca su: "Intl" (e’ scritto accanto a "State" uscirà la
finestra  "Select Country")

Select Country: Italy.
-Infine
scrivi il tuo Codice di Avviamento Postale (Zip Code) e invia: clicca SEND
LETTER.

 

NO ALLA PENA DI MORTE!
 
 

Vi scrivo da… Haiti

 

Antonella, esperta di
potabilizzazione dell’acqua, racconta la sua
esperienza

 
 



23/02/2010

Qui tutto bene anche se inizio ad essere un po’ stanca, come tutti,
ma ogni giorno qualcuno parte per lasciare il posto a persone nuove con
nuove energie.

Continuo con il progetto di installazione cisterne nei campi, sono a
16. Con il team stiamo distribuendo circa 350mila litri di acqua al
giorno, senza contare gli ospedali, con 6 camion cisterne. Oltre agli
autisti dei camion cisterna, siamo in 5: 2 autisti, 2 assistenti e io.
Vado con la macchina, valuto i posti, seguita dal camion con i materiali
e facciamo l’installazione: 13 bidoni usati per rialzare la cisterna, 4
fogli di compensato da 1 cm, sopra mettiamo la cisterna e infine le
rampe e i rubinetti. La parte più complicata è l’organizzazione dei
camion per rifornirle 2 o più volte al giorno con acqua clorata, dato
che aggiungiamo nuovi posti ogni giorno, e inoltre riforniamo i 3
ospedali dove lavoriamo, il progetto dialisi, e i lavori per il nuovo
ospedale (acqua per i 200 lavoratori più quella per il cemento).

Secondo me, almeno il 90% delle persone di Port-au-Prince non dorme
in casa per paura di un’altra scossa, e perché molte case sono
pericolanti. Ovunque ci sono accampamenti di tutte le dimensioni, in
ogni spazio vuoto, campi di calcio, scuole, chiese, lungo o in mezzo
alle strade a più corsie, da 15.000 persone a 1, pezzi di plastica
dappertutto come rifugio; molti dormono vicino alle case.

Tutto ciò rende complicate le operazioni di diffusione degli aiuti,
perché è difficile identificare i beneficiari. Il cibo non è ancora
arrivato, a parte poche zone. Iniziamo tutti a pensare alle latrine,
cosa piuttosto complicata perché molte zone sono basse e la nappa
freatica è molto vicina alla superficie, quindi non si può scavare.
Pochissime latrine sono funzionanti e le condizioni igieniche sono
terribili, non solo nei campi ma in tutta la città. L’acquedotto, il
sistema di gestione dei rifiuti urbani, le imprese di spurgo pozzi
neri… tutto deve
riprendere a funzionare, solo che ora la gente non ha i soldi per pagare
questi servizi, come faceva prima. E tra 2 mesi arriverà la stagione
delle piogge.

I medici stanno ancora effettuando delle amputazioni; ci sono poi
tutte le persone ingessate, i feriti, i parti… Molti logisti stanno
lavorando al nuovo ospedale post operatorio, che deve essere finito tra
una settimana… stanno pensando di fare turni di 24 ore…  (leggi tutto)

 

Fonte: Medici senza Frontiere