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APPELLO per il 9 maggio 2015 di Casa Memoria Impastato e Centro Impastato Palermo

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Appello per il 9 maggio 2015

 

Se fosse ancora vivo Peppino sarebbe a fianco a noi in prima linea a continuare la sua lotta contro le mafie, contro ogni forma di sfruttamento e di ingiustizia e a portare avanti il suo impegno per l’affermazione dei diritti umani e civili. Sono passati trentasette anni, con la nostra presenza e con l’impegno quotidiano, abbiamo contribuito a tenere viva la sua memoria e nello stesso tempo abbiamo ottenuto dei risultati importanti. Il riconoscimento di vittima di Mafia dopo il depistaggio e la montatura, che voleva farlo passare per terrorista-suicida, la relazione della commissione antimafia, i processi con le condanne e tutto un lavoro importante per valorizzare sempre di più la sua figura, cercando di trasmettere il suo messaggio di rottura e di impegno civile alle nuove generazioni. Sono tanti gli incontri che abbiamo fatto nelle scuole di tutta Italia e pure d’Europa. Abbiamo incontrato tanti giovani e tante realtà associative. Siamo stati a fianco dei movimenti culturali e di impegno sociale, con le quali abbiamo condiviso lotte importanti (No global, No Muos-No Tav e Movimenti antimafia).
Abbiamo proseguito l’attività di analisi e sostenuto le lotte dei senzacasa, contro il traffico di esseri umani e la tratta delle donne.
In questi anni senza di lui ci siamo resi conto come Peppino sia diventato un simbolo per tante persone e, soprattutto un punto di riferimento per tantissimi giovani. Negli occhi di ognuno di loro percepiamo che “Peppino Vive”. E’ con queste convinzioni e con questo spirito che, anche quest’anno, ci prepariamo a organizzare un evento nazionale importantissimo. Proponiamo che tutto si svolga da venerdì 8 maggio a domenica 10 maggio.
Abbiamo ricevuto tante proposte da ogni parte d’Italia, che cercheremo di valutare e selezionare al fine di inserirle nel nostro programma. Oltre agli avvenimenti tradizionali e di grande importanza, come il Corteo, il Premio Musica e Cultura, il Premio Fotografico, il Concerto Finale, I cento passi dei sindaci, ci saranno molte novità : incontri, forum tematici organizzati con associazioni e movimenti a livello nazionale, iniziative rivolte ai giovani e qualche evento sportivo da definire. Chiederemo il coinvolgimento diretto dei nostri vecchi compagni di viaggio, come il Forum Sociale Antimafia, l’Associazione Musica e Cultura, l’Associazione Peppino Impastato, l’Associazione Rete Cento Passi (Radio Web), il Centro Culturale Peppino e Felicia Impastato di Sanremo, ma anche di collaboratori nuovi e carichi di entusiasmo come la Cooperativa Libera-Mente, che gestisce il bene confiscato alla mafia a Marina di Cinisi e che, quest’anno, dopo averci supportato per due anni nell’accoglienza, entrerà nel vivo dell’organizzazione della manifestazione.
Come vedete, siamo già ai blocchi di partenza, anzi…. siamo già partiti.
Passo dopo passo, vi comunicheremo tutte le novità!
Casa Memoriaimpastato, Centro Impastato Palermo.

ATTENZIONE: presso il bene confiscato Fiori Di Campo a Marina di Cinisi è già possibile prenotare pernottamenti per i giorni stabiliti scrivendo ad amministrazione@coopliberamente.org    telefonando al 393.8563107.

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2014: un bellissimo messaggio di auguri da Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato

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Impastato

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Auguri di Buon Anno

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Carissimi amici, compagne e compagni, è già passato un altro anno.

Sono tanti i risultati che abbiamo ottenuto in questo periodo molto difficile e pieno d’insidie, con grande soddisfazione abbiamo ripensato gli spazi di casa memoria, rendendola sempre più funzionale, la casa di tutti, dove il ricordo di Peppino e di Felicia è rimasto vivo, e dove la memoria e l’impegno continuano a legarsi non solo alla storia del nostro territorio ma a quella dell’Italia intera. Con una presenza costante, con grande impegno, con la volontà di andare avanti e di tratteggiare una  chiara prospettiva futura nella lotta alle mafie e per la costruzione di un’ antimafia sociale, sempre rispettando le volontà di mia madre Felicia, che diceva di non chiudere mai le porte della sua casa. Noi abbiamo rispettato la sua volontà: quella soglia è stata varcata da centinaia di migliaia di persone, che in questi anni hanno reso omaggio alla sua figura e a quella di Peppino.

Con l’emozione di sempre, e senza presunzioni, oggi possiamo dire che siamo stati considerati un importante riferimento per tutti coloro che vogliono tenere viva la memoria e lottare per il cambiamento.

Con la scelta di aprire la casa a quanti vogliono conoscere la storia di Peppino abbiamo ribadito la nostra idea di impegno; con umiltà abbiamo ascoltato tutti, e per ascoltare bisogna esserci, non basta aprire le orecchie, bisogna mettersi nei panni degli altri e stare al passo con i cambiamenti, adottando un linguaggio nuovo ed adeguato, proprio come faceva Peppino quarant’anni fa. Così stiamo cercando di fare noi trasmettendo il suo messaggio, sempre molto attuale e in grado di penetrare le coscienze delle nuove generazioni. Avviare questo percorso non è stato facile, ci ha imposto grandi sacrifici, allo stesso modo è stato difficile lottare e resistere contro ogni forma di sopraffazione e di ingiustizia nei riguardi della nostra lotta per la memoria e per la verità. La montatura, che voleva fare passare Peppino per terrorista, l’esposto denuncia contro i suoi assassini, l’inchiesta giudiziaria, la relazione della commissione antimafia, i processi con le condanne, il rifiuto dell’attestato di vittima di mafia, fino ad arrivare ai tempi recenti , con la vicenda di  Ponteranica e la  denuncia dello stato di grave abbandono del casolare dove è stato ucciso Peppino. Questi sono solo alcuni dei passaggi cruciali nella storia politica della nostra famiglia, durante i quali è stato necessario opporsi e contrapporsi fortemente a pezzi dello stato e di pubbliche amministrazioni!

Con la complicità di buona parte delle istituzioni, che hanno intralciato il nostro cammino verso la verità e la democrazia, si è perseguita una vera strategia criminale. E di contro, in spregio della legalità e della democrazia, molte persone che hanno tentato di percorrere strade diverse all’interno delle istituzioni, anche con ruoli importanti, sono stati uccisi: giudici, sindacalisti, esponenti politici, carabinieri, poliziotti, amministratori, giornalisti, sacerdoti. Una lunga storia dolorosa, che non fa parte del passato, ma si lega al nostro presente, una storia che abbiamo vissuto attraverso la figura di Peppino, prima e dopo il suo omicidio.

Una storia che giorno dopo giorno ci ha portato dove siamo, grazie a quella porta aperta,  grazie al “Centro di Documentazione Impastato” di Palermo, determinante in tutte le battaglie portate avanti insieme, con lucidità e razionalità, e che ci hanno permesso di raggiungere risultati memorabili. L’aiuto e l’amicizia di Anna Puglisi e di Umberto Santino, il coraggio di alcuni compagni di Peppino, ci hanno aiutato tantissimo.

Gli ultimi anni della storia politica del nostro paese ci hanno “regalato” governi nei quali fascisti e leghisti hanno dato corso al loro progetto reazionario e razzista, ostacolando qualsiasi iniziativa volta alla crescita sociale e culturale legata all’impegno di lotta contro le mafie. E adesso abbiamo all’opposizione persone come Grillo e Casaleggio, che non hanno voluto mettere in discussione  leggi fasciste e razziste come il Porcellum e la Bossi Fini.

Nell’ultimo periodo purtroppo abbiamo operato delle rotture politiche, che in un primo momento per alcuni compagni sembravano incomprensibili, ma che invece dopo, col passare del tempo in molti hanno percepito come salutari e necessarie per arrivare ad un reale chiarimento per quanto riguarda la difficile eredità e la memoria di mio fratello Peppino. Infatti alcuni riscontri ci hanno dato ragione, basta guardare ai fatti e non alle chiacchere, per vedere quello che è stato realizzato attorno alla figura di Peppino e di Felicia. Il progetto realizzato assieme all’allora museo della ‘ndrangheta e all’attuale associazione “musica e cultura” di Cinisi, sostenuto dalla fondazione con il sud, ci ha spianato la strada verso una prospettiva di crescita con la possibilità di portare avanti il nostro lavoro quotidiano e il nostro impegno civile, soprattutto grazie all’apertura di un dialogo in una realtà complessa come la nostra Cinisi.  E’ stata una grande dimostrazione di affetto nei riguardi di Peppino e Felicia la rinuncia all’eredità della casa di corso Umberto a Cinisi, (Casa Memoria), che la nostra famiglia ha donato alla società civile tramite il vincolo posto dall’assessorato regionale,

Una piacevole novità dell’ultimo periodo è stata la presenza nel nostro territorio della cooperativa Liberamente, alla quale è stato assegnato un bene confiscato al costruttore mafioso Piazza. Fra “Liberamente” e “Casa Memoria” è nato un vero rapporto di collaborazione, sono state fatte varie iniziative, compresa quella organizzata insieme al comitato “Ripuliamo Cinisi” contro il degrado della periferia del paese e per risolvere il problema dei rifiuti.

E ancora, fra la cooperativa Liberamente, Casa Memoria e “Musica e Cultura”, si sta consolidando una collaborazione che ci vedrà impegnati nella gestione delle iniziative culturali del residence “ciuri di campo” e di avviare un percorso comune legato all’accoglienza, al turismo di impegno sociale e ai campi di lavoro sui beni confiscati alla mafia.

In fine, un’importante novità nel campo della comunicazione, quella del nuovo sito www.casamemoria.it, lanciato nel mese di settembre, che diventerà l’archivio delle moltissime iniziative realizzate nel corso degli ultimi dieci anni e che diventerà un sostegno preziosissimo per il sito per le prossime iniziative. Voglio ringraziare la casa editrice ZEM, che ha ha realizzato il nuovo sito con passione militante e grande  professionalità.

Questi fatti di notevole importanza hanno dato ancora più forza e coerenza al lavoro sviluppato in questi ultimi anni, da quando si è costituita ufficialmente Casa Memoria come associazione.

Purtroppo non siamo riusciti a mantenere gli stessi impegni e a essere concreti per quanto riguarda l’ex casa Badalamenti. Sicuramente non per colpa nostra, ma soprattutto in conseguenza del fatto che la convenzione di affidamento da parte del comune di Cinisi a due associazioni ( Casa Memoria ed Associazione Peppino Impastato) è molto vaga, non chiarisce i ruoli e non specifica gli spazi assegnati alle due realtà.

Questa grave ambiguità ha rischiato di fare cadere nel totale degrado la casa dell’ex boss. Noi siamo stati costretti a una difficile co-gestione, abbiamo cercato di salvare il salvabile, sacrificando Casa Memoria nella totale indifferenza degli altri fruitori degli spazi dell’immobile, senza ricevere alcun contributo da altri soggetti privati o pubblici. Non è così che si può gestire un bene di enorme importanza simbolica e storica, quale è appunto la casa dell’ex boss Badalamenti!

Noi ci auguriamo che oggi si possa finalmente arrivare a un serio confronto per potere fare chiarezza e farla finita con questa ignobile buffonata che dolorosamente ci portiamo dietro da più di  tre anni.

Per quanto riguarda il degrado del casolare, abbiamo sporto le nostre denunce e promosso varie iniziative, culminate con una petizione online di “rete cento passi” e con la raccolta di 60.000 firme, che non siamo riusciti ancora a consegnare al presidente della regione Crocetta perché,  a quanto pare, è sempre troppo impegnato.

Noi come casa memoria e col sostegno delle associazioni locali che fanno riferimento alla figura di Peppino siamo disponibilissimi a collaborare in pieno per la realizzazione di ogni eventuale progetto volto alla tutela e al recupero di quel luogo.

In questo fine anno abbiamo registrato una notevolissima crescita del numero delle visite e delle presenze a Casa Memoria: di singole persone, di scuole e di gruppi organizzati, adesso ancora più numerosi che negli anni precedenti. Contemporaneamente è aumentato tantissimo il lavoro dei nostri coordinatori nazionali e soprattutto a livello europeo: Francia, Spagna, Germania e Inghilterra, tutte nazioni nelle quali siamo riusciti a costruire, con la presenza di alcuni compagni, dei riferimenti all’interno delle scuole, delle università e della società civile.

Nel 2014, per la terza volta, Casa Memoria sarà invitata negli Stati Uniti: abbiamo appena confermato la disponibilità per un giro d’iniziative nelle università americane. Grazie all’osservatorio sulla ‘ndrangheta abbiamo mantenuto dei buoni contatti anche in Messico.

Nello stesso tempo il nostro obiettivo, coerentemente con le idee di Peppino, è stato, e lo sarà di più in futuro, quello di sostenere e partecipare attivamente alle battaglie sociali, promosse dai movimenti, che sono stati gli unici, in questo clima di ambiguità e di rassegnazione, a svolgere un ruolo importante, a rischiare e a lottare contro il sistema basato sulla prepotenza e sulla sopraffazione.

Ritrovare i contenuti, l’entusiasmo e la voglia di lottare dei controvertici di Seattle e del G8 di Genova,  dei movimenti No Muos, No Tav ,Nno Dalmolin, No ponte, No Global, di “Ecomulo “ e di anti altri che lottano nelle realtà locali per difendere i loro territori proprio come faceva Peppino. Queste battaglie sono in linea con quello che per noi è il vero concetto di legalità, e sarebbe il caso di aggiungere due aggettivi: democratica e costituzionale. La vera legalità più che il rispetto delle leggi è il rispetto della dignità umana.

Gli interventi di casa memoria nelle scuole sono proprio centrati su questi argomenti base, mettendo sempre in evidenza il ruolo di tutti i movimenti per la difesa della democrazia reale e dei beni comuni.

Credo che da questo punto di vista occorra fare veramente sul serio, riuscire a penetrare, ma soprattutto a coinvolgere realtà diverse, cercando di aprire un vero dialogo con persone che sembrano lontane dalle nostre idee. Per concludere voglio ringraziare ed augurare un felicissimo 2014 a tutti i miei compagni di viaggio e a tutte le persone che hanno aiutato a tenere aperta la porta di casa memoria. Voglio ricordare Guido Orlando, che purtroppo ci ha lasciati, insieme a  Marina Montuori che si sono aggiunti alla nostra famiglia per fondare ufficialmente casa memoria il 14 luglio del 2010, una data storica che ha segnato l’avvio di un grande e difficile percorso.

Tutti coloro che hanno lavorato attivamente: Caterina Pellingra, Marina Montuori, volontaria venuta da Caserta, che ha dedicato una parte importante della sua vita a Casa Memoria, tutti i partecipanti del progetto con l’Arci ed infine Daniela Pizzo e Cristina Cucinella, componenti del direttivo di casa memoria, che sono rimaste a lavorare come volontarie dopo la chiusura del progetto “Un ponte per la memoria”.

Un ringraziamento ai coordinatori nazionali che ci spingono e ci incoraggiano sempre a organizzare iniziative nei loro territori.

Non possiamo dimenticare l’associazione “Musica e Cultura”, che ha avuto un ruolo importantissimo riguardo a una serie di attività d’impegno sociale e culturale, dall’organizzazione del secondo raduno “nuove tendenze” alla meravigliosa esperienza del compagno Federico Bruno, che con l’iniziativa conosciuta come “Ecomulo” ha portato in giro per l’Italia lo spirito del lavoro politico di Musica e Cultura e Casa Memoria, focalizzando l’attenzione sulla natura e sull’ambiente.

Ma soprattutto sono loro, i ragazzi di Musica e Cultura, che insieme al Centro Impastato di Sanremo, curano ed organizzano il premio, che nel maggio del prossimo anno vedrà la quarta, un premio già assegnato nei tre anni precedenti a sei grandissimi artisti.

E ancora un ringraziamento va a Pino Manzella, Giacomo Randazzo, Paolo Chirco e Piero Iacopelli, compagni di Peppino che con le loro opere d’arte hanno reso più interessante ed accogliente Casa Memoria. In fine non possono mancare Salvo Vitale e gli altri compagni storici di Peppino, che inizialmente hanno contribuito alla raccolta di molto materiale, che oggi è conservato nelle stanze di Casa Memoria.

Un grazie di vero cuore a tutti ed un augurio di un felice 2014 .

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Fonte: casamemoria.it

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Libero Cinema in Libera Terra 2012

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Festival di Cinema Itinerante sui beni confiscati alle mafie
VII edizione – 2-24 luglio 2012

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11 regioni, 21 tappe: Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Campania, Lazio, Abruzzo
Anteprima Europea: 23-24 giugno 2012, Parigi

Camper, telone bianco, generatore, casse, mixer, proiettore… è Cinemovel, la carovana itinerante di moderni saltimbanchi che porta il cinema, la magia del cinema, nei paesi e nei villaggi dove non c’è più o non c’è mai stato. Dal Mozambico al Senegal, dal Marocco al Kerala per le strade del mondo.

Descrizione

Nato nel 2006, Libero Cinema in Libera Terra è un festival di cinema itinerante che porta i film nei beni confiscati alle mafie e restituiti alla legalità. Promotori dell’iniziativa sono Cinemovel Foundation con la presidenza onoraria di Ettore Scola e Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, fondata da don Luigi Ciotti.

Il progetto, a cui aderiscono Enti, Istituzioni e Associazioni, è realizzato in collaborazione con le cooperative di giovani che lavorano i beni confiscati alle mafie e coinvolge i tantissimi ragazzi che partecipano ai campi di volontariato di Estate Liberi. Esperienze come quelle delle cooperative di Libera Terra contribuiscono all’allargamento degli spazi democratici e, anche il cinema, in questo senso, può dare il suo contributo. Soprattutto quel cinema “invisibile” che, per vari motivi, non arriva più sugli schermi delle sale. Allora la carovana di cinema itinerante può arrivare oltre e superare le barriere, portando i film direttamente alle persone, con gli autori che discutono col pubblico, là dove spesso manca anche la sala, facendo quello che né la televisione, né i telefonini possono fare, e cioè “aggregare la piazza” e rendere le persone partecipi di un evento da condividere con altri.

“Occupare” simbolicamente anche per un solo giorno luoghi e paesi come Corleone, Cinisi, Portella della Ginestra, Polistena e Castel Volturno acquista un valore particolare e l’obiettivo principale di Libero Cinema in Libera Terra è quello di creare, attorno al cinema, “piazze universali” di confronto e aprire spazi di discussione per sostenere quelle realtà produttive che, col loro lavoro quotidiano, costituiscono una risposta concreta e una alternativa alla criminalità organizzata. Lo scopo è coinvolgere i cittadini del presente, cosmocivici, nuovi cittadini del mondo globalizzato convinti che la democrazia si sperimenti nel pubblico confronto, nel bilanciamento delicato fra libertà e regole comuni.

Anteprima Europea

La manifestazione, giunta alla settima edizione, si svolge nel mese di luglio, e quest’anno supererà per la prima volta i confini nazionali, realizzando un’anteprima europea a Parigi il 23 e il 24 giugno.
In tale occasione Ettore Scola, Presidente Onorario di Cinemovel Foundation, rifletterà assieme a Robert Guédiguian e a Pasquale Scimeca sul ruolo del cinema d’impegno sociale, a livello italiano ed europeo.

Il tema della legalità e del rischio di infiltrazione mafiosa è sicuramente un problema che investe tutta l’Europa e non riguarda solo il nostro paese, come del resto il Parlamento europeo ha già evidenziato in diverse occasioni, attraverso prese di posizione ed iniziative di varia natura, e da ultimo con la recente istituzione della commissione CRIM.

23 e 24 giugno, proiezioni film: Scola, 43/97 (corto inedito) + Una giornata particolare – Scimeca, Placido Rizzotto.
Tavola Rotonda “Cinema e impegno sociale” con Ettore Scola, Robert Guédiguian, Pasquale Scimeca.
Luoghi: Esplanade PARIS 7, Salle de Fêtes della Mairie du 13ème, Jardin Buttes aux Cailles.

Calendario

2 luglio – Lombardia – Milano – Palazzo Reale – 21h30 – The Substance: Albert Hofmann’s LSD di Martin Witz – Anteprima Nazionale

3 luglio – Lombardia – Galbiate (LC) – Le Querce di Mamre Via dei caduti di via fani – 21h30 – L’era legale di Enrico Caria

4 luglio – Liguria – Genova, Villa Bombrini – Via Ludovico Antonio Muratori 5 – 21h30 – Uomini soli di Attilio Bolzoni e Paolo Santolini

5 luglio – Emilia-Romagna – Castelfranco Emilia (MO), Parco della Resistenza Ca’ Ranuzza – 21h30 – Io sono Li di Andrea Segre

6 luglio – Veneto – Campolongo Maggiore (VE), Via San Pio X di Bojon – 21h30 – Surviving progress di Mathieu Roy

8 luglio – Puglia – Bitonto – Surviving progress di Mathieu Roy

9 luglio – Puglia – Mesagne (BR) – Piazza Orsini del Balzo – Born into brothels di Zana Briski, Ross Kauffman

10 luglio – Basilicata – Matera – Piazza Pascoli – The Substance: Albert Hofmann’s LSD di Martin Witz

11 luglio – Calabria – Polistena (RC) – Piazza della Repubblica – Uomini soli di Attilio Bolzoni e Paolo Santolini

12 luglio – Calabria – Cirò (KR) – Piazza San Pugliese – Mare chiuso di Andrea Segre

13 luglio – Calabria – Isola Capo Rizzuto (KR) – Le Castella – Piazza Uccialì – L’era legale di Enrico Caria

14 luglio – Sicilia – Belpasso (CT) – Cooperativa Beppe Montana, Contrada Casabianca – Uomini Soli di Attilio Bolzoni e Paolo Santolini

15 luglio – Sicilia – Agrigento – Chiesa di San Pietro, Via Pirandello 1 – Surviving progress di Mathieu Roy

16 luglio – Sicilia – San Giuseppe Jato (PA) – Casa del Fanciullo – Via Vittorio Emanuele – Io sono Li di Andrea Segre

17 luglio – Sicilia – Erice (TP) – Plesso Campi da Tennis – Italy: love it or leave it di Gustav Hofer, Luca Ragazzi

19 luglio – Calabria – Carlopoli (CZ) – Piazza Brutto – The Substance: Albert Hofmann’s LSD di Martin Witz

20 luglio – Campania – Pollica (SA) – Piazza della Cortiglia – Italy: love it or leave it di Gustav Hofer, Luca Ragazzi

21 luglio – Campania – San Cipriano D’Aversa (CE) – La-bas di Guido Lombardi

22 luglio – Lazio – Borgo Sabotino (RM) – Io sono Li di Andrea Segre

23 luglio – Abruzzo – Scurcola Marsicana (AQ) – Italy: love it or leave it di Gustav Hofer, Luca Ragazzi

24 luglio – Lombardia – San Giorgio di Mantova (MN) – Mare Chiuso di Andrea Segre

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Sostieni Libero Cinema in Libera Terra – Crowdfunding

Visita il link di Produzioni dal Basso per sostenere Libero Cinema in Libera Terra e consentire al Festival di cinema itinerante sui beni confiscati alle mafie di raggiungere ancora più piazze di legalità.

Acquistando almeno una quota (10€) di Libero Cinema in Libera Terra diventerai sostenitore della manifestazione, scegliendo di viaggiare con noi sul pulmino che ogni anno attraversa l’Italia portando il cinema sui beni confiscati alle mafie e partecipando a costruire, assieme a noi, piazze universali di legalità.

In base al numero di quote acquistate riceverai:

1 quota (10€): cartolina di Libero Cinema in Libera Terra
2 quote (20€): DVD “Libero Cinema in Libera Terra – Appunti per un film” + cartolina
5 quote (50€): DVD “Libero Cinema in Libera Terra – Appunti per un film” + DVD “Mozambico dove va il cinema” + cartolina
10 o + quote (100€): DVD “Libero Cinema in Libera Terra – Appunti per un film” + DVD “Mozambico dove va il cinema” + cartolina + Shopper del Festival (Realizzata da Momaboma)

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Guarda il messaggio di Ettore Scola, Presidente Onorario Cinemovel Foundation

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