“Siamo tutti facchini”. Boicotta la Granarolo!

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Boicottaggio della Granarolo a Milano e Mantova

In occasione delle giornate di solidarietà e lotta seguite all’assemblea del 29 giugno a Bologna, diverse azioni di boicottaggio dei prodotti Granarolo hanno attraversato le città italiane, tramite le reti solidali che si sono attivate per sostenere con vari mezzi la lotta dei facchini dell’azienda bolognese.

Di seguito due report da Mantova e Milano.

(Mantova) Sabato 13 Luglio in diversi supermercati di Mantova si sono tenute azioni di boicottaggio nei confronti di Granarolo.

Attivisti del gruppo eQual hanno esposto volantini e applicato etichette sui prodotti nei banchi frigo che invitano a non comprare i prodotti del gruppo felsineo: dietro l’immagine accomodante e familistica che l’azienda della “grande mucca” propone ai consumatori, ci sono storie di sfruttamento, 41 licenziamenti e botte per i facchini davanti ai cancelli degli stabilimenti, colpevoli di avere reclamato dignità e rispetto dei lavoratori.

Anche l’arma del boicottaggio e della pressione mediatica sull’immagine della Granarolo, vanno considerate come tasselli di una lotta più grande: le azioni sono state realizzate all’interno di una campagna nazionale di solidarietà alla vertenza dei facchini.

eQual – Gruppo di iniziativa sociale – Mantova
Sito Web: equalmn.wordpress.com
Pagina FB: facebook.com/equal.info
Twitter: @equal_info

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(Milano) Sabato 6 luglio davanti e dentro l’ipermercato Ipercoop di Milano si è tenuta un’iniziativa di denuncia e boicottaggio dei prodotti Granarolo come risposta ai licenziamenti dei lavoratori in lotta per condizioni di vita migliori.

A fronte della decurtazione del 35 % del salario di questi lavoratori causa “crisi”, e gli scioperi che ne sono seguiti, venivano assunti altri 68 lavoratori a salario pieno da contrapporre ai loro colleghi di lavoro in lotta.
La “democratica” Granarolo, interna all’aggregato delle cooperative “rosse” (di vergogna), ha risposto alle richieste dei lavoratori con una dimostrazione violenta di potere.

Noi opponiamo al loro potere la forza della nostra solidarietà di classe con il sostegno ai picchetti e il boicottaggio dei prodotti del marchio Granarolo.
L’ iniziativa, alla quale hanno partecipato una settantina di compagni e compagne e lavoratori Si.Cobas delle cooperative, è iniziata davanti all’ingresso con striscioni manifesti e un continuo speakeraggio, ed è continuata dentro con un corteo improvvisato davanti alle casse che ha ottenuto un’accoglienza estremamente positiva dei “clienti” con un fragoroso applauso e in qualche caso anche con il lasciare alle casse i prodotti dei marchi legati alla Granarolo.

Centro Sociale Vittoria – Milano
csavittoria.org

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Fonte: Clash City Workers

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