Il nuovo libro di Ascanio Celestini «Io cammino in fila indiana» [Einaudi, 216 pagine], composto da quaranta brillanti racconti.
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«Fatto sta che siamo immobili, ognuno nel suo buco. In un milione di anni nemmeno la mosca ha imparato a salvarsi dal ragno».
Le pagine di questo libro tintinnano come un mazzo di chiavi. Al centro di ogni storia c’è un’immagine, un tono nero di favola, una vertiginosa parabola anarchica: parole che spalancano porte nella testa del lettore.
A voler smettere di camminare in fila indiana, bisogna cominciare a ragionare in cerchio.
C’è un rivoluzionario in bicicletta, che quando arriva al parlamento per buttare la bomba si accorge di non essere il primo: gli tocca mettersi in coda, come alle poste. C’è l’uomo di governo che «quando faccio politica, non ne faccio una questione politica». C’è chi cammina in fila indiana ed è contento di considerarsi solo un numero, tanto da non tollerare che qualcun altro – di certo un sovversivo – gli si affianchi sostenendo di essere semplicemente Mario…
Ogni personaggio procede «sulla superficie sconnessa di un pianeta che pare fermo e invece si muove, perché quando ti muovi piano è quasi come se non ti muovi per niente», consapevole dell’equilibrio precario nel quale si trova, ma consapevole soprattutto che «precipitare è tutto un altro discorso». (leggi tutto)
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Da CARTA.org
Il libro sarà presentato dalla libreria Città invisibile, Carta e il consorzio Città dell’altra economia di Roma sabato 2 aprile alle ore 18, presso la sala convegni Renato Biagetti della Città dell’altra economia [ex mattatoio di Testaccio, largo Dino Frisullo snc], un bel modo per concludere la giornata di mobilitazione nazionale contro la guerra. Per segnalare la vostra partecipazione, per prenotare una o più copie del libro e per informazioni scrivete a info@editoriadellapace.org.
Un altro appuntamento promosso da Ascanio Celestini, Carta e la Città dell’altra economia è in programma martedì 17 maggio a Roma: tenetevi liberi. Vi sorprenderemo.
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