C’era una volta la libertà di informazione in Rete

Ci risiamo! Attiviamoci immediatemente e divulghiamo quest’altra
pericolosa iniziativa contro la libertà di informazione in rete. (madu)
 
 
 
 
Una proposta di legge per sottoporre alla disciplina sulla stampa tutti
i siti Internet che abbiano natura editoriale.Qualsiasi cosa ciò
significhi
 
Roma – Il 14 settembre scorso è stato assegnato alla Commissione Giustizia della Camera un disegno di legge
a firma degli Onorevoli Pecorella e Costa attraverso il quale si
manifesta l’intenzione di rendere integralmente applicabile a tutti i
"siti internet aventi natura editoriale" l’attuale disciplina sulla
stampa.

Sono bastati 101 caratteri, spazi inclusi, all’On.
Pecorella per surclassare il Ministro Alfano che, prima dell’estate,
aveva inserito nel DDL intercettazioni
una disposizione volta ad estendere a tutti i "siti informatici"
l’obbligo di rettifica previsto nella vecchia legge sulla stampa e
salire, così, sulla cima più alta dell’Olimpo dei parlamentari italiani
che minacciano – per scarsa conoscenza del fenomeno o tecnofobia – la
libertà di comunicazione delle informazioni ed opinioni così come
sancita all’art. 11 della Dichiarazione Universale dei Diritti
dell’Uomo e del Cittadino e all’art. 21 della Costituzione. Con una
previsione di straordinaria sintesi e, ad un tempo, destinata – se
approvata – a modificare, per sempre, il livello di libertà di
informazione in Rete, infatti, l’On. Pecorella intende aggiungere un
comma all’art. 1 della Legge sulla stampa – la legge n. 47 dell’8 febbraio 1948,
scritta dalla stessa Assemblea Costituente – attraverso il quale
prevedere che l’intera disciplina sulla stampa debba trovare
applicazione anche "ai siti internet aventi natura editoriale".

Si
tratta di un autentico terremoto nella disciplina della materia che
travolge d’un colpo questioni che impegnano da anni gli addetti ai
lavori in relazione alle condizioni ed ai limiti ai quali considerare
applicabile la preistorica legge sulla stampa anche alle nuove forme di
diffusione delle informazioni in Rete.
Ma andiamo con ordine.

 
Quali sono i "siti internet aventi natura editoriale" cui l’On.
Pecorella vorrebbe circoscrivere l’applicabilità della disciplina sulla
stampa?
Il DDL non risponde a questa domanda, creando così una situazione di pericolosa ed inaccettabile ambiguità. (leggi tutto)