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Annunciata la prima cyber-guerra globale

Sono in atto cyber-attacchi in diverse Nazioni,  in particolare contro siti, multinazionali e governi che appoggiano leggi contro la libertà d’espressione su Internet. Il sequestro del sito di Megaupload ha scatenato una vera e propria cyber-guerra globale. In questo momento sembra essere sotto attacco anche il sito italiano della SIAE.

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Anonymous – Videomessaggio #Op Global Cyber War I #       (20 gennaio 2012)

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Cittadini del Mondo.
Siamo Anonymous.

Siamo stati a guardare gli eventi recenti che hanno lentamente,  ma inesorabilmente evidenziato  la distorsione e la distruzione del primo emendamento (libertà d’espressione e di religione) per legalizzare e giustificare la corruzione politica. E’ l’alba di una nuova lotta politica che porterà milioni di cittadini a gridare l’indignazione per l’appropriazione indebita del sistema giudiziario, e la proposta del cosiddetto “Stop Legge online pirateria”, SOPA, senza alcuna preoccupazione per l’eticità, la moralità, e la responsabilità di questa scelta. Abbiamo assistito alle recenti azioni di questo governo ‘Corporatocratico’ che ha deciso di sequestrare il sito di  megaupload.com, un sito che serviva, e continua a servire, come  mezzo legittimo di trasferimento delle informazioni.

Ora siamo molto arrabbiati.

Queste azioni si oppongono totalmente ai valori che sostengono, così come quelle dei padri fondatori, il governo degli Stati Uniti. La libertà d’informazione non deve mai essere violata, e ricordiamo che il governo esiste per servire la volontà del popolo, non la volontà della élite finanziaria. I responsabili sono già stati colpiti dalla nostra tecnologia per difendere il diritto di accesso alle informazioni. L’entità legislativa e gli organi governativi, che cercano di imporre la loro legge su ciò che non è loro,  devono capire che ARER è un’entità sovrana e che va oltre il loro controllo.

Abbiamo quindi dichiarato come collettivo, che il dominio del cyberspazio deve essere indipendente dal governo degli Stati Uniti e da qualsiasi altra legge tirannica. Essi sostengono che noi creiamo problemi e che questi devono essere risolti. Usano questa motivazione  solo per invadere i nostri spazi.

Si sbagliano.

Stiamo creando un mondo dove chiunque, dovunque, può esprimere le proprie convinzioni, non importa quanto particolari o strane, ma esprimerle senza paura di ritorsioni o di essere costretti al silenzio o al conformismo. I loro concetti legali di proprietà, d’espressione, d’identità, di movimento e di contesto noi non li condividiamo. Tali concetti sono tutti basati su degli argomenti estranei al nostro modo di pensare. Siamo una nazione sovrana, e abbiamo intenzione che rimanga tale.

Cittadini della Comunità Globale unitevi a noi. Difendiamo la nostra casa, internet.

Operazione Revenge, engaged.
Operazione Megaupload, engaged.
Operazione Blackout, engaged.

Siamo Anonymous.
Siamo una Legione.
Noi non perdoniamo.
Noi non dimentichiamo.
Governo degli Stati Uniti, aspettateci.

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Anonymous – #Operation Megaupload#

 

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Pochi minuti dopo la notizia del sequestro del sito di Megaupload e dell’arresto, da parte della polizia della Nuova Zelanda,  del fondatore Kim Schmitz e dei suoi soci,  Anonymous è passato all’offensiva.   Il movimento hacktivista silenziosamente si è coordinato ed ha  scagliato contro Washington  il più imponente attacco in rete della sua storia. Il suo primo obiettivo, come risulta da diversi messaggi su Twitter, è stato il sito del Dipartimento di Giustizia che immediatamente e stato reso inaccessibile. L’attacco è continuato e con un comunicato Anonymous ha fatto sapere di aver preso di mira circa 5000 obiettivi. Dopo questa imponente azione sembra che il  Congresso abbia bloccato temporaneamente le proposte di legge  SOPA e PIPA contro la pirateria online.

Qui di seguito un elenco dei siti più importanti neutralizzati dagli hacktivisti:

Department of Justice (Justice.gov)
Motion Picture Association of America (MPAA.org)
Universal Music (UniversalMusic.com)
Belgian Anti-Piracy Federation (Anti-piracy.be/nl/)
Recording Industry Association of America (RIAA.org)
Federal Bureau of Investigation (FBI.gov)
HADOPI law site (HADOPI.fr)
U.S. Copyright Office (Copyright.gov)
Universal Music France (UniversalMusic.fr)
Senator Christopher Dodd (ChrisDodd.com)
Vivendi France (Vivendi.fr)
The White House (Whitehouse.gov)
BMI (BMI.com)
Warner Music Group (WMG.com)
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Nel precedente video-messaggio di Anonymous dell’   #Operation Blackout# contro la censura in Internet,  essi avevano esortato i popoli a protestare e contemporaneamente avevano inviato un avvertimento al Governo USA :

Andate in tutti i network IRC, nei social network, nelle comunità online, a comunicare loro dell’atrocità che si sta commettendo. Se la protesta non sarà sufficiente, allora il Governo degli Stati Uniti dovrà vedersela con noi che siamo una legione e faremo una dura opposizione al tentativo di censurare Internet, opereremo in modo da scoraggiare anche qualsiasi altro paese che voglia utilizzare la censura.

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