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Trump: “Non è che creda tanto nel surriscaldamento globale”. Bisogna fermarlo!

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Un uomo potrebbe distruggere il futuro del pianeta tra 25 giorni. Sì, Donald Trump.

E non dovrà neanche  usare  le atomiche, gli basterà mantenere la promessa di ritirare gli Stati  Uniti dall’accordo di Parigi sul clima, e che lo seguano altri dei più grandi paesi inquinanti come India o Russia!

Ma abbiamo una soluzione: rendere Trump irrilevante.

La California, New York e imprese come Google hanno  già reagito ponendosi degli obiettivi ancora  più ambiziosi per ridurre le loro emissioni. E se ora li convinciamo a fare da apripista a una coalizione di città, regioni e aziende che, tutte assieme, facciano rispettare gli obiettivi USA sul clima, l’accordo di Parigi può resistere. Indipendentemente da Trump.

Consegnamo un milione di firme da tutto il mondo!

Clicca per firmare!

Potrebbe davvero funzionare. Alcuni degli stati e delle aziende più grandi si sono già messe in moto: Google ad esempio si è impegnata a passare al 100% di energia pulita entro il prossimo anno!

E se regioni e città tra le più popolose come la California,  New York,  Chicago e  Los Angeles si  mettessero assieme, secondo gli esperti potrebbe non essere neanche  necessario l’apporto  del  governo di  Trump per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni degli Stati Uniti! Possiamo salvare l’accordo di Parigi dal basso.

Avaaz ha già  cominciato a  spingere  per  questo piano  con  gli  addetti  ai lavori, che  hanno risposto  che una grande pressione pubblica  può  contribuire  a costruire  questa  coalizione  di  leader  per il clima. Portiamo  un  milione di firme da tutto il mondo a sindaci, governatori e amministratori delegati americani:

Clicca per firmare!

I politici cambiano, i fatti no. Per questo il nostro movimento è così importante. Parigi ha segnato una svolta e un’accelerazione verso un clima più sicuro. Possiamo continuare su quella strada, a prescindere da chi è al potere. Rispondiamo al negazionismo di Trump con la coalizione e il movimento di cui abbiamo bisogno per salvare il pianeta.

Con speranza,

Christoph, Alice, Nick, Risalat, Ricken e tutto il team di Avaaz

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Fonte: Avaaz

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Approfondimento

Clima: sindaci Usa, noi avanti a prescindere da Trump (ANSA)

Usa, con la nomina del “negazionista” Pruitt all’Epa parte la guerra di Trump all’ambiente. “E’ emergenza totale” (Il Fatto Quotidiano)

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La promessa di Google: dal 2017 comprerà solo energie rinnovabili (Repubblica)

Clima, chiusa la Cop 22. Timori sulla posizione degli Usa di Trump (Affari italiani)

Trump chiede i nomi di chi ha lavorato sul clima. Gli scienziati: salviamo i dati (Lifegate)

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Padova 20 gennaio 2017: “Contro la pena di morte viva. Per il diritto a un fine pena che non uccida la vita”

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noergastolo

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Giornata di dialogo con ergastolani, detenuti con lunghe pene, loro famigliari

20 gennaio 2017 – Casa di reclusione di Padova

Giornata di dialogo con ergastolani, detenuti con lunghe pene, e con i loro figli, mogli, genitori, fratelli, sorelle.
Da tempo la redazione di Ristretti Orizzonti pensava a una giornata di dialogo sull’ergastolo, ma anche sulle pene lunghe che uccidono perfino i sogni di una vita libera, una giornata che avesse per protagonisti anche figli, mogli, genitori, fratelli e sorelle di persone detenute, perché solo loro sono in grado di far capire davvero che una condanna a tanti anni di galera o all’ergastolo non si abbatte unicamente sulla persona punita, ma annienta tutta la famiglia.
Per anni siamo rimasti intrappolati in questa logica che “i tempi non sono maturi” per parlare di abolizione dell’ergastolo, e quindi non ci abbiamo creduto abbastanza, non abbiamo avuto abbastanza coraggio.
Ma poi un pensiero fisso ce l’abbiamo, ed è quello che ci spinge a fare comunque qualcosa: non vogliamo abbandonare quelle famiglie, non vogliamo far perdere loro la speranza.

Allora il 20 gennaio 2017 invitiamo a dialogare, con le persone condannate a lunghe pene e all’ergastolo e i loro figli, mogli, genitori, fratelli e sorelle:
parlamentari che si facciano promotori di un disegno di legge per l’abolizione dell’ergastolo e che si attivino per farlo calendarizzare, o che comunque abbiano voglia di confrontarsi su questi temi;
uomini e donne di chiese e di fedi religiose diverse, perché ascoltino le parole del Papa, che ha definito l’ergastolo per quello che è veramente: una pena di morte nascosta;
uomini e donne delle istituzioni, della magistratura, dell’università, dell’avvocatura, intellettuali, esponenti del mondo dello spettacolo, della scuola, cittadini e cittadine interessati.

Non vogliamo aver paura di parlare apertamente di abolizione dell’ergastolo, di quello ostativo ma anche di quello “normale”, perché il fine pena mai non può in nessun caso essere considerato “normale”. Ma non vogliamo neppure avere solo obiettivi alti, e poi dimenticarci di come vivono le persone condannate all’ergastolo o a pene lunghe che pesano quanto un ergastolo. È per questo che proponiamo di dar vita a un Osservatorio, su modello di quello sui suicidi:
per vigilare sui trasferimenti da un carcere all’altro nei circuiti di Alta Sicurezza;
per mettere sotto controllo le continue limitazioni ai percorsi rieducativi che avvengono nelle sezioni AS (poche attività, carceri in cui non viene concesso l’uso del computer, sintesi che non vengono fatte per anni);
per monitorare la concessione delle declassificazioni, che dovrebbe essere, appunto, non vincolata a relazioni sulla pericolosità sociale che risultano spesso stereotipate, con formule sempre uguali e nessuna possibilità, per la persona detenuta, di difendersi da accuse generiche e spesso prive di qualsiasi riscontro. Nessuno sottovaluta il problema della criminalità organizzata nel nostro Paese, e il ruolo delle Direzioni Antimafia, ma qui parliamo di persone in carcere da decenni, già declassificate dal 41 bis perché “non hanno più collegamenti con le associazioni criminali di appartenenza”, e parliamo di trasferirle da un circuito di Alta Sicurezza a uno di Media Sicurezza, non di rimetterle in libertà;
per accogliere le testimonianze e le segnalazioni dei famigliari delle persone detenute, che non trovano da nessuna parte ascolto;
per raccogliere sentenze e altri materiali, fondamentali per non farsi stritolare da anni di isolamento nei circuiti di Alta Sicurezza e per spingere la Politica a occuparsi di questi temi con interrogazioni e inchieste;
per cominciare a mettere in discussione, finalmente, il regime del 41 bis con tutta la sua carica di disumanità;
per rendere tutto il sistema dei circuiti di Alta Sicurezza e del regime del 41 bis davvero TRASPARENTE.

Di tutto questo vorremmo parlare il 20 gennaio a Padova, ma non vi chiediamo semplicemente di aderire a una nostra iniziativa.
Vi chiediamo di promuovere con noi questa Giornata, di lavorare per la sua riuscita, di prepararla con iniziative anche in altri luoghi e altre date, e soprattutto di fare in modo che non finisca tutto alle ore 17 del 20 gennaio, ma che si apra una stagione nuova in cui lavoriamo insieme perché finalmente “i tempi siano maturi” per abolire l’ergastolo e pensare a pene più umane.

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PER ISCRIVERTI CLICCA QUI

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Hanno aderito e parteciperanno:

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Ergastolani, detenuti con lunghe pene, e i loro figli, mogli, genitori, fratelli, sorelle

Pasquale Zagari, ex detenuto, condannato all’ergastolo, la pena gli è stata rideterminata a 30 anni in seguito a una sentenza della Corte europea

Mauro Palma, Garante nazionale dei diritti dei detenuti

Sabina Rossa, figlia di Guido Rossa, sindacalista ucciso dai terroristi nel 1979

Gherardo Colombo, ex magistrato, è appena uscito “La tua giustizia non è la mia”, dialogo sulla Giustizia scritto a quattro mani con Piercamillo Davigo

Rita Bernardini, Partito Radicale

Il senatore Pietro Ichino, che ha avuto un interessante scambio sui temi del 41 bis e dei circuiti con i detenuti dell’Alta Sicurezza

Il deputato Alessandro Zan, che sta portando avanti con noi la battaglia a tutela degli affetti delle persone detenute

Il senatore Giorgio Santini, Partito Democratico

Gennaro Migliore, sottosegretario alla Giustizia

Roberto Piscitello, Direttore della Direzione generale Detenuti e Trattamento del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria

Giovanni Maria Flick, giurista, presidente emerito della Corte costituzionale, ex ministro della Giustizia

Marcello Bortolato e Linda Arata, magistrati di Sorveglianza a Padova

Sergio Staino, fumettista e disegnatore “storico” della sinistra, oggi direttore dell’Unità

Francesca De Carolis, giornalista Rai e curatrice del libro “URLA A BASSA VOCE. Dal buio del 41 bis e del fine pena mai”

Carmelo Sardo, giornalista del TG5, autore con Giuseppe Grassonelli, ergastolano, del libro “Malerba”

Maria Brucale, avvocato della Camera penale di Roma e componente del direttivo di Nessuno tocchi Caino

Davide Galliani, Professore associato di Istituzioni di diritto pubblico, è autore, tra l’altro, del saggio “La concretezza della detenzione senza scampo”

Giuseppe Mosconi, Sociologo, Padova

Francesca Vianello, Università di Padova

Susanna Vezzadini, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna

Fabio Federico, avvocato del Foro di Roma

Lia Sacerdote, Associazione Bambinisenzabarre

Annamaria Alborghetti, avvocato di Padova

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Hanno aderito le seguenti Associazioni:

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– Associazione “Liberarsi”

– Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia 

– Associazione “Yairaiha Onlus”

– Associazione “Forza dei Consumatori”

– Associazione “Memoria condivisa”

– Osservatorio carceri delle Camere Penali

Camera Penale di Padova

– Camera Penale di Milano

– Associazione “Fuori dall’Ombra”

– Associazione “Bambinisenzabarre”

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Fonte: Ristretti Orizzonti

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Anonymous Italia lavora collettivamente ad una nuova Carta dei Diritti

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lunedì 14 novembre 2016

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Bill of Rights – #DeclarationRights

Dal 2012 il gruppo di Anonymous Italia lavora collettivamente alla condivisione di un progetto fatto di pensieri, opinioni e atti al fornire una nuova possibile visione di mondo. Una visione unitaria e che permetta a chiunque in qualsiasi parte di usufruire degli stessi diritti.
I diritti Umani vengono garantiti dall’ONU, ma purtroppo in tantissimi stati lo stesso diritto alla vita viene a mancare e in quasi tutti gli stati un diritto viene spesso surclassato a privilegio di secondo ordine.
Proprio per questo, Anonymous, ha scritto una nuova carta dei diritti atta alla libertà e tutela dell’individuo, non tralasciando l’ambiente e le bellezze naturali presenti tutto oggi.

La carta non è terminata ma tutt’altro necessita di aggiunte e modifiche. Potete aiutare sul chan #DeclarationChan di CyberGuerrilla (QUI).

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TITOLO 1° ESSERE UMANO / DIRITTI UMANI

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DIRITTI DELL’ESSERE UMANO
1) Ogni essere umano, indipendentemente dal colore della pelle, orientamento sessuale o religioso, facolta’ fisiche e mentali, stato di appartenenza e lingua è da considerarsi unico e con pari diritti. 
Ogni discrimazione, intolleranza e/o razzismo non può essere consentita in nessuna delle sue forme.
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DIRITTI ALLA DIGNITA’
1.1) La dignità umana è un diritto, per tale devono essere attuate da tutti i paesi e con ogni modalità e mezzi possibili, le condizioni economico-sociali al fine di garantirla.
1.2) La dignità umana è un diritto inviolabile. E’ da considerarsi deprecabile ogni attività volta a sottomottere e/o ledere la libertà e la dignità di uomini e governi
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DIRITTI IRREVOCABILI
2) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione.
2.1) Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del Paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale Paese o territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria non autonoma o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.
2.2) Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di qualsiasi Stato gruppo o persona ad esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione dei diritti e delle libertà in essa enunciati.
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DIRITTI ALLA VITA.
3) Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla propria sicurezza.
3.1) Privare un individuo della propria vita è considerato crimine contro l’umanità, salvo casi di volontà espressa dallo stesso su documenti testamentari ove in situazioni di gravi malattie ne impediscano le capacità di intendere. 
3.2) Sfavorire le condizioni base necessarie alla vita del singolo individuo è crimine contro l’umanità.
3.3) Ogni individuo deve rispettare il prossimo senza arrecargli danni fisici o psicologici per nessun fine.
3.4) Nessun individuo potra’ essere tenuto in stato di schiavitù, isolamento o di detenzione contro la sua volontà.
3.5) Il singolo individuo deve essere libero di scegliere i luoghi ed i modi in cui poter eserciatare il proprio diritto alla vita, rispettando i principi fondamentali , le norme, le proprieta’ di terzi e le zone ambientali protette e regolamentate da leggi vigenti. b) Limitazioni imposte da stati o enti pubblici e privati in aree libere sono da considerarsi violazione dei principi fondamentali.
3.6) Ogni individuo è libero di fare uso di sostanze psicotrope e alcoliche rispettando le quantita’ ideali per mantenersi lucido e non diventare pericoloso per se stesso e per gli altri.
3.7) E’ permesso il consumo di  sostanze psicotrope o alcoliche in ambienti adatti o specifici e che questo non trasmetta un cattivo esempio o incitamento al consumo nei confronti di terze persone che non fanno uso di tali sostanze.
3.8.1) Ogni individuo e’ DIRETTAMENTE responsabile per gli effetti causati da tali sostanze.
3.8.2) I singoli paesi dovranno incaricarsi della tutela dell’individuo con strutture apposite, libere e gratuite. I trattamenti dovranno essere privi da cure forzate e/o che limitino la libertà motoria del soggetto.
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DIRITTI ALL’ABITAZIONE
4) Ogni essere umano ha diritto ad una abitazione dove poter soggiornare in modo sicuro e permanente, in condizioni igienico-sanitarie e sociali non degradanti. L’abitazione, deve essere garantita e protetta dalla nascista del singolo individuo da tutti i paesi, al fine di garantire una dignita’ per ognuno.
4.1) Ogni individuo ha diritto a dare asilo/riparo a chiunque si trovi in condizioni di sofferenza economica, politica o sociale; per sua libera scelta e rispettando le leggi locali in vigore, avvisando enti o uffici pubblici se necessario.
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DIRITTI ALL’ALIMENTAZIONE
5) Acqua, cibo e viveri di prima necessità, oltre a essere beni primari, devono essere considerati diritti irrevocabili per la tutela alla vita e salute del singolo individuo; l’assenza di uno di questi beni è da considerarsi crimine contro l’umanità in quando pregiudicherebbe l’equilibrio stesso alla vita.
5.1) Ogni nazione deve mobilitarsi al fine di garantire costantemente tali beni a tutta la popolazione, dovranno essere esenti da imposte e di uso libero e gratuito, soddisfando le reali necessità di ogni individuo.
5.2) Lo spreco di questi beni primari di consumo è da considerarsi un crimine contro l’umanità. 
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DIRITTI ALLA SALUTE
6) Ogni essere umano ha diritto alla salute. Cure mediche, sanitarie e/o ospedaliere devono essere gratuite e garantite in ogni paese. La forma del diritto stesso non può essere prorogato in tempo materiale; l’assistenza deve essere attuata nel minor tempo possibile.
6.1) Le cure mediche e o sanitarie per ogni individuo, devono essere sostenute da tutti i paesi
6.2) Tutti i paesi hanno l’obbligo di generare/creare fondi speciali affinche ogni individuo possa godere del diritto alla salute anche in zone che evidenziano avvenimenti di sommosse, conflitti o eventi climatici sfavorevoli e che quindi richiedono  interventi immediati / urgenti. (Qualsiasi forma di mancato soccorso è da considerarsi un crimine.)
6.3) Ogni individuo, deve collaborare economicamente affinché sia garantita in tutti i paesi per se stesso e per gli altri l’esistenza di strutture sanitarie efficienti per il benessere della collettività. oltre che il pieno rispetto delle norme sancite dal D.lgs. 81/08 e successive integrazioni.
6.4) Ad ogni individuo in base alla sua gravità medica deve essere garantito il totale accesso a medicinali necessari per una cura adeguata in tutti i paesi.
6.5) Tutte le comunità ed i centri specializzati per ogni forma di patologia neuro, dovuta a traumi fisici, morali ,economico-sociali e o fattori di tossico dipendenza vari, dovranno essere presenti e di libero accesso in tutti i paesi.
6.6) Tutte le strutture sanitarie nei paesi, dovranno essere unicamente conformi a norme internazionali di sanita’.
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DIRITTI SULLA LIBERTA DI ESPRESSIONE
7) Ogni essere umano ha diritto alla libera di espressione e opinione. Essa può avvenire in ogni sua forma: scritta, orale, artistica o digitale. La censura, sopressione o limitazione di una di esse non può essere attuata. 
7.1) Il concetto di decenza e contenuto offensivo e’ da considersi aperto ad interpretazione personale e non dettato dalla maggioranza. La sua interpretazione deve assolutamente rispettare il decoro ed il rispetto verso il prossimo, senza offendere o invadere in modo pregiudizievole la personalita’ o la sensibilita’ di altri individui.
7.2) I gruppi di condivisioni di pensiero, o semplicemente di discussione non posso essere aditati come terroristici/cyberterroristici.
7.3) Il diritto alla satira è da considerarsi fondamentale, il rispetto di esso è obbligatorio e negarlo significherebbe negare la libertà dei singoli individui.
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DIRITTI ALL’INFORMAZIONE
8) Ogni individuo ha diritto all’informazione , alla conoscenza ed al sapere. Esse devono essere libere, gratuite e prive di censure. Nessun ente o singolo individuo può privarne la sua natura.
8.1) Le forme di apprendimento devono essere di libera scelta, prive di distinzione e senza obblighi specifici.
8.2) Nessun individuo può essere privato del diritto al sapere con proroghe temporali e/o di lingua; ogni testo deve essere tradotto e reso fruibile in tutte le lingue oltre che in ogni piattaforma materiale e digitale.
8.3) Viola i Diritti dell’uomo la persona che coscientemente, a scopo di dolo o lucro permette e promuove la diffusioni di informazioni false, infamanti e che possono influenzare a suo favore l’opinione pubblica.
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DIRITTI ALLA PRIVACY
9) Ogni  individuo  ha  diritto  alla  protezione dei  dati  che  lo  riguardano, per  garantire  il rispetto della propria dignità, identità e riservatezza.
9.1) Sono  vietati  l’accesso  e  il  trattamento  dei  dati  personali  con  finalità  anche indirettamente discriminatorie.
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DIRITTTI ALLA CULTURA
10) Ogni individuo ha diritto in modo gratuito alla istruzione ed a strutture consone per svolgere le attivita’ di studio basiche.
10.1) Ogni individuo ha diritto ad accedere in modo gratuito alle informazioni ed alle strutture disponibili necessarie per completare gli studi basici.
10.2) Ogni individuo ha il diritto di poter praticare i costumi della sua tradizione, coltivando i suoi interessi in modo autonomo.
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DIRITTI ALLA DIFESA
11) Ogni individuo ha diritto ad una difesa pubblica e gratuita di fronte alla legge.
11.1) Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato; il mancato adempimento di tale è da considerarsi un grave crimine.
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DIRITTI SULLO SPAZIO COMUNE
12) Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza su tutto il territorio terrestre; con il dovere di salvaguardare l’ecosistema naturale in ogni sua forma.
12.1) Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornarci; salvo impedimenti giuridici, medici, o per altre cause ingenti.
12.3) (Viaggiare) e’ riconosciuta’ come attivita’ di apprendimento e studio. Il confronto con altre culture deve essere incentivato per la comprensione del mondo.
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DIRITTI DI COMUNITA’
13) Nessun individuo può essere costretto a far parte di un’associazione senza la sua volontà espressa.
13.1) Ogni individuo ha il diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
13.2) Ogni individuo ha il diritto di riunirsi con altri individui in qualsiasi luogo pubblico senza richiedere particolari permessi e o autorizzazioni.
13.3) Ogni individuo ha il dovere di essere rispettoso nei confronti di altri individui o altre comunita’ , considerando sempre abitudini, costumi e usanze.
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DIRITTI LEGISLATIVI
14) Ogni individuo ha diritto ad essere consultato prima della creazione di nuove leggi e nell’abolizioni di vecchie, direttamente o tramite rappresentante. Il rappresentante scelto, dovra essere libero da pressioni monetarie, fisiche, mentali e responsabile delle proprie azioni.
14.1) Tutte le leggi devono essere GLOBALI e approvate solo attraverso la votazione da parte di ogni individuo o del suo rappresentante.
14.2) Ogni individuo ha il diritto di proporre leggi per migliorare lo status sociale della collettività.
14.3) Ogni legge approvata deve sempre garantire il rispetto irrevocabile di tutti i diritti Umani, animali e ambientali.
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DIRITTI DEL LAVORO
15) Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
15.1) Il lavoro non può avere condizioni pari alla schiavitù e/o che limitano il tempo del singolo individuo.
15.2) Le retribuzioni devono essere distribuite in modo equo e sufficiente a garantire i diritti fondamentali e le libertà.
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DIRITTI DELLA RETE INTERNET
16) La connessione pubblica alla rete internet deve essere garantita da tutti i Paesi, al singolo individuo sin dalla nascita; Deve essere libera e gratuita; senza imposizioni o restrizioni di alcun ente.
16.1) Ogni  persona  ha  eguale  diritto  di  accedere  a  Internet  in  condizioni  di  parità,  con modalità tecnologicamente adeguate e aggiornate che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale. Il  diritto  fondamentale  di  accesso  a  Internet  deve  essere  assicurato  nei  suoi presupposti sostanziali e non solo come possibilità di collegamento alla Rete. L’accesso comprende la libertà di scelta per quanto riguarda sistemi operativi, software e applicazioni. L’effettiva  tutela  del  diritto  di  accesso  esige  adeguati  interventi  pubblici  per  il superamento   di   ogni   forma   di   divario   digitale – culturale,   infrastrutturale, economico – con   particolare   riferimento all’accessibilità delle   persone   con disabilità. 
16.2) Ogni  persona  ha  il  diritto  che  i  dati  che  trasmette  e  riceve  in  Internet  non subiscano   discriminazioni,   restrizioni   o   interferenze   in   relazione   al   mittente, ricevente,  tipo  o  contenuto  dei  dati,  dispositivo  utilizzato,
applicazioni  o,  in generale, legittime scelte delle persone. La  neutralità  della  Rete,  fissa  e  mobile,  e  il  diritto  di  accesso  sono  condizioni necessarie per l’effettività dei diritti fondamentali della persona.
Garantiscono il mantenimento  
della  capacità generativa di  Internet  anche  in  riferimento alla produzione  di  innovazione. 
Assicurano  ai  messaggi  e  alle  loro  applicazioni  di viaggiare online senza discriminazioni per i loro contenuti e per le loro funzioni.
16.3) Senza l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria, nei soli casi e modi previsti dalla legge,  è  vietato  l’accesso  ai  dati  della  persona  che  si  trovino  su  dispositivi personali,   su   elaboratori   remoti   accessibili   tramite   credenziali   da   qualsiasi elaboratore  connesso  a  Internet  o  simultaneamente  su  dispositivi  personali  e,  in copia,   su   elaboratori   remoti,  nonché  l’intercettazione  di  qualsiasi  forma  di comunicazione elettronica.
16.4) Nessun  atto,  provvedimento  giudiziario  o  amministrativo,  decisione  comunque destinata  ad  incidere  in  maniera  significativa  nella  sfera  delle  persone  possono essere fondati unicamente su un trattamento automatizzato di dati personali volto 
a definire il profilo o la personalità dell’interessato.
16.5) Ogni persona può comunicare elettronicamente in forma anonima per esercitare le libertà civili e politiche senza subire discriminazioni o censure. Limitazioni possono essere previste solo quando siano giustificate dall’esigenza di tutelare  un  interesse  pubblico  e  risultino necessarie,  proporzionate,  fondate  sulla legge e nel rispetto dei caratteri propri di una società democratica.
Nei casi previsti dalla legge e con provvedimento motivato dell’autorità giudiziaria l’autore di una comunicazione può essere identificato quando sia necessari o  per garantire la dignità e i diritti di altre persone.
16.6) Ogni persona ha diritto di ottenere la cancellazione dagli indici dei motori di ricerca 
dei dati che, per il loro contenuto o per il tempo trascorso dal momento della loro raccolta, non abbiano più rilevanza.
Il  diritto  all’oblio  non  può  limitare  la  libertà  di  ricerca  e  il  diritto  dell’opinione 
pubblica  a  essere  informata,  che costituiscono condizioni  necessarie  per  il funzionamento di una società democratica.
Tale diritto può essere esercitato dalle persone  note  o  alle  quali  sono  affidate  funzioni  pubbliche  solo  se  i  dati che  le riguardano  non  hanno  alcun  rilievo in relazione all’attività svolta o alle funzioni pubbliche esercitate.
Se  la  richiesta  di cancellazione  dagli  indici  dei  motori  di  ricerca dei  dati  è  stata accolta,  chiunque  ha  diritto  di  conoscere  tali  casi  e  di  impugnare  la  decisione davanti all’autorità giudiziaria per garantire l’interesse pubblico all’informazione.
16.7) La  sicurezza  in  Rete  deve  essere  garantita  come  interesse  pubblico,  attraverso l’integrità delle infrastrutture e la loro tutela da attacchi esterni, e come interesse delle singole persone. Non  sono  ammesse  limitazioni  della  libertà  di  manifestazione  del  pensiero;  deve essere  garantita  la  tutela  della  dignità  delle  persone  da  abusi  connessi  a comportamenti  negativi,  quali  l’incitamento  all’odio,  alla  discriminazione  e  alla violenza.
16.8) Il  diritto  all’uso  consapevole  di  Internet  è  fondamentale  perché  possano  essere concretamente  garantiti  lo  sviluppo  di  uguali  possibilità di  crescita  individuale  e collettiva;  il  riequilibrio  democratico  delle  differenze  di  potere  sulla  Rete  tra  attori economici,   Istituzioni   e   cittadini;   la   prevenzione   delle   discriminazioni   e   dei comportamenti a rischio e di quelli lesivi delle libertà altrui.
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TITOLO 2 ° ANIMALI / DIRITTI ANIMALI

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DIRITTI DEL TERRITORIO
1) Qualsiasi razza animale ha diritto irrevocabile alla tutela territoriale e di preservazione della stessa.
1.1) Non possono essere decisi, limitati o circoscritti i territori dove le razze animali possono vivere; da nessun individuo, ente, organizzazione governativa o privata.
1.2) Ogni individuo ha il dovere di rispettare i limiti virtuali che la natura determina affinche’ i territori e le abitudini animali restino intatti.
1.3) Ogni animale che appartiene a una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi; b) ogni privazione di libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto
1.4) Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell’ambiente dell’ uomo ha diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie; b) ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall’uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto.
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DIRITTI ALLA VITA
2)Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza.
2.1) Favorire indirettamente o direttamente l’estinzione o il dimezzamento di una razza animale è da considerarsi un crimine contro l’umanità.
2.2) Ogni atto che comporti l’uccisione di un animale senza necessità è un biocidio, cioè un delitto contro la vita.
2.3) Ogni animale ha diritto al rispetto; b) l’uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze e i suoi strumenti al servizio degli animali; ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure ed alla protezione dell’uomo.
2.4) Ogni atto che comporti l’uccisione di un gran numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delitto contro la specie; b) l’inquinamento e la distruzione dell’ambiente naturale portano al genocidio.
2.5) Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli; se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, nè angoscia.
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DIRITTI DI POSSESSO
3) La detenzione forzata di uno o più animali non è consentita.
3.1) E’ illegale qualsiasi detenzione in ambito abitativo di animali cosi’ come il loro commercio.
3.2) L’allevamento in massa di una razza animale non può essere consentita in quanto viola la tutela ambientale e priva l’animale di libertà. 
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TOTALITA’ DELLE SPECIE
4) La fauna mondiale è patrimonio dell’umanità e sotto la tutela di esso.
4.1) Ogni individuo, deve garantire lo sviluppo della natura e mantenerne l’equilibrio intatto. 
4.2) La sperimentazione animale che implica un possesso o una sofferenza fisica o psichica è incompatibile con i diritti dell’ animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale, sia di ogni altra forma di sperimentazione; le tecniche sostitutive devono essere utilizzate e sviluppate.
4.3)Ogni specie ha il diritto di vivere il proprio mutamento naturale, che coinvolge un ciclo vitale di creazione ed estinzione;
4.4) Ogni specie in via di estinzione ha il diritto di essere protetta da ogni individuo, governo ente pubblico o privato.
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DIRITTI DI PROTEZIONE
5) Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo; b) i diritti dell’ animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell’uomo.
5.1) L’animale morto deve essere trattato con rispetto; b)  Deve essere proibita la circolazione di scene di violenza in cui gli animali sono vittime, a meno che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell’animale.
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TITOLO 3 ° AMBIENTE / DIRITTI AMBIENTALI

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PREMESSA
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Nella Carta ONU del 1945 e nella Convenzione CEDU del 1950 non ci sono accenni al diritto dell’uomo all’ambiente, né alcun riferimento a nozioni di “ambiente” perché all’epoca l’esigenza di inserire questo tema nel catalogo dei diritti non era sentita.
Una prima affermazione in tal senso risale alla Conferenza di Stoccolma (1972) sull’ambiente umano, in cui viene adottata una dichiarazione di principi che riconosce l’ambiente (umano e naturale) come necessario per il benessere e il godimento dei diritti umani basilari. La protezione ambientale rientra perciò all’interno del diritto alla vita, perché senza un ambiente sano e protetto non c’è benessere.
Questo principio viene ribadito sia nella Dichiarazione dell’Aja sull’ambiente (1989) sia nella Risoluzione 45/94 dell’Assemblea generale dell’ONU (1990) in cui si ribadisce la necessità di assicurare un ambiente sano per il benessere degli individui. Nella Dichiarazione di Rio de Janeiro (1992) su ambiente e sviluppo dell’ONU si fa un passo avanti: pur non inserendo il diritto all’ambiente tra i diritti umani, viene riconosciuto un diritto strumentale per la protezione dell’ambiente. Il Principio 10 elenca gli strumenti tramite i quali i cittadini possono essere coinvolti nelle questioni della protezione ambientale:
    
  • Condivisione di informazioni
  • Partecipazione ai processi decisionali
  • Accesso a procedimenti giudiziari e amministrativi
La Convenzione di Aarhus (1998) in Danimarca, organizzata dall’UNECE (United NationsEconomic Commission for Europe), riconosce per la prima volta ai singoli il diritto all’ambiente come principio di diritto internazionale: i singoli possono ricorrere contro le amministrazioni pubbliche che intendono avviare programmi che possono danneggiare l’ambiente. L’ultimo passo finora fatto risale alla Risoluzione 60/2005 dell’Assemblea generale ONU, frutto del lavoro attivo della Commissione sui Diritti umani, che sostiene la coincidenza di ambiente e diritti umani nell’ambito dello sviluppo sostenibile: la protezione dell’ambiente e uno sviluppo sostenibile possono contribuire al benessere umano e, potenzialmente, al godimento dei diritti umani.
I diritti umani e l’ambiente possono svolgere un ruolo integrato e indivisibile nella realizzazione dello sviluppo sostenibile e nell’accesso equo ai beni primari, dimostrando come ambiente e politiche dei diritti dell’uomo si influenzino a vicenda.
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I DIRITTI AMBIENTALI
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DIRITTI DEI PATRIMONI COMUNI
1) I beni Ambientali come la biodiversita , le foreste o altre forme di vita vegetali, sono da considerarsi “patrimoni comuni dell’umanita’“, ogni individuo ha il dovere di preservarli per se stesso e per le generazioni future.
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DIRITTI DI PRESERVAZIONE
2) Tutte le specie viventi vanno preservate e tutti gli individui hanno il dovere di NON PRODURRE nessuno tipo di emissione dannosa per l’ambiente e di conseguenza per gli esseri umani, animali e vegetali; senza NESSUNA esclusione di norme tecniche o leggi che portino benefici economici o politici a singoli individui, governi, enti privati o pubblici.
2.1) Tutti i singoli individui, i governi e gli enti privati o pubblici, hanno l’obbligo di interrompere immeditamente qualsiasi emissione dannosa per l’ambiente vegetale e animale, inclusi pesticidi o sostanze  …ecc..
2.2) Tutti i singoli individui, i governi e gli enti privati o pubblici che interromperanno immediatamente le emissioni dannose, potranno usufruire di fondi destinati esclusivamente all’investimento in tecnologie adatte ad azzerare totalmente le emissioni, affinche possano riprendere le loro produzioni nel minor tempo possibile; potranno inoltre usufruire di particolari fondi per il mantenimento temporaneo di lavoratori dipendenti, strutture e altre esigenze economiche speciali.(DA SISTEMARE)
2.3) Ogni individuo deve impegnarsi a mantenere l’ambiente intatto, permettendo uno sviluppo favorevole a tutte le specie viventi.
2.4) L’ecosistema non può subire variazioni dalla sua forma originale per mano umana. Deve essere tutelato e protetto al fine di garantire la preservazione di tutte le aree del pianeta.
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DIRITTI DI POSSESSO
3) Non può essere considerata illegale nessuna specie appartenente a flora o fauna terrestre.
3.1) Tutti gli individui hanno il diritto di possedere una qualsiasi pianta NATURALE, (non modificata geneticamente o per mano umana) con esclusione di specie a rischio estinzione o che siano tutelate nel loro ambiente.
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