Il governo egiziano sarebbe riuscito nel tentativo di spegnere Internet. Hillary Clinton chiede il ripristino della libera circolazione delle informazioni. E Anonymous annuncia un atto di sabotaggio online.
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Roma – Secondo la stampa internazionale, l’Egitto è apparentemente riuscito a staccare completamente la spina alla Rete per tentare di reprimere il dissenso.
L’interruzione totale del servizio, durata mezz’ora, è un evento che, secondo gli esperti potrebbe accadere in un paese come l’Egitto ma non, ad esempio, negli Stati Uniti, grazie all’alto numero di fornitori di connettività e per la varie modalità di connessione disponibili oltroceano. “Non può accadere qui” spiega Jim Cowie, capo dell’ufficio tecnologie e cofondatore di Renesys, azienda che si occupa di sicurezza dei network con sede nel New Hampshire. Il blackout egiziano dimostra che un paese con un forte controllo sui provider può ordinare di staccare la spina improvvisamente, un evento che lo stesso Cowie definisce “quasi senza precedenti nella storia di Internet”.
Il grafico che disegna il traffico online del 27 gennaio da e per l’Egitto è senza dubbio impressionante: si osserva un calo repentino delle connessioni intorno alla mezzanotte locale. Il governo di Mubarak negherebbe l’interruzione delle comunicazioni che, notano alcuni, si sarebbe verificata subito prima della protesta allargata organizzata da più di trenta moschee e chiese. (leggi tutto)
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Fonte: PuntoInformatico
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