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La Riforma dell’Odine Globale è ancora molto lontana

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di Jayantha Dhanapala

Fonte: InDepth News

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Il 2009 è  stato un anno di promesse: il memorabile discorso di Obama a Praga, i negoziati per gli armamenti  tra gli Stati Uniti e la Russia e molti altri segnali di speranza. E’ stata la primavera della speranza, ma molti allora si sono domandati cautamente (avevano vissuto molte false aurore), se avremmo visto l’estate del disarmo.

 

Nel gennaio 2010, il Bollettino degli Scienziati Atomici ha spostato la lancetta dei minuti del suo famoso “Orologio dell’Apocalisse” ( http://it.wikipedia.org(wiki/Orologio_dell’Apocalisse, n.d.t.) su mezzanotte e 1 minuto,  citando uno “stato più propizio per le cose del mondo”. L’orologio segna ora mezzanotte meno 6minuti.  Molti di noi hanno avuto la sensazione, così come il Bollettino, che “siamo pronti a piegare l’arco della storia verso un mondo libero da armi nucleari”.

 

Il 2010 ha visto una certa realizzazione di quelle speranze con la firma e la reale ratifica del Trattato di un Nuovo Inizio tra gli Stati Uniti e la Russia, l’incontro al vertice della Sicurezza Nucleare di  Washington, la Review (vedi:http://www.exportstrategico.org /CTBT/.htm) della Nuova Posizione sul Nucleare degli Stati Uniti e la riuscita adozione di un documento finale in occasione della Conferenza della Review concernente un Trattato di Non proliferazione (NPT) fra 10 anni con decisioni significative circa una zona libera da armi di distruzione di massa (WMDFZ) in Medio Oriente.

 

Temo che il 2011 potrebbe segnare il ritornoalla solita situazione.  In effetti si può notare una significativa diminuzione nella spinta dell’attività multilaterale  sui problemi del disarmo. Le organizzazioni della società civile devono assicurare che questo non avvenga malgrado le costrizioni  di un anno di elezioni negli Stati Uniti, in Russia e in altri luoghi che  appaiono in lontananza. La pace e il disarmo nel mondo non possono diventare ostaggio delle vicende politiche di nessuna nazione.

 

Il piano per il disarmo, specialmente per il disarmo nucleare, contiene un miscuglio di affari non conclusi. Il Trattato Totale di Bando dei Test Nucleari (CTBT), deve ancora  entrare in atto e l’Amministrazione USA deve ancora assicurarne la ratifica da parte del Senato che deve preparare la strada perché  altre 8 nazioni seguano il suo esempio.

 

A Ginevra, l’unico Forum multilaterale di negoziazione per la Conferenza sul disarmo (CD) entra nel secondo anno di paralisi. E’ semplicistico incolpare una nazione per questo stato di cose, mentre ci sono così tanti argomenti che richiedono a gran voce negoziati immediati se soltanto i membri fossero d’accordo ad agire.

 

Circa 200 armi nucleari restano schierate in 5 nazioni dell’Europa occidentale malgrado le politiche dichiarate di alcune di queste nazioni e della loro opinione pubblica. I rapporti tra la NATO e la Russia devono ancora affrontare varie difficoltà in vista e ulteriori riduzioni nucleari da parte della Russia devono ancora essere negoziate insieme ad accordi sullo schieramento dei sistemi BMD. Rimangono inquietanti rischi di guerra spaziale e di guerra cibernetica. I problemi per il programma nucleare della Repubblica Democratica Popolare della Corea continuano a essere scoraggianti. (leggi tutto)

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da Znetitaly

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