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Fukushima: perle di “saggezza” regalate da tecnici e politici dopo il disastro nucleare.

Legambiente ha raccolto le frasi più significative  espresse da esperti dopo il disastro di Fukushima.

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La sequenza dell'esplosione alla centrale nucleare di Fukushima.

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Vatti a fidare!

Legambiente presenta le frasi celebri e le perle di saggezza elargite a piene mani (e senza vergogna) dai politici e dai tecnici nuclearisti nei giorni dell’emergenza nucleare in Giappone

A circa quindici giorni dal sisma e soprattutto dallo tsunami che ha devastato parte del Giappone, colpendo gravemente la centrale nucleare di Fukushima, abbiamo voluto raccogliere e mettere nero su bianco alcune dichiarazioni rilasciate dai responsabili dell’Agenzia per la sicurezza nucleare italiana (che, come dichiara il nome, dovrebbe occuparsi della sicurezza dei cittadini di questo paese), del Forum Nucleare Italiano e di alcuni politici impegnati a portare avanti – ad ogni costo evidentemente – la politica dell’atomo nel Belpaese.

Le fughe radioattive mi sentirei di escluderle. Nella peggiore delle ipotesi si tratta di materiale contaminato da radiazioni ma che di certo non ci sarà il così detto ‘effetto Chernobyl'”. Così Valerio Rossi Albertini, ricercatore del Cnr, spiegava alle 14.44 dell’11 marzo scorso all’ADNKRONOS, gli eventuali rischi delle centrali nucleari giapponesi dopo il tragico sisma e lo tsunami che avevano colpito la nazione nipponica. “Il Giappone è terra sismica, per questo tutte le centrali nucleari sono state costruite tenendo conto di questa eventualità. La soglia, dunque, di tolleranza al sisma è elevatissima”. (…)”Non si possono escludere piccoli contaminanti in zone limitate” continuava Rossi Albertini, “Di certo però “l’effetto Chernobyl non incombe sulle nostre teste”.

Alle 15.29 dello stesso giorno, ecco anche Umberto Veronesi, direttore dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare:“Le centrali nucleari sono sicure, e buona parte delle critiche vengono da un’ideologia antinuclearista che si basa su dati falsi”, dichiara all’Ansa.
“Le centrali sono sicure, anche se c’e’ un’ideologia antinuclearista pronta a giurare che questo è il male più grande dell’umanità’” – ha continuato, aggiungendo che “per alcuni studi epidemiologici che hanno riscontrato un aumento dei tumori nelle popolazioni che abitano vicino alle centrali, ci sono almeno altri 20 studi che dimostrano il contrario. Le ricerche che parlano di un aumento del rischio derivante dalle centrali si basano su presupposti sbagliati, tengono conto soltanto della mortalita’ della popolazione ma non di altri fattori che possono spiegarla come la mancata assistenza”.  (leggi tutto)

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Fonte: Legambiente

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