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UN INDOVINO CI DISSE. IL FILM
CHIAMATA ALLE ARTI
Serata di raccolta fondi per sostenere la produzione del film tratto dal libro “Un indovino mi disse” di Tiziano Terzani
Un appuntamento eccezionale, un invito a prendere parte a un viaggio formidabile, custodendo dentro di sé il privilegio e l’emozione di essere stati parte di un progetto di valore.
Il Teatro Carlo Felice, all’interno della rassegna “Indovina chi viene a teatro”, ospiterà nel suo foyer una “Chiamata alle arti” per sostenere la produzione del film Un indovino mi disse, tratto dall’omonimo libro di Tiziano Terzani.
Filmati, letture e musica dal vivo per ripercorrere insieme la vita di Terzani e, in particolare, il viaggio nel cuore dell’Asia, raccontato in Un indovino mi disse. Un viaggio che, per lo scrittore, è stato tappa fondamentale di un percorso di trasformazione da corrispondente di guerra a uomo di pace.
Nel corso della serata il regista Mario Zanot – autore di Anam il senzanome, l’ultima intervista a Tiziano Terzani – insieme ad Angela Terzani Staude e alla direttrice della Compagnia Teatrale del Suq Carla Peirolero, presenterà il progetto del film tratto da Un indovino mi disse. Caterina Lazagna (voce), Massimo Vescovi (chitarra) e Lorenzo Serafin(contrabbasso) avvolgeranno di musica l’incontro con alcuni brani “unplugged”.
La Compagnia dei Giovani del Suq leggerà brani tratti da libri di Terzani.
Alla serata parteciperanno anche Paola Monticelli, coordinatrice Emergency Liguria e Alessandra Ballerini, avvocato civilista specializzato in diritti umani e immigrazione.
Informazioni utili:
www.unindovinocidisse.it
info@unindovinocidisse.it
Tel. 02 5691340
Il progetto cinematografico in generale
Alla fine del 2012 è stata lanciata sul web la campagna di raccolta fondi per realizzare un film da quello che è forse il libro più amato di Tiziano Terzani: Un indovino mi disse.
L’idea è del regista milanese Mario Zanot, documentarista e visual effects supervisor, che ha collaborato, tra gli altri, con Giuseppe Tornatore e Nanni Moretti, e che nel 2013 ha vinto il David di Donatello per i migliori effetti digitali del film Diaz, don’t clean up this blood di Daniele Vicari.
Zanot incontra Terzani nel 2004 per girare Anam il senzanome, l’ultima intervista rilasciata dal giornalista-scrittore, poco prima della sua scomparsa.
Il film Un indovino mi disse ripercorrerà il viaggio di Terzani alla scoperta del cuore magico dell’Asia, un viaggio che il giornalista fece nel 1993, spostandosi senza mai prendere aerei. All’apice della sua carriera infatti, in crisi umana e professionale, Terzani si aggrappa alla vecchia profezia di un indovino di Hong Kong: “Attento! Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare. Non volare mai”.
Quella maledizione si trasforma per lui in una benedizione, un’occasione per reinventarsi la vita. In quello stesso anno, l’elicottero sul quale sarebbe dovuto salire cade. Un caso? Al di là della sua veridicità, la profezia lo aiuta a trovare una nuova dimensione umana e spirituale.
Un indovino mi disse sarà girato tra Vietnam, Laos, Cambogia, Birmania e Thailandia.
La sceneggiatura – a cui ha collaborato anche Angela Staude Terzani – è già pronta e alcuni partner stranieri hanno mostrato vivo interesse per il progetto.
In Italia Mario Zanot ha deciso di rivolgersi anche al pubblico, per far conoscere e finanziare almeno in parte questo film. Andando su www.unindovinocidisse.it è possibile dare il proprio contributo, versando pochi euro ma anche cifre più alte. In cambio si ha diritto a una ricompensa. Ad esempio chi sceglie di versare 50 euro vedrà il proprio nome nei titoli di coda del film.
Per promuovere questo progetto è stato fondato il Comitato Un indovino ci disse. Il film che sta organizzando serate di raccolta fondi in tutta Italia, delle “Chiamate alle arti”, durante le quali ripercorrere la vita di Terzani, corrispondente di guerra, viaggiatore e uomo di pace, attraverso la proiezione di filmati, la lettura di brani tratti dai suoi libri e musica suonata dal vivo. Grazie all’aiuto dei lettori di Terzani sono già state organizzate più di cinquanta serate, in piccole e grandi città. I soldi donati dagli utenti del web e quelli raccolti durante questi eventi andranno ad affiancarsi al finanziamento dei partner stranieri, per coprire il budget complessivo del film che si aggira intorno al milione e mezzo di euro. L’obiettivo è quello di iniziare le riprese nel 2014, decennale della morte di Terzani.
Una parte degli incassi del film verrà devoluta a Emergency, per l’ospedale di Lashkar-gah in Afghanistan, intitolato a Tiziano Terzani. Si tratta di un centro chirurgico in cui il 60% dei pazienti ricoverati è curato per ferite di guerra causate da bombe, mine antiuomo e pallottole, e dove un terzo dei pazienti ha meno di 14 anni.
In ogni caso, se la cifra raccolta attraverso il finanziamento popolare non dovesse essere sufficiente a garantire la produzione del film, l’intero importo, tolte le spese documentate, verrà devoluto a Emergency. Non puoi venire in Teatro?
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Fonte: Teatro Carlo Felice – Genova
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