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Da oggi scelgo questo nuovo strumento di comunicazione per dare maggior risalto a quello che ho fatto per tutti i miei 50 anni di giornalismo, la controinformazione. Fare in modo cioè che sempre più gente conosca quello che c’è dietro tante notizie astruse, mai spiegate, nascoste o date per scontate e che indirizzano il pubblico verso un giudizio nel migliore dei casi superficiale, se non assolutamente fuori dalla realtà o addirittura verso un consenso che non ha ragione di essere.
Lo faccio nella convinzione che un buon giornalista non va mai in pensione e non deve soggiacere a nessuna esclusione.
Una o due volte la settimana, partendo dai titoli dei giornali o dei telegiornali, farò leva sull’esperienza e la conoscenza dei fatti costruita in tanti anni di lavoro per cercare di spiegare una realtà spesso più semplice di come l’informazione vuole presentarla, ma proprio per questo imbarazzante o pericolosa per chi ha il potere o governa.
Gianni Minà
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Approfondimenti
www.giannimina-latinoamerica.it/index.php
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