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A Bologna tre giorni con Francesco Guccini per l’uscita del dvd “La mia Thule”

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Bologna, 01/03/2013 

Saranno tre giorni all’insegna di Francesco Guccini, i prossimi 19, 20 e 21 marzo, a Bologna, per la proiezione, in anteprima della versione integrale del film-documentario “La mia Thule”. Un film dedicato alla realizzazione del disco “L’ultima Thule” di Francesco Guccini. 115 minuti di musica, racconti, cibo, brindisi e scherzi in compagnia di amici tra i quali anche Luciano Ligabue e Leonardo Pieraccioni. Si tratta di un documentario diretto da Francesco Conversano e Nene Grignaffini con la collaborazione di Raffaella Zuccari, prodotto da Movie Movie e Limentra, distribuito da Emi. Il dvd del film, dopo un passaggio tv in edizione ridotta su Rai 3 lo scorso 25 gennaio, sarà in vendita su tutto il territorio nazionale a partire dal 21 marzo in edizione integrale.

Si parte il 19 e il 20 marzo 2013, presso il Cinema Odeon con due proiezioni dell’edizione integrale del film. La prima alle 18.30, la seconda alle ore 21.00 (biglietti a 5 euro, in prevendita all’Odeon dal 1° marzo). Guccini parteciperà alla proiezione del 19 marzo alle ore 21.00. Il 19, inoltre, all’Odeon le Librerie Coop metteranno in vendita in anteprima assoluta il dvd.

Successivamente, il 21 marzo sempre a Bologna, presso la Libreria Coop Ambasciatori Francesco Guccini incontrerà i suoi fans e firmerà le copie del Dvd del film.

Il film-documentario è il racconto di un evento di straordinaria unicità: la registrazione che Francesco Guccini, con i musicisti di sempre, ha fatto all’interno del Mulino di Pàvana, sull’Appennino tosco-emiliano, degli otto brani che compongono quello che Guccini ha dichiarato sarà il suo ultimo disco: L’ultima Thule.

Raffaella Zuccari ha raccontato la genesi del progetto del disco e del film: “Abbiamo iniziato a parlarne a Ferragosto, Francesco ed io, mentre percorrevamo in macchina una A14 quasi deserta. Lontana dall’Appennino, l’estate delle famiglie porta a spasso la ben nota fisionomia vacanziera che sfoggiano tutte le cittadine protese sulla Riviera Adriatica. Siamo ospiti da amici. A settembre si tornerà al lavoro, godiamoci queste serate afose, la compagnia, gli aperitivi, le schitarrate. Le mail mi raggiungono mentre sono in spiaggia: bisogna prima immaginare, poi verificare, infine impostare tutto: c’è un progetto. Ci sono otto pezzi pronti, Francesco non ha voglia di tergiversare oltre. Ha già deciso che il prossimo sarà il suo ultimo album di canzoni. Così come ha deciso di continuare a chiamare “disco” la memoria digitale che conterrà le tracce dei file audio. Prima che partissimo per il mare i musicisti hanno buttato là, quasi con noncuranza, un’idea: registrare non a Bologna, tantomeno a Roma o a Milano, ma al Mulino. Il Mulino, per chi non lo sapesse, è la casa di Radici. La casa nella quale abita il bambino protagonista del romanzo Croniche epafaniche. Il Mulino è a Pavana, a 300 metri in linea d’aria dalle nostre finestre. E’ un B&B ma i cugini gestori-proprietari darebbero la disponibilità affinché fosse adottato, trasformato e riadattato a sala di incisione. Da quando è stata lanciata la proposta una sorta di fibrillazione collettiva si è impossessata del gruppo. Le idee sembrano catalizzarsi attorno a quel luogo come se vi fossero spinte da un’energia autonoma. Sarà rilassante non avere problemi di spazi ed orari; sarà rigenerante avere attorno paesaggi di montagne e boschi e sentire scorrere il fiume Limentra; sarà stimolante interrompere le attività per ricevere ed accogliere gli amici di passaggio e commentare insieme i brani musicali che prendono forma; sarà divertente ritrovarsi tutti i giorni a pranzo e a cena, come gli alunni di un collegio. Creatività ed emozioni prendono sostanza dalla nostra immaginazione: vivere sarà ancora diverso.

Torniamo dal mare e trascorriamo il mese di settembre a rendere concreto, attuabile, il desiderio. Stilare l’elenco di qualsivoglia attrezzatura; prevedere e assicurarsi da qualunque tipo di guaio o imprevisto; assumere maestranze e competenze; contrattualizzare ciascuna professionalità; selezionare e prenotare ristoranti e alberghi; noleggiare gli strumenti musicali; reperire i finanziamenti e stare dentro al budget, tutto questo comporta lacrime sudore e sangue. Intanto Francesco e Flaco si dedicano alla pre-produzione, beati loro. La major, EMI, prima è perplessa ma viene infine contagiata dal nostro entusiasmo: si parte! Sì, ma manca qualcosa. Manca ancora qualcosa di essenziale. Francesco ha scritto canzoni che si intitolano “L’ultima volta”, “L’ultima Thule” (ascoltatele!). L’aggettivo ci sta dicendo che lavorare a questo disco significherà partecipare a qualcosa di unico e irripetibile. Io so che cosa significa essere una fan di Francesco Guccini, perché ci sono passata. Se fossi una fan vorrei esserci anche io, lì al Mulino, durante la registrazione del disco. Non vorrei perdermi una sola nota, una sola battuta, una sola discussione.

Quando Nene Grignaffini, la mia amica regista, mi propone di documentare quel mese di convivenza – per ricavarne video-clip, video virali da postare sul web o magari un vero e proprio film – il mio sì è immediato, spontaneo e senza ripensamenti. Ecco ciò che mancava, ciò che stavo cercando: l’opportunità di testimoniare la genesi di un’opera artistica nell’atto stesso del suo farsi; la possibilità di fissare in un racconto momenti di vita vissuta che ritenevo degni di essere raccolti e preservati e di condividere quel prezioso materiale con chi non poteva avere la mia stessa fortuna.

Francesco Guccini. La mia Thule è nato da uno slancio tutto femminile, da una visione, da due bisogni fortissimi, conservare e mettere a disposizione.

A dicembre il CD lo avete ascoltato, e so che vi è piaciuto. Spero che vi convinca e vi emozioni anche il documentario, che esce ora nella sua versione integrale. Dentro vi troverete musica, riflessioni, aneddoti, buoni propositi, confidenze e qualche rimpianto; e poi complicità, garbo, discrezione, empatia: un mese di vita e un mese di lavoro.

E l’entusiasmo impulsivo e responsabile di chi, come Nene e me, ha creduto che comunicare questa incredibile esperienza fosse possibile”.

Per ulteriori info rimandiamo al sito ufficiale del film-documentario http://www.lamiathule.it alla pagina Facebook https://www.facebook.com/FrancescoGucciniLaMiaThule e all’account di Twitter https://twitter.com/LamiaThule

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Fonte: francescoguccini.net

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Napoli: “la Tenda del Lavoro Nero”

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Mai più lavoro nero

 

NAPOLI

Sabato 2 marzo 2013   

ore 9.00 /14.00

Via Scarlatti (angolo Via Alvino)

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Il giorno sabato 2 marzo dalle ore 9.00 e per tutta la mattinata saremo in via Scarlatti angolo via Alvino con “la Tenda del Lavoro Nero”.

Raccoglieremo storie di ordinario sfruttamento, le nostre voci e le nostre vite sommerse, umiliate dalla condizione di “lavoratori fantasma” nella quale la voracità di imprenditori senza scrupoli ci vuole.

Con questa ed altre iniziative di inchiesta e controinformazione che seguiranno, intendiamo redigere un vero e proprio dossier sul lavoro sommerso a partire dal nostro territorio. E’ possibile fin da subito contribuire, con una testimonianza o semplicemente mettendo a disposizione un po’ di tempo, le proprie capacità e tanta tanta voglia di lottare per cambiare tutto.

Una volta ultimato, questo dossier-denuncia sarà presentato pubblicamente alla cittadinanza, ma soprattutto alle istituzioni locali, che non potranno più far finta che il problema non esista. Il prossimo ordine del giorno ai consigli della municipalità non dovrà essere “San Valentino e Carnevale”, ma “disoccupazione giovanile” e “lavoro nero”!!

Pretendiamo di migliorare la nostra condizione assurda di assoluta ricattabilità emergendo dal nero. Siamo coscienti che oggi i padroni hanno tutta una serie di contratti e di strumenti normativi a loro favore (come contratti “a chiamata” o di lavoro “intermittente”). E’ per questo che il solo emergere dal nero (per quanto già sarebbe un importante traguardo) sarà solo una tappa di passaggio. La vera vittoria sarà quella di cominciare ad organizzarsi stabilmente per rivendicare sempre migliori condizioni contrattuali e non solo. Insomma, sotto la tenda potrebbe nascere una sorta di “sindacalismo di strada”? Noi lo speriamo vivamente! E tu?

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PASSATECI A TROVARE, CONDIVIDETE LE VOSTRE STORIE, ORGANIZZIAMOCI PER EMERGERE DAL LAVORO NERO INSIEME. UNITI E ORGANIZZATI POSSIAMO VINCERE!!!

(Zona collinare in lotta)

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Anonymous # OpBigBrother 23/02/13 # Giornata Internazionale della Privacy

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Sabato 23 febbraio 2013 Anonymous ha organizzato la GIORNATA INTERNAZIONALE per la PRIVACY, nell’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dell’allarmante aumento della sorveglianza e del controllo sulla nostra vita reale e sui nostri comportamenti in Internet, da parte di governi e imprese private.
Per Anonymous quest’ appuntamento, che rientra nella più globale operazione #OpBigBrother, vuole anche essere un’ importante occasione di informazione sui progetti di sorveglianza tecnologica, INDECT-FP7, Trapwire, CleanIT, SOPA, PIPA, CETA ecc..
Il Progetto di monitoraggio Indect è il più grande mai previsto o attuato fin ora.
Iniziato nel 2009 dovrebbe diventare operativo nel 2014 ed è finanziato con 10,91 milioni di euro su 5 anni dal fondo FP7 dell’Unione Europea.
Obiettivo?
Sviluppare un “sistema intelligente di informazione che supporti l’osservazione, la ricerca e il rilevamento di minacce e comportamenti abnormi, per la sicurezza dei cittadini nell’ambiente urbano”.
E non si limita al controllo di Internet, anche la gente per strada non sfuggirà ad Indect.
Quella che sembra fantascienza potrebbe diventare una strana e inquietante realtà.
Indect combina tutti i dati di forum, social network e motori di ricerca in rete, con database governativi e dati raccolti dalle telecamere di sorveglianza in strada.
Indect permetterà di sapere dove siamo, cosa facciamo e quando lo facciamo.
Indect permetterà di sapere chi sono i nostri amici e qual è il nostro posto di lavoro.
Indect giudicherà se ci comportiamo correttamente o in modo improprio!.
Anonymous non tollera questo ulteriore attacco alla privacy dei cittadini e la mancanza di trasparenza sul progetto (come del resto succede per Acta).
Siamo convinti che i cittadini debbano essere in grado di poter scegliere se accettare o rifiutare l’applicazione di questi sistemi, con la piena consapevolezza delle conseguenze che essi avranno sulla nostra vita quotidiana.
Il 23 febbraio mostra ai “potenti” il tuo disaccordo.
Difendi la tua privacy!
NO! Alla racolta di dati sensibili tuoi e dei tuoi amici senza valide giustificazioni.
NO! Ad una videosorveglianza sempre più automatizzata dei luoghi pubblici.
NO! Ai disegni di legge che violano diritti costituzionali.
NO! Alla creazione di una società dove chiunque è potenzialmente sospetto.
NO! Alla censura, al controllo e alla restrizione della libertà di Internet ed ai continui tentavi di minarne la neutralità.

Fai sentire la tua voce firmando la mail che troverai sul sito linkato qui sotto, agisci per prevenire il disastro che questo progetto porterà alla società come la conosciamo ora.

http://operationpaybackita.altervista.org/anon_sendmail.html

Vi invitiamo inoltre a pubblicare un vostro commento personale su twitter inserendo gli hashtag #privacy #IDP13

Noi siamo anonymous
Noi siamo una legione
Noi non perdoniamo
Noi non dimentichiamo
Aspettateci!

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Fonte:  Il blog ufficiale di Anonymous Italia

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