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Steve Jobs: il film

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Steve Jobs: il film atteso nel 2013 con Ashton Kutcher

Atteso nel 2013 il film dedicato a Steve Jobs. Ashton Kutcher sarà il protagonista e interpreterà il genio americano di Apple. Oggi è stata diffusa un’immagine ufficiale dal set.

Il genio di Apple, Steve Jobs, potrà essere rivissuto attraverso il film in uscita nel 2013. La pellicola, intitolata jOBS:Get Inspired, è una produzione indipendente e verrà distribuita dalla Five Star Feature Films. La presentazione avverrà il prossimo gennaio nel corso del Sundance Film Festival, evento che si svolge a Park City, in America nello Utah. La direzione è stata affidata al regista Joshua Michael Stern e la scrittura è opera di Matt Whiteley. La storia dovrebbe ispirarsi alla biografia ufficiale scritta da Walter Isaacson, la quale ha riscosso un enorme successo. In particolare, il film/biografia dedicato a Steve Jobs, le quali riprese sono ancora in corso, approfondirà il periodo che va dal 1971 al 2001.

Il film arriverà in Italia grazie alla Filmauro e Aurelio De Laurentis, che oggi era a Sorrento per presentare il nuovo listino di film, ha affermato: “Nel calcio ho seminato abbastanza, posso tornare prepotentemente al cinema”– e aggiunge- “la prima cosa che ho a cuore è prendere subito provvedimenti contro la pirateria online, se non si risolverà il problema non si potrà andare avanti”.

Kutcher, l’attore statunitense noto anche per essere stato il toy-boy della collega Demi Moore, interpreterà il ruolo di Jobs. Proprio oggi è stata diffusa l’immagine ufficiale proveniente dal set: l’attore, molto simile nei lineamenti al guru di Apple, veste i panni di un Jobs giovane. Ha la barba ma non ha gli occhiali e il classico dolcevita nero. Indossa scarpe da ginnastica, jeans, camicia ed orologio. La sorprendente somiglianza è stata notata da molti: per esempio, il coprotagonista del film, Josh Gad, che interpreta il cofondatore di Apple Steve Wozniak, ha dichiarato a US Weekly di essere stato molto colpito dalla metamorfosi di Kutcher in Jobs: “La sua performance è stata un’assoluta trasformazione. Se fosse sembrato ancor più come Steve Jobs, penso che avrebbe confuso un sacco di gente. E’ davvero inquietante”.

Kutcher sarà in grado di somigliare a Jobs anche per altri aspetti? Siamo tutti molto curiosi.

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Fonte:  news-24h

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Dossier dell’FBI su Steve Jobs

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Pochi potrebbero contestare il genio creativo di Steve Jobs. Ma i nuovi file rilasciati dall’ FBI mostrano che Jobs,  nonostante  il suo successo come business leader ed innovatore,  non era molto stimato da alcuni dei suoi più stretti confidenti e collaboratori. L’articolo di    riporta  delle rivelazioni tratte dall’indagine  effettuata dell’FBI. Secondo questo file “Diverse persone hanno messo in dubbio l’onestà di Mr. Jobs affermando che egli distorceva la verità e  la realtà pur di raggiungere i suoi obiettivi”. L’FBI ha reso pubblico il file formato da 191 pagine, file che è stato necessariamente creato quando Jobs doveva presentarsi alla Casa Bianca,  durante l’ Amministrazione di George HW  Bush,  per ricoprire un eventuale incarico governativo. Jobs non fu mai chiamato alla Casa Bianca.

Il testo completo del file è riportato nell’articolo di Cecilia Kang  articolo che  evidenzia  alcuni aspetti particolari del co-fondatore di Apple. Il file lo potete trovare qui, cliccando sulla scheda “notes“.

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Fonte: The Washington Post

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Il marketing funerario sul padre di Apple

Jobs ha creato il gruppo più capitalizzato del mondo. Tecnologia alla portata di consumatori in grado di svenarsi. Negli ultimi anni la sua Apple è stata il simbolo più deleterio della globalizzazione: decine di suicidi in Cina per lo sfruttamento crudele. Un grande, ma ricordarlo come uomo della provvidenza è esageratamente esagerato.

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Il marketing funerario sul padre di Apple: vendeva i prodotti più cari del 30 per cento sfruttando con crudeltà piccoli laboratori cinesi

di Gennaro Carotenuto

I lutti non sono il momento adatto per le puntigliosità ma per la celebrazione del caro estinto. Tuttavia la morte di Jobs si è trasformata nell’ennesimo evento globale. Così il segno encomiastico rischia di impedire una valutazione equanime, sul personaggio, sull’impresa a maggior capitalizzazione al mondo e su un’epopea dove non tutto luccica. Siamo di fronte ad un’operazione di marketing funerario sulla quale è bene riflettere brevemente.

  • 1. Le invenzioni di Steve Jobs, spesso un passo avanti a tutti e a volte dei veri capolavori soprattutto dal punto di vista estetico, sono sempre stati dei prodotti di fascia alta per consumatori in grado di spendere (o svenarsi). Al dunque quel costo di un 20% in più rispetto ad un Sony Vaio o 30% in più rispetto ad un Toshiba Satellite, il surplus che ti garantisce lo status symbol per fare quasi sempre le stesse cose, te lo devi poter permettere.
  • 2. I prodotti simbolo degli ultimi dieci anni, ipod, iphone, ipad, sono stati presentati come una rivoluzione universale. Nonostante le centinaia di milioni di pezzi venduti (e quindi un indiscutibile successo di marketing) la vera innovazione, quella che cambia davvero il mondo, non è quella per chi se la può permettere ma quella per tutti. Tra il notebook da 35$ annunciato dal governo indiano (il prossimo Steve Jobs verrà da lì) e il più fico degli ipad c’è la stessa relazione che c’è tra il vaccino anti-polio e un brevetto contro la caduta dei capelli. (leggi tutto)

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Fonte: domani.arcoiris.tv

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