Vi invitiamo a partecipare alla manifestazione che si svolgerà a
Ponteranica (Bg) alle ore 14.30 per protestare contro la cancellazione
del nome di Peppino dalla Biblioteca Comunale ed esprimere il proprio
dissenso contro la politica razzista e xenofoba della Lega.
PONTERANICA
26 settembre 2009
ore 14.30
L’azione
perpetrata dal sindaco leghi-fascista di Ponteranica Aldegani ai
danni della memoria di Peppino, cancellando il suo nome dalla
Biblioteca comunale, non costituisce affatto un caso unico, ma fa
parte, secondo la nostra analisi, di un preciso progetto politico che
assomma gli interessi mafiosi e speculativi di chi oggi ci governa
con la necessità di un controllo ed appiattimento violento delle
identità del territorio, soprattutto di quelle dissidenti, ottenuto
tramite armi repressive che sono da un lato la negazione e il
revisionismo storico e dall’altro gli attacchi razzisti e le leggi
xenofobe. In tal senso vanno intesi gli ultimi provvedimenti
approvati in termini di sicurezza che spingono lo Stato Italiano, già
enormemente contaminato e minato dalle collusioni, verso il baratro
della democrazia con l’intolleranza razziale e la cancellazione
delle diversità e la messa in atto di veri e propri crimini contro
l’umanità.
Tutto
questo non può essere ricondotto al semplice fanatismo e alla
rozzezza della Lega, ma appartiene, come si può immaginare, ad un
piano ben più vasto di riconversione della nostra democrazia e
dell’identità del nostro paese.
La
cancellazione dei diritti fondamentali, cominciando dai migranti, e
le violenze osate ai danni degli extracomunitari non sono solo
umanamente inaccettabili, ma finiscono per creare uno stato di
tensione che con l’affidamento della sicurezza pubblica alle
cosiddette ronde e i limiti imposti alle proteste di piazza
sfoceranno in episodi di evidente violazione delle libertà personali
e di quanto garantito dalla Costituzione Italiana.
La
manipolazione dei mass media e la rimozione forzata della natura
multiculturale ed antifascista del nostro essere Italia, delle nostre
lotte sociali e politiche dal basso, hanno portato alla
trasformazione del paese crocevia dei popoli, delle fusioni etniche e
delle resistenze (partigiana, antimafia, ecc.), nella patria dei
capitali sporchi reinvestiti, della caccia allo straniero,
dell’intolleranza e dell’angoscia sociale.
Come
la nostra cultura, anche il nostro territorio viene sottoposto a
continue razzie e violenze, con la complicità di chi come la Lega si
erige a conservatore delle integrità locali, ma di fatto va poi a
scontrarsi con movimenti come i No Dal Molin che hanno invece
l’interesse di restituire ai cittadini le zone sottratte a causa di
imposizioni internazionali.
Quanto
appartiene alle ricchezze collettive e garantisce il benessere di
tutti viene spudoratamente depredato per sporchi affari personali e
di casta con la complicità del fascismo leghista.
A
questo si aggiunge la falsità interessata con la quale si
attribuisce il dominio mafioso al solo contesto meridionale, per
impedire una corretta ricostruzione delle implicazioni politiche ed
economiche della criminalità organizzata ed ostacolare un’adeguata
presa di posizione da parte della società civile che dovrebbe
schierarsi su un unico fronte, indipendentemente dalla regione di
residenza.
La
Lega alleata delle destre sull’asse che va da Roma “ladrona” a
Milano, pur parlando ipocritamente di secessione ed indipendenza
della Padania, non è altro che il braccio armato di randello che sta
a protezione (in cambio di laute ricompense) di quanti
indifferentemente tra Nord e Sud, approfittando anche della mollezza
dell’opposizione, stanno continuando ad erodere le nostre risorse
accumulando potere e denaro, a discapito dei diritti e delle
esistenze altrui.
Chiediamo,
di conseguenza, una mobilitazione straordinaria in occasione della
manifestazione da indetta per il 26 settembre alle ore 14.30 a
Ponteranica per i seguenti motivi:
ripristinare
l’intitolazione della Biblioteca di Ponteranica a Peppino, non
come forma di celebrazione eroica, ma come impegno per la
conservazione della nostra memoria collettiva. A tal proposito
chiediamo le dimissioni irrevocabili del Sindaco Aldegani per la sua
scelta antidemocratica;
ricostruire
legami dal basso tra le singole realtà che siano effettivi garanti
delle identità tradizionali e culturali dei territori specifici e
dell’intero paese, in osmosi con le altre culture ed etnie;
riunificare
le forze di opposizione alla deriva fascista e razzista del nostro
Stato e alla predominanza degli interessi mafiosi e speculativi;
condividere
con i migranti la difesa dei diritti comuni e della libertà di
tutti.
Associazione
Peppino Impastato – Casa Memoria, Cinisi