Tag Archives: Anonymous

Anonymous – #OPSafeWinterItaly – Azione in favore dei senzatetto in Italia

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Anonymous #OPSafeWinter iniziata
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L’operazione  ha come scopo di mettere in evidenza la situazione dei senzatetto in  Italia, di costruire una rete che si occupi di provvedere a fornire  aiuto e conforto, cibo, coperte, vestiti ecc che possano essere donati. 
Create  dei gruppi operativi nei territori (bastano anche solo due persone)  collaborate con le associazioni locali che si occupano dei senzatetto.
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Prima missione:   Fare una lista in ordine alfabetico delle città e del numero di  senzatetto per ogni città e le organizzazioni che se ne occupano. Potete richiedere i dati in proposito al vostro comune.
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Seconda missione: Organizzare con gli Anonymous e altre persone che se ne vogliano occupare le differenti azioni da intraprendere.
Ogni altra idea in proposito puo’ essere aggiunta scrivendo in questa pad.
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Se volete condividete le chat di discussione ed organizzazione internazionali
IRC: 
  • Client IRC: irc.cyberguerrilla.org port:6667 SSL:6697 channel:#opSafeWinter
  • Tor: 6dvj6v5imhny3anf.onion port:6667 SSL:6697 channel:#opSafeWinter

 

Città in ordine alfabetico:
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BOLOGNA :  051/2193772
  
BERGAMO :  035 4598400
  
FIRENZE :  340.5239889
  
MILANO :-02.88445239 / – 02.88465000
Riferimenti:
City Angels – Sede centrale: Via Teodosio 85 – 20131 Milano Telefono: 02 26809435 – Fax: 02 26809176 – italia@cityangels.it
ASSOCIAZIONE EXODUS stazione centrale Milano  https://www.facebook.com/sosstazionecentrale
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OpSafeWinterItaly in action dal 29/11/2013 fino a Natale https://twitter.com/OpSafeWinterITA/status/406356952059346944/photo/1

 
ROMA :  800 440 022
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Contatti per le altre nazioni e stati:
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Fonte:  piratepad.net
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Articoli correlati con Anonymous in ki.noblogs.org
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Anonymous – #OperationGreenRights – Allarme sulla costruzione della Centrale nucleare in Slovacchia a Mochovce

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#LEAKS #ENEL #ANSLADO #STF UPDATE 06/11/2013

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Vogliamo tornare sulla questione della centrale nucleare di Slovenské Elektrárne controllata da ENEL sita in Slovacchia a Mochovce.

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Ribadiamo che le email sottratte dalla ditta STF Controlli (STF S.p.A.) e dall’account privato di un membro di Ansaldo dimostrano che i reattori 3 e 4 sono stati montati da manodopera priva di competenze e senza alcuna documentabile supervisione.

La documentazione che STF Controlli ha presentato ad ENEL è stata manipolata per nascondere i numerosissimi difetti dei due reattori in fase di ultimazione.

Anche ciò è stato provato per mezzo delle mail rilasciate, provengono dalle stesse fonti anche i documenti che riportano liste di componenti che presentano problemi di funzionamento, accanto al codice identificativo di ogni componente è indicata la gravità del problema in moltissimi casi è indicata con la parola “CRITICAL” = critico cioè molto grave. Si tratta di decine di componenti a gravissimo rischio.

Vogliamo che siate voi stessi a prendere direttamente coscienza di quanto sosteniamo, per questo rimandiamo al press già pubblicato che contiene la trascrizione testuale dei passaggi delle mail che provano quanto sopra riportato.

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http://anon-news.blogspot.com/2013/11/nov5th-operation-n1-doppio-leaks-da.html

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Questa però è solo una piccolissima parte del materiale rilasciato a proposito della centrale nucleare di Mochovce, quindi vi invitiamo a prendere visione dell’intero archivio di file.

Questo è presente sul BLOG oppure direttamente da questo link http://pastebin.com/NKF4MfT1

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Lasciamo ad ogni individuo la libertà di giudicare personalmente il valore delle informazioni citate sopra.

Quindi, in ultima analisi,ogni residuo dubbio sulla sicurezza della centrale nucleare è smentito, non solo le associazioni ambientaliste evidenziano che i reattori 3 e 4 (come i numero 1 e 2 ) sono stati costruiti senza le doppie pareti di contenimento ed utilizzando vecchio materiale sovietico prodotto prima del disastro di Chernobyl, ma, come domostrato dai dati rilasicati,questi materiali scadenti sono stati assemblati da personale totalmente non qualificato ed i certificati di seicurezza rilasciati ad ENEL sono stati alterati per nascondere le numerosissime opere mal realizzate.

Inoltre, lo ribadiamo, la lista interminabile di componenti affetti da malfunzionamenti critici sopra citata prova definitivamente che, come si potava suppore le tecnologie sovietiche d cui i reattori 3 e 4 si compongono sono estremamente insicure.

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Stop al nucleare, la centrale di Mochovce deve chiudere!

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Fonte: Il blog ufficiale di Anonymous Italia

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Anonymous – #5 novembre 2013. Manifestazioni in 400 città. Stop a repressione e controllo globale!

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5 novembre 2013 _ 400 città

Da Facebook _ Anonymous Art of Revolution

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Dalla rete alle piazze Anonymous senza veli

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Oggi è il giorno della «Million Mask March»: manifestazioni in 400 città. Megafono, il poco amato Facebook. La «dichiarazione di libertà» degli «hacktivisti»: stop a repressione e controllo globale. Epicentro sarà il Monumento a George Washington, nell’omonima capitale federale americana.

di Arturo Di Corinto

Uniti contro la società del controllo globale. Gli Anonymous chiamano alla sollevazione, e oggi 5 novembre, in onore di Guy Fawkes, daranno fuoco alle polveri della protesta precipitandosi nelle piazze di oltre 400 città, dal Texas a Città del Capo. È la Million Mask March, che vuole portare ovunque la sua «Dichiarazione di libertà», contro l’oppressione di tutti i governi. Vestiti con la maschera di Guy Fawkes, il rivoluzionario del XVII secolo che voleva far saltare con 36 barili di polvere pirica il Parlamento britannico, si ritroveranno a migliaia a invocare trasparenza e giustizia in una marcia pacifica il cui epicentro sarà il Monumento a George Washington, nell’omonima capitale federale americana.

Un evento senza precedenti
L’evento, seppure richiami alla memoria altre marce come questa, non ha precedenti: per la prima volta il movimento globale che veste i panni del rivoluzionario inglese usa come megafono Facebook ed è la prima volta che si organizza a livello mondiale per rivendicare istanze politiche e sociali. Era successo su una scala minore solo in occasione delle proteste contro l’Acta, l’accordo anti-contraffazione.
Nel passato gli Anonymous avevano operato sempre attraverso specifiche campagne, contro Scientology, contro i padroni del copyright – la Riaa e la Mpaa-, per vendicare il blocco dei conti di Wikileaks, per ridicolizzare la H.B. Gary, contractor della difesa americana, o la Vitrociset, che si occupava di gestire i dati delle polizie italiane. Stavolta no, la chiamata è globale, di fronte allo scandalo del Datagate denunciato da Edward Snowden, mentre la crisi morde, la disoccupazione avanza e le guerre continuano.
È presto per dire che il movimento globale contro la corruzione e la guerra, contro le banche d’affari e il mercatismo si stia globalizzando sotto la bandiera di Anonymous, ma è un fatto che a chiamare tutti a raccolta dal sito della marcia siano occupiers, whistleblowers e hacktivisti. E sigle come Wikileaks, il Partito pirata e Occupy Wall Street.
Nel passato le incursioni degli Anonymous avevano usato strumenti tipicamente hacktivisti, cioè da attivisti che usano le tecniche dell’hacking per vendicare un torto o denunciare uno scandalo. Prima di eseguire e rivendicare le azioni gli anonymi si sono sempre coordinati in chat room segrete per definire obiettivi ed entità degli attacchi che potevano sfociare in un DdoS (Distributed denial of service), l’interrruzione temporanea di un servizio Internet sovraccaricandolo di richieste, concludersi con il defacciamento del sito di Miss Padania, o con la pubblicazione sul web di nome e cognome di pedofili o neonazisti.

Azioni sempre più eclatanti
Così, dopo gli scherzi goliardici su 4chan, dopo gli interventi di “vigilantismo” che erano andati a pescare cyberbulli e pedopornografi nel deep web, la socializzazione delle tattiche e delle tecniche degli Anonymous aveva innescato la dinamica dell’emulazione ingrossandone le fila e moltiplicando gli interventi: azioni sempre più difficili ed eclatanti, ai danni del Vaticano, del parlamento ungherese, di Equitalia. Fallito il tentativo dell’intelligence nostrana di presentare quattro anonymi arrestati come pirati informatici dediti al ricatto, anche le crew italiane sono diventate più forti e politicamente consapevoli, un fatto che nelle molte interpretazioni libresche e giornalistiche è stato colto solo dal libro Anonymous. Noi siamo legione, della giornalista italiana Antonella Beccaria (Aliberti 2012).
Adesso l’obiettivo è uscire allo scoperto e portare quanta più gente possibile in piazza e di farlo attraverso Facebook, uno degli strumenti meno amati dagli hacker, proprio per il suo carattere di aggregatore a privacy zero di dati personali, paradigma di quella sorveglianza globale cui ogni giorno ci consegnamo volontariamente e spesso consapevolmente.
Non sappiamo se sia l’inizio di un movimento destinato a durare, capace di collegare soggettività e moltitudini, ma il messaggio di Anonymous sembra chiaro: non esiste soluzione singolare ai problemi collettivi e il 99% del pianeta, motivato e con gli strumenti giusti, cioè Internet, è oggi nella condizione di sviluppare una nuova cultura e una nuova società, fondata sulla solidarietà, la pace e la trasparenza. E proprio per questo la difesa della rete e della libertà di comunicazione è al centro del messaggio della marcia che vuole dire basta alla repressione digitale, alle armate del copyright e agli spioni governativi.
La Million Mask March segue la logica zapatista: coprirsi il volto per non farsi vedere, mostrarsi per nascondersi, unirsi per cambiare. Ne vedremo delle belle.

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Fonte: ilmanifesto.it

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Da Facebook - 5 novembre 2013 - Washington DC - Anonymous Art of Revolution

Da Facebook – 5 novembre 2013 – Washington DC – Anonymous Art of Revolution

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