E’ in atto un’azione di inaudita gravità. A Scampia vogliono chiudere il GRIDAS un’Associazione Culturale senza scopo di lucro che è attiva a Napoli da 30 anni. Mobilitiamoci tutti contro questa scelta scellerata! (madu)
Ingiunzione di sgombero
Cari tutti,
ci troviamo nella condizione
di dover rivolgere un appello a tutti voi in sostegno del GRIDAS.
Cos’è il GRIDAS:
Il
GRIDAS, gruppo risveglio dal sonno, è un’associazione culturale senza
scopi di lucro fondata nel 1981 da Felice Pignataro, Mirella La Magna,
Franco Vicario e altre persone riunite dall’intento comune di mettere le
proprie capacità artistiche e culturali al servizio del prossimo per un
risveglio delle coscienze assopite e per stimolare una partecipazione
attiva alla società.
Il GRIDAS opera ininterrottamente da quasi
30 anni a Napoli caratterizzandosi soprattutto per gli oltre 250 murales
realizzati in ogni parte d’Italia, ma anche per il Carnevale di
quartiere promosso a Scampia e giunto quest’anno alla 28ª edizione, per
il supporto creativo e culturale dato a tutte le realtà in lotta per il
rispetto dei diritti dei più deboli.
Dal marzo 2004, con la morte
di Felice Pignataro, il GRIDAS non ha cessato la sua attività,
continuando a promuovere il cineforum gratuito settimanale, il carnevale
di quartiere e continuando a rappresentare un punto di riferimento per
numerose realtà che operano a Scampia e in altre parti di Napoli, così
come in altre periferie d’Italia, e che negli anni sono venute in
contatto con Felice, con il GRIDAS e con il nostro percorso di coerenza
improntato al rispetto del prossimo.
Da sempre le attività del
GRIDAS sono state autofinanziate e abbiamo sempre rifiutato
sponsorizzazioni e patrocinii di ogni tipo per mantenere la nostra
coerenza e libertà di azione.
La sede del GRIDAS:
La
sede del GRIDAS è stata da subito stabilita nei locali abbandonati del
centro sociale del Rione Monte Rosa, all’Ina Casa di Secondigliano, poi
divenuto Scampia.
I locali sono di proprietà dell’IACP (Istituto
Autonomo Case Popolari) che, peraltro, non si è mai curato della
manutenzione, né delle condizioni degli stessi, questo nemmeno nel 1988,
quando un incendio accidentale distrusse il locale al pianterreno con
gran parte del nostro materiale, o quando le stanze al piano superiore
furono lasciate semidistrutte dai terremotati che vi soggiornavano da
sette anni, al momento dell’assegnazione delle case agli stessi.
Felice
Pignataro, da solo o con l’aiuto degli altri membri del GRIDAS, ha in
più riprese ristrutturato a proprie spese e rese funzionanti intere
parti dell’edificio senza che alcuno dell’IACP intervenisse a pretendere
alcunché.
La stessa presenza del GRIDAS ha, di fatto, sottratto
le stanze occupate all’espandersi della camorra che, come si sa, nel
nostro territorio è solita appropriarsi dei luoghi abbandonati.
Inoltre,
in più riprese, abbiamo chiesto una “regolarizzazione” della nostra
posizione all’IACP senza ricevere alcuna risposta, per anni. Come nella
lettera che Felice Pignataro inviò il 16 marzo 1994 al Presidente della
Circoscrizione di Scampia, al Sindaco di Napoli, all’Assessore alla
Cultura del Comune di Napoli, alla Commissione Risorse umane del Comune
di Napoli e al Presidente dell’IACP in cui chiedeva, tra l’altro,
“L’abolizione della considerazione di essere abusivi nella convinzione
che abusivo non è chi restituisce all’uso dei cittadini una struttura
abbandonata da anni e ritenuta pericolosa per l’incolumità degli stessi,
ma piuttosto il potere che per anni espropria i cittadini, per incuria,
delle strutture che potrebbero migliorarne la vita”.
ci troviamo nella condizione
di dover rivolgere un appello a tutti voi in sostegno del GRIDAS.
Cos’è il GRIDAS:
Il
GRIDAS, gruppo risveglio dal sonno, è un’associazione culturale senza
scopi di lucro fondata nel 1981 da Felice Pignataro, Mirella La Magna,
Franco Vicario e altre persone riunite dall’intento comune di mettere le
proprie capacità artistiche e culturali al servizio del prossimo per un
risveglio delle coscienze assopite e per stimolare una partecipazione
attiva alla società.
Il GRIDAS opera ininterrottamente da quasi
30 anni a Napoli caratterizzandosi soprattutto per gli oltre 250 murales
realizzati in ogni parte d’Italia, ma anche per il Carnevale di
quartiere promosso a Scampia e giunto quest’anno alla 28ª edizione, per
il supporto creativo e culturale dato a tutte le realtà in lotta per il
rispetto dei diritti dei più deboli.
Dal marzo 2004, con la morte
di Felice Pignataro, il GRIDAS non ha cessato la sua attività,
continuando a promuovere il cineforum gratuito settimanale, il carnevale
di quartiere e continuando a rappresentare un punto di riferimento per
numerose realtà che operano a Scampia e in altre parti di Napoli, così
come in altre periferie d’Italia, e che negli anni sono venute in
contatto con Felice, con il GRIDAS e con il nostro percorso di coerenza
improntato al rispetto del prossimo.
Da sempre le attività del
GRIDAS sono state autofinanziate e abbiamo sempre rifiutato
sponsorizzazioni e patrocinii di ogni tipo per mantenere la nostra
coerenza e libertà di azione.
La sede del GRIDAS:
La
sede del GRIDAS è stata da subito stabilita nei locali abbandonati del
centro sociale del Rione Monte Rosa, all’Ina Casa di Secondigliano, poi
divenuto Scampia.
I locali sono di proprietà dell’IACP (Istituto
Autonomo Case Popolari) che, peraltro, non si è mai curato della
manutenzione, né delle condizioni degli stessi, questo nemmeno nel 1988,
quando un incendio accidentale distrusse il locale al pianterreno con
gran parte del nostro materiale, o quando le stanze al piano superiore
furono lasciate semidistrutte dai terremotati che vi soggiornavano da
sette anni, al momento dell’assegnazione delle case agli stessi.
Felice
Pignataro, da solo o con l’aiuto degli altri membri del GRIDAS, ha in
più riprese ristrutturato a proprie spese e rese funzionanti intere
parti dell’edificio senza che alcuno dell’IACP intervenisse a pretendere
alcunché.
La stessa presenza del GRIDAS ha, di fatto, sottratto
le stanze occupate all’espandersi della camorra che, come si sa, nel
nostro territorio è solita appropriarsi dei luoghi abbandonati.
Inoltre,
in più riprese, abbiamo chiesto una “regolarizzazione” della nostra
posizione all’IACP senza ricevere alcuna risposta, per anni. Come nella
lettera che Felice Pignataro inviò il 16 marzo 1994 al Presidente della
Circoscrizione di Scampia, al Sindaco di Napoli, all’Assessore alla
Cultura del Comune di Napoli, alla Commissione Risorse umane del Comune
di Napoli e al Presidente dell’IACP in cui chiedeva, tra l’altro,
“L’abolizione della considerazione di essere abusivi nella convinzione
che abusivo non è chi restituisce all’uso dei cittadini una struttura
abbandonata da anni e ritenuta pericolosa per l’incolumità degli stessi,
ma piuttosto il potere che per anni espropria i cittadini, per incuria,
delle strutture che potrebbero migliorarne la vita”.