Category Archives: cybercultura_internet

Vendola, Richard Stallman e la Puglia

Software libero

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di Nichi

Oggi pomeriggio ho incontrato Richard Stallman, il punto di riferimento mondiale delle battaglie per il software libero. Il nostro incontro ha avuto il sapore di un corso accelerato di alfabetizzazione non tecnologica ma politica, dal momento che il tema del software libero è il tema della libertà del presente e del futuro.Si è trattato di un incontro importante, perché mentre lavoravamo con impegno a studiare quello che anche altri territori hanno fatto per promuovere il software libero, nel nome della nostra neutralità nei confronti della tecnologia, abbiamo sottoscritto un protocollo con Microsoft. E questo ha suscitato una certa inquietudine e un certo stupore. Poiché io sono molto curioso, ho voluto fare un approfondimento con alcuni dei protagonisti più importanti della battaglia per il software libero. Ed è stato molto importante per me imparare le cose che ho imparato oggi.  (leggi tutto)

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Fonte:  Blog di Nichi Vendola

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Wikipedia, un’alleanza autorevole

Dieci università opereranno sistematicamente sulle voci dell’enciclopedia libera. Per abituare gli studenti al confronto, per mettere in circolo il sapere.

di Claudio Tamburrino

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Roma – Non sempre considerata all’altezza di un testo ufficiale, e ritenuta non affidabile in quanto suscettibile al cambiamento e non riconducibile ad un autore riconosciuto (per questo motivo è bandita dai compiti a casa e da alcuni istituti scolastici), Wikipedia sta cercando di darsi un tono: per farlo ha trovato la collaborazione di alcuni corsi universitari che fino al prossimo settembre redigeranno, controlleranno e aggiorneranno alcuni dei suoi contenuti.

L’iniziativa si chiama “WikiProject Public Policy Initiative”, utilizza fondi messi a disposizione dalla Fondazione Stanton e ha lo scopo di aumentare la qualità delle pagine della piattaforma dedicate alle questioni relative alla politica pubblica: studenti e professori, come parte del programma didattico, aggiorneranno e vaglieranno i contenuti del sito sul tema.

Dieci università collaboreranno al programma-pilota che durerà 17 mesi, tra di esse Berkeley e Harvard: se dovesse andare bene, l’intenzione è quella di estenderlo anche in altri settori oltre alla politica pubblica, così da contribuire alla generale valutazione delle oltre 22 milioni di pagine. (leggi tutto)

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Fonte: PuntoInformatico

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Robot, i nuovi stranieri

Spauracchio di disoccupazione, ipercompetitivi sul costo del lavoro e coagulo di diffidenze. Tranne per i bambini, per cui non vi sono differenze.

zzx

di Claudio Tamburrino

Robot – Secondo uno studio condotto da David Autor, economista del MIT, i robot stanno per sostituire gli umani in numerosi lavori.

Grazie alla raccolta di una serie di statistiche sul lavoro, di dati sulla polarizzazione delle fasce di lavoratori e di tendenze delle variazioni salariali, Autor (con la collaborazione di David Dorn dell’Università di Madrid) spiega che alcuni mestieri, in particolare quelli caratterizzati da compiti ripetitivi, sono maggiormente vulnerabili all’automazione.
In pratica, la paura dell’uomo disumanizzato dalla catena di montaggio, come per esempio rappresentato dallo Charlot di Tempi Moderni, non si completerà mai perché è proprio l’uomo ad essere destinato all’ accantonamento.

“La classe media sta sparendo soprattutto perché la tecnologia ne sta rendendo le abilità obsolete”, spiega lo studio, e in conseguenza di ciò anche l’adozione di sistemi IT sta aumentando: il cerchio si chiude, quindi, con la richiesta di lavoratori con competenze maggiori necessarie ad utilizzare i sistemi tecnologici adottati.     (leggi tutto)