Monthly Archives: Novembre 2009

Castelvolturno: monumento in onore di Miriam Makeba

 

 

“30 anni di esilio per “mama Africa” per questa canzone che voleva far ballare”. (Roberto Saviano)

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Ad un anno dalla sua scomparsa, avvenuta a Castelvolturno il 9 novembre 2008 dopo il concerto dedicato ai 6 immigrati uccisi dalla camorra, il comune decide di dedicare a questa incredibile persona, attivista politica ed artista, un monumento. (ansa.it)

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Carlo Giovanardi detto “il Terminator”

Capisco che la strada evolutiva sia difficile per tutti, ma credo che un minimo sforzo bisogna farlo per non rimanere con la mente nella menzogna, nell’ignoranza, nell’oscurità  medioevale.  (madu)
 
 
 
 
 
 
 

 Osservate bene il viso di quest’uomo: costui è un “Sottosegretario
alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la
famiglia, al contrasto delle tossicodipendenze e al servizio civile”,
come si può leggere sul sito del Governo
[1].
E’ la stessa persona che appena commentato la morte di Stefano Cucchi con le seguenti parole:

Stefano Cucchi è morto perché “anoressico,
drogato e sieropositivo. Era in carcere perché era uno spacciatore
abituale. La verità verrà fuori, e si capirà che è morto soprattutto
perché era di 42 chili.
(E’ la droga N d. A.) che ha
devastato la sua vita, era anoressico, tossicodipendente, poi c’è il
fatto che in cinque giorni sia peggiorato, certo bisogna vedere come i
medici l’hanno curato. Ma sono migliaia le persone che si riducono in
situazioni drammatiche per la droga, diventano larve, diventano zombie:
è la droga che li riduce così
.[2]

Aggiungo l’audio in una differente nota[3], perché è difficile credere che un personaggio che ha responsabilità di governo possa pronunciare simili castronerie.  (leggi tutto)

 

 
 

Muro di Berlino: 9 novembre, ventanni dopo – web documentario THE IRON CURTAIN DIARIES 1989 – 2009

Splendida ed interessante iniziativa di Peace Reporter-Prospekt-On/Off-BeccoGiallo con il web-documentario sulla cosiddetta "cortina di ferro". Grazie!

(madu)

 

Il muro non c’è più, restano le differenze

 Emoziona chi c’era, risentire oggi le parole del presidente della
Germania dell’Est che a pochi giorni dalla caduta del Muro profetizzava
lunga vita alla Cortina di ferro e al sistema "socialista". Un nemico
che ci era presentato come ferocissimo e assai potente. Nel nome della
"lotta per la libertà" sono state commesse in occidente, e
dall’occidente, le peggiori atrocità. Colpi di Stato, in Europa, Africa
e America Latina, dittature sanguinarie, strategie del terrore, stragi,
accordi con mafia, narcotrafficanti, produttori di eroina, e guerre,
caldissime e lontane dal fronte principale che correva lungo l’Europa.
Il "nemico", poi, si è rivelato per quel che era: una tigre di carta, e infine si è squagliato come neve al sole.
Oggi
rimane profonda la diseguaglianza tra l’est e l’ovest dell’Europa. Il
muro non c’è più. Rimane – salvo rarissime eccezioni -la differenza: di
qui la ricchezza, di là la povertà.
Emoziona anche toccarle con
mano, queste differenze. Sentirle raccontate dai protagonisti. Senza la
memoria non si può costruire il futuro. E nemmeno comprendere un
presente fatto di nemici immaginari, nel nome della lotta ai quali
l’occidente compie ancora le sue atrocità e muove le sue guerre.

Maso Notarianni

 

 

9 NOVEMBRE, VENTI ANNI DOPO. Un viaggio su una linea che non c’è più.
Forse. PeaceReporter, insieme a Prospekt fotografi, On/Off e
BeccoGiallo apre pubblicamente da oggi il web documentario costruito
dopo un mese di viaggio, oltre cinquemila kilometri percorsi lungo la
linea di quella che, un tempo, era la Cortina di Ferro.

 

 

Fonte: Peace Reporter