Nucleare: no a centrali in Sardegna, al via campagna voto

Sardegna: allarme nucleare!  La mobilitazione comincia a prendere forma lì dove il pericolo incombe. Consiglio di visitare anche la pagina facebook .  (madu)


pericoli nucleari.


No Centrali no scorie

E’ un bene  che si moltiplichino le iniziative contro l’eventualità del nucleare, e delle relative scorie, nel territorio della Sardegna. Oggi vi presentiamo quella promossa – con la costituzione del comitato no-nucleare – da un gruppo di persone che hanno predisposto un quesito referendario e un disegno di legge.

Il silenzio che si è creato, quasi in coincidenza con la fine politica del Ministro Scajola, non deve ingannare: il nucleare è un grande affare al quale le società e i politici interessati difficilmente rinunceranno. Una  legislatura può continuare, ance se in crisi, se vasti interessi a copertura bipartisan possono essere perseguiti.

Il segnale del celebre oncologo Umberto Veronesi a favore del nucleare in Sardegna va in questa direzione. Secondo lui in Sardegna dovremo essere contenti di avere una centrale nucleare. Le sue affermazioni sono gravi e irresponsabili, e noi, se dobbiamo pensare a pronunciamenti autorevoli sulle scorie, preferiamo – anche come autorevolezza – Rubbia, il cui punto di vista potete ritrovare nel nostro primo Dossier sul nucleare e, più precisamente, in questo articolo di Nicola Culeddu.
Non molti sanno che il prof. Veronesi, la cui parola è certamente ‘pesante’ a livello mediatico su tutto ciò che potrebbe preoccupare in tema di salute, ha una fondazione (La Fondazione Veronesi, per l’appunto) con “partners per il futuro” aziende non proprio immacolate dal punto di vista dei trascorsi sanitari, come la Nestlè; grandi produttori di acqua minerale (ma l’acqua per Veronesi è un bene comune?), e soprattutto l’ENEL, che ci risulta interessata al nucleare… (leggi tutto)

Fonte: Manifesto Sardo