Monthly Archives: Marzo 2009

Internet, Skype, Web addio! No! Noi ci mobilitiamo!

Urgentissimo! Aderite inviando al più presto una e-mail. (madu)

 Da: Scambioetico.eu

 

 

 

Le libertà in Internet sono in grave pericolo.
Qualora dovesse essere approvato un insieme di direttive,
in discussione al Parlamento Europeo, Internet cambierà così:


– non potrai più collegarti a Internet solo per aver condiviso un file;
– sarà possibile conoscere il contenuto del tuo traffico Internet;
– non potrai usare liberamente FTP, Skype, chat, p2p;
– sarà il tuo provider a scegliere quali siti web potrai visitare e quali no.
 
ABBIAMO TUTTAVIA BISOGNO DEL TUO AIUTO, E NE ABBIAMO BISOGNO CON URGENZA
 
Caro cittadino della Rete,

il Consiglio dei Ministri
dell’Unione Europea ha raggiunto un accordo politico su norme e
direttive fortemente lesive dei diritti dei cittadini europei e dei
consumatori. Tale regolamentazione è inclusa nel Pacchetto Telecom, un
complesso sistema di cinque Direttive che influenzerà profondamente le
leggi degli Stati Membri dell’Unione Europea, Italia inclusa, per molti
anni a venire. L’accordo politico del Consiglio stravolge il contenuto
del Pacchetto, che con voto democratico, e con l’appoggio della
Commissione Europea, il Parlamento Europeo aveva approvato a
larghissima maggioranza nel settembre 2008 con emendamenti che
garantivano e tutelavano i diritti fondamentali dei cittadini e dei
consumatori.

Il 19 febbraio il Parlamento Europeo darà
inizio alla Seconda Lettura del Pacchetto Telecom, e se non avrà la
forza di opporsi alla volontà del Consiglio dei Ministri, entro
pochissimo tempo le leggi dei Paesi Membri dovranno obbligatoriamente
adeguarsi con le seguenti conseguenze:

– sarà possibile
disconnetterti dalla Rete sulla base di semplici indizi, raccolti da
società private senza autorizzazione della magistratura, che facciano
sospettare che tu abbia condiviso contenuti protetti da copyright. Il
tuo fornitore di accesso Internet sarà obbligato a collaborare con le
società private per fornire i tuoi dati, e sarà costretto a procedere
alla sospensione del servizio. Non avrai diritto né alla difesa né ad
un equo processo;

– il tuo fornitore di accesso sarà libero di
filtrare contenuti, servizi e applicazioni a piacimento. Per fare solo
un esempio fra i tanti possibili, diventerà lecito e legale bloccare
Skype al fine di promuovere e costringerti ad acquistare un servizio
VoIP a pagamento;

– il tuo fornitore potrà applicare
"differenziazioni di tariffe", e farti pagare abbonamenti aggiuntivi
per applicazioni e protocolli specifici, ad esempio per e-mail, FTP,
newsgroups, chat, peer-to-peer ecc.; potrà inoltre liberamente decidere
a quali siti web potrai accedere senza limitazioni, a quali potrai
accedere con de-prioritizzazione del traffico (quindi con rallentamento
nello scambio dati), e a quali non potrai accedere affatto;


qualsiasi società privata, per generici scopi di sicurezza di rete,
potrà intercettare, memorizzare a tempo indefinito, leggere e
analizzare, tutti i dati che invii e che ricevi sulla Rete senza
autorizzazione di alcun organismo governativo, inclusa la magistratura.

Per
tutelare i tuoi diritti fondamentali, si è formata un’ampia coalizione
europea che riunisce le più importanti associazioni in difesa dei
diritti digitali e dei diritti dei consumatori. La coalizione comprende
16 organizzazioni non governative e associazioni che si battono per i
diritti dei consumatori, con sedi in 22 Paesi Membri dell’Unione
Europea e altri Paesi non Membri. Da settimane rappresentanti della
coalizione stanno attivamente partecipando a Brussels al fine di
tutelare i tuoi diritti. In Italia le organizzazioni che fanno parte
della coalizione sono Altroconsumo, Associazione per il Software
Libero, Istituto per le Politiche dell’Innovazione, NNSquad Italia e
ScambioEtico.

ABBIAMO TUTTAVIA BISOGNO DEL TUO AIUTO, E NE ABBIAMO BISOGNO CON URGENZA.

Ti
chiediamo di dedicare qualche minuto del tuo tempo per scrivere
un’e-mail, e se ti è possibile telefonare, all’europarlamentare
italiano che ritieni ti possa meglio rappresentare in Parlamento
Europeo, al fine di sensibilizzarlo sui gravi rischi che il Pacchetto
Telecom arrecherà a Internet e a i tuoi diritti fondamentali, fra i
quali la libertà di espressione, di informazione, il diritto alla
difesa e a un equo processo, e il diritto alla privacy. Se ti è
possibile, ti chiediamo di sensibilizzare i tuoi familiari, conoscenti
e amici, e se ti capita di scrivere in Internet, di informare tramite
interventi nei forum e nei blog.

Se sei un blogger o un giornalista e ne vuoi sapere di più, non esitare a contattare il Portavoce di ScambioEtico Paolo Brini

Ti forniamo il LINK
per reperire le e-mail e il numero di telefono di tutti gli
europarlamentari italiani, al fine di farti scegliere quello che
ritieni più coerente con le tue idee.  Ti forniamo il link al PDF della lettera aperta
della coalizione, indirizzata al Parlamento Europeo e a tutti i suoi
Membri, in modo da darti tutti i riferimenti normativi che delineano
quanto è stato sopra affermato. Per qualsiasi richiesta o necessità,
non esitare a leggere e a scrivere in questo forum LINK, che rimarrà sempre aperto e fornirà supporto nonché aggiornamenti sulla Seconda Lettura del Pacchetto Telecom.
Infine, ti forniamo anche una proposta di lettera, che potrà darti lo spunto, se ne avessi bisogno, per cosa scrivere e dire.

 
 

Acqua: manifestazione ad Istanbul contro World Water Forum

 

Lotta dura senza paura contro il mercato e la privatizzazione dell’acqua!  (madu)

 

ISTANBUL: MANIFESTAZIONE IN DIFESA DELL’ACQUA, 17 ARRESTI

 

 

 

Da: www.yaku.eu

[16/03/2009 16.08.04]

Manganelli e idranti per disperdere centinaia di persone accorse a
Istanbul da tutto il mondo per manifestare pacificamente contro il
World Water Forum e per difendere l’acqua, bene di tutti e di nessuno,
dal mercato e dalle privatizzazioni. L’incontro organizzato dal
Congresso Mondiale dell’Acqua sotto l’egida di multinazionali, della
Banca Mondiale e dei governi che vogliono vendere e spartirsi l’acqua
del pianeta, è iniziato questa mattina con la carica della polizia in
assetto antisommossa. 17 gli arresti, tutti attivisti dei sindacati e
dei movimenti della sinistra turca che si richiamano al movimento di
Platform, decine le persone contuse coinvolte negli scontri. A nulla è
valsa la presenza della folta delegazione internazionale, tra cui
numerosi esponenti del Forum italiano dei movimenti per l’acqua, la
rete interamericana Red Vida, la Rete europea dei movimenti per l’acqua
e quella africana ed asiatica, per dissuadere l’intervento violento
della polizia turca, più volte accusata dalle forze sociali locali e
dai report di alcune organizzazioni internazionali,  di gravi
violazioni dei diritti umani.
 I diciassette arrestati sono adesso
all’ospedale per i controlli di routine. Nelle prossime ore – come ci è
stato riferito dall’avvocato – continuerà  la negoziazione fra polizia
e sindacati per un loro possibile rilascio, o saranno giudicati per
direttissima già in giornata.

La carica della polizia e l’arresto dei manifestanti è stata
considerata dagli attivisti del Controforum un grave atto
intimidatorio. Al grido di “L’acqua è vita, libertà”, è stato urlato il
dissenso contro i militari, che hanno attaccato con violenza chi
manifestava pacificamente perché l’acqua fosse un bene comune.
La
protesta e il risultato degli scontri sono stati portati anche
all’interno del World Water Forum dove in queste ore una delegazione di
attivisti sta contestando i delegati del Forum ufficiale. Nei prossimi
giorni, il Controforum avanzerà le proprie proposte, che verranno
lanciate negli incontri e nei seminari previsti e in alcune conferenze
stampa.

Sulla manifestazione, gli scontri e gli arresti:

Guarda il video

Guarda le foto

 


La Caccia: sconfitta dell’uomo moderno.

"Fin
dalla giovinezza ho rinunciato all’uso della carne, e verrà un giorno in
cui uomini come me considereranno l’omicidio di un animale alla stregua dell’omicidio
di un essere umano".
(Leonardo da Vinci)

 

DA: ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali)

 

 

 

Comunicato Stampa

Jane
Goodall, nota etologa, nel corso della sua visita in Italia interviene
sulla caccia e sull’utilizzo delle armi proprio mentre la discussione
delle norme su “caccia selvaggia” rischia di riportare il Paese al
“medioevo”. L’Enpa:”Il Governo ascolti le parole della Goodall e degli
italiani”. 

L’Enpa
si unisce alle parole di Jane Goodall, una delle più grandi scienziate
ed etologhe contemporanee, intervistata nell’ambito del documentario “A
ferro e Fuoco”, una inchiesta che la scrittrice Margherita d’Amico sta
realizzando sul mondo della caccia e delle armi. La caccia, secondo la
Goodall rappresenta la sconfitta dell’uomo moderno: “Se al punto
dell’evoluzione che ha raggiunto, l’uomo contemporaneo non si rende
conto che gli animali sono individui unici, dotati di sentimenti,
intelligenza, relazioni sociali e familiari, e ritiene che si possano
uccidere per semplice diletto, ciò significa che egli non ha compreso,
non è progredito”.

E proprio l’Italia rischia di tornare a un “nuovo Medioevo”, qualora
fossero approvate le norme per la liberalizzazione della caccia –
relatore il senatore Orsi (PDL) – che, attualmente in discussione
presso la Commissione Ambiente al Senato, stravolgerebbero la legge
157/92.

Se il Parlamento approvasse la “controriforma venatoria”, nel nostro
Paese, alla cultura della non violenza e del rispetto per qualsiasi
forma vivente del pianeta, si sostituirebbero le ragioni delle lobby
dei cacciatori estremisti; le logiche del mercato, dell’industria e del
commercio di armi.

Caccia a sedici anni, utilizzo illimitato di richiami vivi – uccelli
rinchiusi in anguste gabbiette per richiamare altre ignare vittime – e
autoregolamentato dai cacciatori, ripristino dello zimbello (civette
legate con corda e appese ad una zampa per attrarre uccelli), fucilate
indiscriminate – anche a cani e gatti -, caccia in aree protette e
drastica riduzione delle stesse (se considerate ”in sovrannumero”),
liberalizzazione dell’imbalsamazione di animali selvatici; queste la
tappe che segnano un ritorno al passato “più buio”.

Dichiara Jane Goodall alla scrittrice Margherita D’Amico: “Per
quanto possa sforzarmi, alla mia età non riesco ancora a capire come
persone civilizzate possano provare piacere nell’uscire di casa,
togliere la vita a creature bellissime e magari, poi, appenderne in
salotto la testa sotto forma di decorazione”.

Anche la Protezione Animali se lo chiede, e con Enpa la stragrande
maggioranza dei cittadini italiani, notoriamente contrari alla caccia.
La Protezione Animali si augura che il governo ascolti, finalmente, le
parole della Goodall e di milioni di Italiani.

(10 marzo)