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Rai3 – “C’era una volta” non deve chiudere! Firma la Petizione!

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C'era una volta

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C’era una volta, la voce degli ultimi, il racconto delle verita’ scomode, non deve sparire dal palinsesto rai.

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Proprio nei giorni in cui si discute il rinnovo del contratto di servizio pubblico che lega il nostro Stato alla concessionaria Rai; mentre da più parti e da importanti organizzazioni umanitarie si denuncia il silenzio dell’informazione televisiva sulle maggiori crisi in corso nel mondo, la Rai cancella in un colpo solo C’era una volta ed il suo autore, Silvestro Montanaro.

C’era una volta, per più di dieci anni e’ stato il programma di documentari e reportages, per molti versi unico nel suo genere nel panorama televisivo italiano, che ha mantenuto aperta una finestra informativa di qualità sulle pagine più oscure dei processi di globalizzazione, sullo stato dei diritti umani nel mondo, su tante crisi e conflitti volutamente ignorati.

Molte delle sue inchieste, tradotte in più lingue e ospitate nei media di tanti paesi, hanno fatto luce su efferati traffici e crimini internazionali e sono state alla base di importanti campagne nazionali ed internazionali contro il traffico di esseri umani, la pedofilia, il turismo sessuale, i diritti delle donne e dei minori.

C’era una volta ha dato voce agli ultimi e coscienza a tutti noi. Questo programma, colpevolmente e scandalosamente relegato ad ora tarda, ha onorato la Rai ed i suoi telespettatori, ha fatto cioè servizio pubblico, per giunta a costi bassissimi, promuovendo una qualità dell’informazione la cui missione era la crescita della conoscenza critica del nostro mondo e dei suoi problemi, la cultura della cittadinanza globale.

Centinaia e centinaia di scuole, università, associazioni, non solo in Italia, hanno fatto dei documentari di C’era una volta un’occasione di conoscenza e di incontro. Il suo autore, Silvestro Montanaro, insignito di più medaglie da parte della Presidenza della Repubblica, di un prestigioso riconoscimento da parte delle Camere riunite, ha ricevuto ogni tipo di premio nazionale ed internazionale per i suoi oltre cinquanta documentari , caso unico al mondo, e per le tante altre operazioni informative di cui e’ stato protagonista. Ha inoltre rappresentato più volte la Rai all’Assemblea delle Nazioni Unite con suoi interventi filmati.

Silvestro Montanaro ha servito la verità, ha dato voce a chi aveva bisogno di pace e giustizia e marciva silenziosamente nel terrore e nell’orrore, in più angoli del pianeta e nelle crisi e nei conflitti più terribili. Ha messo in luce le radici vere e le responsabilità di tante tragedie, mettendo più volte a repentaglio la sua stessa vita.

Nonostante tutto questo, la Rai costringe Silvestro Montanaro ad andar via e chiude C’era una volta.

  • Chiediamo che la Rai ritorni sulle sue decisioni, mantenga viva C’era una volta ed anzi la fornisca di mezzi e risorse perché possa meglio svolgere la sua importante funzione.

  • Chiediamo alla Rai di onorare il contratto di servizio pubblico, la sua missione di pubblica utilità facendo dell’informazione critica e globale, di qualità, parte rilevante della sua offerta televisiva.

Primi firmatari:

Stefano Rodotà (costituzionalista), Gino Strada (fondatore di Emergency), don Luigi Ciotti (presidente e fondatore di Gruppo Abele e Libera), Cecilia Strada (Presidente di Emergency), Fiorella Mannoia (cantante), Maurizio Landini (Segr. Naz. Fiom-Cgil), Norma Rangeri (giornalista), Tommaso di Francesco (giornalista), Il Manifesto (quotidiano), Sandra Amurri (giornalista), Tonio dell’Olio (Libera International), Odile Sankara (attrice, sorella di Thomas Sankara), don Renato Sacco (coordinatore nazionale di Pax Christi), Michele Placido (attore e regista), Giobbe Covatta (attore), Lina Sastri (attrice), Gianni Minà (giornalista e scrittore), Nigrizia (rivista dei missionari comboniani), Lucio Caracciolo (giornalista, saggista e docente. Direttore di Limes), Cecilia Brighi (Associazione Italia-Birmania), Comitato Sankara XX, Bruno Jaffré (biografo di Thomas Sankara), Marinella Correggia, Aziz Fall (coordinatore CIJS – The international Campaign for Justice for Sankara), Mauro Biani (disegnatore), Vauro Senesi (disegnatore), Marco Scarpati (docente universitario, presidente di ECPAT), Pier Giuseppe Murgia (regista ed autore cinematografico e televisivo), Mosaico di pace (rivista), Maso Notarianni (giornalista)

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Fonte:  carlinhoutopia.wix.com

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Sostegno allo scrittore Erri De Luca. Firma la Petizione! NO al Tav Lione-Torino.

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Sostegno allo scrittore Erri De Luca

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Perché lo scrittore Erri De Luca ha reagito quando le autorità hanno qualificato come “terroristi” le popolazioni che lottano da anni contro il progetto franco- italiano Tav Lione-Torino di oltre 30 miliardi di euro che richiede lo scavo di una galleria di 57 km che provocherà in maniera irreversibile il prosciugamento delle fonti (equivalente a 250 milioni di metri cubi d’acqua all’anno), mentre la linea ferroviaria esistente è utilizzata al 17% delle sue capacità.

Perché lo scrittore Erri De Luca ha detto “Resto convinto che il Tav sia un’opera inutile… Non è una decisione politica, bensì una decisione presa dalle banche e da coloro che devono lucrare a danno della vita e della salute di una intera valle. La politica ha semplicemente e servilmente dato il via libera… Ora l’intera valle è militarizzata, l’esercito presidia i cantieri mentre i residenti devono esibire i documenti se vogliono andare a lavorare la vigna”.

Perché lo scrittore Erri De Luca,alla domanda “Dunque sabotaggi e vandalismi sono liciti?”,  ha risposto in un’intervista all’Huffington Post “Sono necessari per fare capire che il Tav è un’opera dannosa ed inutile”  la Ltf, società che ha in carico del progetto, ha annunciato ai media che sta preparando un’azione legale contro lo scrittore.

Perché condividiamo le dichiarazioni dello scrittore Erri De Luca, gli esprimiamo il nostro incondizionato sostegno e riaffermiamo con forza l’inutilità, l’aberrazione, la pericolosità del progetto della linea ad alta velocità Lione-Torino.

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Allarme OGM in Italia. Firma la Petizione!

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Scrivi al Ministro della Salute per fermare la contaminazione OGM

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Pochi giorni fa in Friuli è stato seminato mais OGM della Monsanto in due campi. L’autore di questo atto irresponsabile ora sta minacciando di ripetere l’operazione in altre Regioni. C’è solo un modo per fermarlo: chiedere al Ministro della Salute Lorenzin di adottare misure di emergenza in grado di vietare ogni forma di coltivazione di OGM a tutela degli ecosistemi e della nostra agricoltura.

Se lasciamo che altro mais OGM venga seminato e che le piante crescano, in poco tempo fioriranno e il loro polline si disseminerà sui campi vicini e su un’area ben più vasta, trasportato dal vento e dagli insetti. Stiamo rischiando una forte contaminazione OGM in Italia.

I Ministri dell’Agricoltura e dell’ Ambiente si sono già espressi a favore del blocco di queste coltivazioni. Cosa aspetta il Ministro della Salute?

Entra in azione. Manda subito un messaggio al Ministro Beatrice Lorenzin.

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FIRMA LA PETIZIONE!

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Fonte: Greenpeace

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