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Credete che questo non possa accadere in una democrazia? Ferma la censura!

Campagna contro la cancellazione automatica dei contenuti su Internet.

Ai Parlamentari della Repubblica Italiana e all’AGCOM

Immaginate che un giorno intere sezioni della vostra biblioteca vengano rese inaccessibili. Non vi verrà  mai detto quali specifici libri, e per quale ragione sono stati rimossi, ma troverete solo un cartello che vi informa che qualcuno, da qualche parte, per qualche ragione, ha segnalato che i libri di quella sezione violano i diritti di qualcun’altro. Immaginate che anche dagli scaffali accessibili della biblioteca qualcuno rimuova costantemente libri senza che voi o gli altri altri utenti della biblioteca, possiate sapere quali volumi sono stati rimossi, e senza che vi sia data la possibilità  di valutare se la rimozione di tali libri viola alcuni dei vostri diritti fondamentali. (…LEGGI IL TESTO COMPLETO)

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Filtraggio e blocco delle comunicazioni elettroniche per tutelare i diritti di proprietà intellettuale?

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UE, libertà e filtri antipirateria

Un provvedimento che ordini ad un fornitore di accesso ad Internet di predisporre un sistema di filtraggio e blocco delle comunicazioni elettroniche per tutelare i diritti di proprietà intellettuale andrebbe a ledere, in linea di principio, le tutele previste dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.

Questa la conclusione dell’avvocato generale Cruz Villalón, recentemente intervenuto per proporre la sua soluzione giuridica nell’intricato caso che da circa sette anni oppone i vertici di SABAM – corrispettivo belga di SIAE – ai rappresentanti del provider Scarlet Extendend (ex-Tiscali).

Una visione che non vincolerà i giudici della Corte di Giustizia d’Europa, che inizieranno adesso a deliberare in vista di una sentenza che verrà pronunciata in una data successiva. Sarebbe il definitivo epilogo di una battaglia estenuante, iniziata nel 2004 con l’ISP accusato di aver tratto vantaggio dai comportamenti illegali degli utenti. (leggi tutto)

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Fonte: Punto Informatico

 

 


Paul Baran, addio ad uno dei pionieri di Internet

L’ingegnere di origini polacche si è spento all’età di 84 anni, consumato da un cancro ai polmoni. Era stato tra i pionieri di Internet, dando avvio all’era delle reti basate sul packet switching. Prima chiamate ARPANET, poi Internet.

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Paul Baran, addio all’uomo dei pacchetti

Correva l’anno 2007. L’allora Presidente degli Stati Uniti George W. Bush consegnava all’ingegnere di origini polacche Paul Baran una speciale medaglia. Un prestigioso riconoscimento da parte delle autorità a stelle e strisce, per il prezioso contributo offerto da Baran nel campo della tecnologia.

Metà degli anni 60. L’ingegnere polacco – poi naturalizzato statunitense – Paul Baran proponeva ai vertici di AT&T un’idea a dir poco rivoluzionaria. Una tecnologia partorita all’inizio del decennio alla RAND Corporation, think tank statunitense fondato nel 1946 con il supporto finanziario del Dipartimento della Difesa.

Ma agli alti rappresentanti della telco l’idea non piaceva, semplicemente perché non avrebbe mai funzionato. Una nuova rete di comunicazione, che si affidasse a più percorsi per la trasmissione di informazioni scomposte, ricostruite solo in dirittura d’arrivo. Una tecnologia che avrebbe reso più sicuri i network statunitensi, specie quelli militari. (leggi tutto)

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Fonte: Punto Informatico

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