Tag Archives: privacy

URGENTE!!! FACEBOOK #nontoccarelaprivacy#

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da: Operation Payback ITA

ATTENZIONE!!!! URGENTE!!!! La privacy non si vende! ..Figuriamoci se si regala! FACEBOOK ha aperto un referendum ai suoi 900.000.000 di iscritti dal 1 giugno 2012 al 8 giugno 2012 per avere la possibilità di vendere i nostri dati. Per negargli questo c’è bisogno del quorum del 30%, perciò VOTATE tutti la 2° opzione “Documenti esistenti” per non far vendere i nostri dati! Non siamo stati avvisati prima, neanche nel modo in cui ci fà notare le novità introdotte in Facebook con dei fumetti al Login, e già questa è una vergogna!, in questi 4 giorni di tempo rimasto accorrete a VOTARE!

Traducete questo messaggio in altre lingue e DIFFONDETE a più non posso! Notizia riportata dal CORRIERE della SERA!

Per VOTARE eccovi il seguente link da cliccare: https://apps.facebook.com/fbsitegovernancevote/contests/230120

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“…Per Facebook è d’altra parte importante poter gestire con mano più libera i dati personali degli utenti, conquistando la libertà di fornirli a terze parti e poter creare così un business interessante: secondo diversi analisti il tonfo del valore delle azioni si spiega in parte proprio col fatto che Facebook non produce niente, né vende niente; tutto ciò che ha è costituito soltanto dai dati degli utenti.

Si tratta di una merce potenzialmente molto preziosa, ma anche delicata: se il social network riuscirà a dimostrare di poterne fare commercio con l’approvazione dei titolari delle informazioni stesse potrà forse dire di aver trovato un modo per fermare la discesa in Borsa…”   (fonte: ZeusNews)

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USA: Wikileaks, Twitter e la privacy violata

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Wikileaks, artigli statunitensi su Twitter

di Claudio Tamburrino

Accesso (senza mandato) garantito alla autorità per tre account Twitter ritenuti legati a Wikileaks. Una decisione pericolosa per la privacy dei cittadini della Rete

Il Tribunale della Virginia ha emesso una sentenza che preoccupa gli osservatori e le associazioni di diritti civili: in base ad essa il Dipartimento di Giustizia (Department of Justice, DoJ) statunitense avrà accesso a tre account che secondo le autorità sarebbero legati a Wikileaks. Il giudice ha rifiutato altresì di riconoscere agli utenti anche il diritto di sapere se altre aziende ICT sono state obbligate come Twitter a dare accesso ai loro dati.

I tre account appartengono alla parlamentare islandese Birgitta Jonsdottir, all’hacktivista Jacob Appelbaum e all’olandese Rop Gonggrijp. A loro supporto si erano schierati anche i gruppi che si occupano di diritti civili Electronic Frontier Foundation (EFF) e American Civil Liberties Union (ACLU)

La decisione conferma una sentenza emessa a marzo dallo stesso giudice federale della Virginia, in base alla quale il Dipartimento di Giustizia (DoJ) avrebbe potuto accedere agli account Twitter collegati direttamente a Wikileaks: l’obiettivo dell’ispezione era individuare i messaggi privati e gli indirizzi IP ad essi associati per cercare di dare un volto agli individui che, insieme a Julian Assange, hanno da ultimo imbarazzato Washington con la diffusione dei suoi cablogrammi diplomatici. (leggi tutto)

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Fonte: Punto Informatico

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Facebook di nuovo eletto nemico della privacy

Per il secondo anno consecutivo Facebook è eletto nemico della privacy. PEC e Sony tra gli altri vincitori in negativo. Stefano Rodotà l’eroe della privacy

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Big Brother Awards Italia: tutti i vincitori

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di Cristina Sciannamblo

Anche quest’anno è Facebook l’azienda che colleziona più premi nell’ambito Big Brother Award, la manifestazione nata per eleggere chi più ha danneggiato la privacy nell’anno corrente.

Il social network ha ricevuto il premio come “Peggiore azienda privata” insieme a Sony Entertainment Systems, con 16 voti ciascuna su un totale di 40 votanti. A Facebook va anche il riconoscimento come “Tecnologia più invasiva”, superando in voti il Sistema telecamere IMOB – ACTV di Venezia, l’azienda Akamai, Dropbox, il GPS e gli smartphone.

La categoria “Lamento del popolo”, che assegna un premio a chi riceve il maggior numero di nomine, non è stata assegnata a causa di un ex-aequo “a tre” tra Telecom Italia, Facebook ed il Ministero dell’Interno.          (leggi tutto)

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Fonte: PuntoInformatico
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Approfondimento – madu

Garante Privacy:Social network: attenzione agli effetti collaterali

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