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il Libro: “il maschio è inutile”

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“GLI UOMINI NON SONO SEMPLICEMENTE IN CRISI. SONO IN VIA D’ESTINZIONE. Un filosofo della scienza e un giornalista raccontano le evoluzioni del maschio. Per scoprire come l’uomo di oggi possa sopravvivere al tempo, alle donne e a se stesso. “

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Non è più tempo di certezze. Nel Pleistocene i maschi facevano i maschi e le femmine facevano le femmine, o almeno così ci hanno raccontato. Adesso è tutto più complicato e si affaccia il sospetto che, in natura, il sesso debole sia quello maschile. In alcuni pesci, i maschi sono diventati “nani parassiti”: la loro funzione è solo quella di contribuire alla fecondazione in cambio di cibo. In altri, il maschio si è trasformato in un’appendice penzolante dal corpaccione della femmina: un mero serbatoio di spermatozoi. Neanche in un fanta-horror femminista si sarebbero spinti a tanto. In altri casi ancora, le femmine fanno tutto da sole o cambiano sesso all’occorrenza. I maschi, dal canto loro, si ammazzano di fatica per farsi scegliere dalle femmine. Non va tanto bene nemmeno per noi mammiferi: il sesso è costoso, anche se ci regala piacere e sempre nuova diversità. Pare addirittura che i cromosomi maschili siano più instabili, in decadimento. Il maschio si sta estinguendo e fra non molto persino le femmine di primati troveranno soluzioni alternative per far proseguire comunque l’evoluzione. Forse anche per questo il maschio è sempre più nervoso: sente che gli manca il terreno sotto i piedi. La natura ci sta dicendo qualcosa che riguarda anche noi, e poco male: il mondo trabocca di inutilità e gli uomini rientreranno a buon titolo nella categoria del superfluo. A meno che non smettano di fare i maschi da cartolina, come gli uomini teneri e sorprendenti raccontati qui. Un libro brillante e insolito che va alle radici – evolutive – del problema, e un’analisi della cultura contemporanea in cui scienza e satira sociale si fondono per raccontarci con ironia qualche scampolo di realtà.

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TELMO PIEVANI

filosofo ed evoluzionista, ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova. Tra i suoi libri Creazione senza Dio (2006), La vita inaspettata (2011) ed Evoluti e abbandonati (2014). Collabora con “Il Corriere della Sera”, “Le Scienze” e “Micromega”. 
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FEDERICO TADDIA
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giornalista e autore televisivo, conduce Nautilus su Rai Scuola e L’altra Europa su Radio24. Scrive regolarmente per il quotidiano “La Stampa”, collabora ai testi di Fiorello e, prima a Ballarò e ora a diMartedì, fa parte della squadra di Giovanni Floris. Per Rizzoli ha scritto Nove vite come i gatti con Margherita Hack
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    • Marchio: Rizzoli
    • Genere e argomento: Benessere e Psicologia
    • Collana: SAGGI
    • Prezzo: 15.00 €
    • Pagine: 154
    • Formato libro: 21 x 14
    • Data di uscita: 05-11-2014
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Fonte: Rizzoli
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il Libro: “Beps. Non dovrebbe accadere”

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Francesco Paolo Calciano

Beps. Non dovrebbe accadere.

«Non dovrebbe accadere che un giovane. in una notte d’estate, ritornando dalle Canarie a Madrid, in un ostello, nell’attesa di uscire con gli amici, trovi la morte.»

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Il volume ci introduce alla drammatica vicenda di un giovane ventinovenne, Giuseppe, figlio unico, morto la scorsa estate a Madrid, in modo occasionale: cadendo da un ballatoio e finendo su uno spuntone di una ringhiera priva del pomello.
Ingegnere informatico sul punto di iniziare la specialistica in nanotecnologie, rivolgeva la sua vivace intelligenza e profonda sensibilità, all’intenso impegno in varie associazioni studentesche universitarie, (BEST, ERASMUS, ESN), nelle quali aveva ricoperto incarichi dirigenziali.
A distanza di mesi, tanti ragazzi che lo hanno conosciuto e ne hanno apprezzato le doti di tutor, da varie parti d’Italia portano il loro sostegno affettuoso ai genitori di Beps e hanno costituito un’associazione, SYSKRACK, per continuare il suo impegno nell’ambito delle stampanti 3D e delle nanotecnologie.
Il volume ripercorre le ore convulse di tutti gli aspetti della tragedia, delinea le peculiarità di Beps, della sua famiglia, il rapporto d’amore troncato, il suo modo di porsi, di essere riferimento per tanti coetanei, il condividere una filosofia di vita basata sulla solidarietà, sull’impegno, sulla ricerca, sull’innovazione, sul merito individuale e la necessità che lo si faccia valere. Il capitolo finale “Un viaggio immaginario” presenta frammenti di dolcezza in un ipotetico viaggio a Parigi e a Londra con Beps e Miela.

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1914 Osanna Edizioni

mailto:osanna@osannaedizioni.it

www.osannaedizioni.it
Euro 11/00

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EMBED AcroExch.Document.11
In libreria
Su Internet

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Approfondimento

Syskrack – Ass.ne Giuseppe Porsia

Facebook

 

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Film: “Get on Up. La storia di James Brown”

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Get on Up. La storia di James Brown

di Tate Taylor

Il 25 dicembre del 2006 muore James Brown, leggenda del funky e del soul. Pochi giorni dopo, il 30 dicembre, Spike Lee dichiara di voler dirigere un film sulla vita del re del funcky, partendo da un‘idea di Steven Baigelman scritta in collaborazione con Brown. Solo nel 2012 il progetto di un film dedicato a James Brown viene definitivamente avviato, ma la direzione è affidata a Tate Taylor (The Help, 2011). Hollywood non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di raccontare una storia piena, ricca di contraddizioni e fascino, come quella del padrino del soul. Il prodotto di questo lungo percorso è Get on Up. La storia di James Brown, uscito il 6 novembre in Italia. Il ruolo di James Brown è stato affidato a Chadwick Boseman, giovane attore che dopo diversi ruoli in produzioni per il piccolo schermo approda al cinema affrontando una prova difficile: far rivivere le leggendarie performance vocali e dance di Brown sul grande schermo.

Get on Up racconta la vita della leggenda del funky dall’infanzia povera e difficile nel sud degli Stati Uniti, tra prostituzione, proibizionismo, razzismo e gospel. Un arresto nel 1949 lo porta a uno degli incontri fondamentali della sua vita, quella con Bobby Bird che rimarrà accanto a Brown per anni dalla prima formazione, Gospel Starlighters ai The Famous Flames. James Brown è un personaggio scomodo: gli arresti, uno dei quali durante la famosa esibizione al Teatro Apollo, le tre mogli, le violenze domestiche, la passione per il suo lavoro e il sua partecipazione ai movimenti per i diritti civili. Get on Up prova a mettere insieme tutto questo: la vita di una leggenda e di un’icona della musica del XX secolo.

Il film inizia con James Brown già re del funky e con uno dei tanti episodi che hanno portato al suo arresto, una fuga dalla polizia nel 1988. Da qui lo stesso Brown, diretto allo spettatore introduce il primo di molti flashback. Il film è un insieme continuo di passaggi temporali: si va avanti e indietro nel tempo non seguendo un vero e ordine cronologico ma organizzando i 139 minuti di Get on Up in una serie di capitoli che raccontano le varie fasi della vita di Brown. Chi è James Brown? Si prova a rispondere a questa domanda trovandosi a confronto con uno dei più influenti musicisti del secolo scorso. Il riferimento costante per rispondere alla domanda sembra essere la sua infanzia difficile che l’ha formato, nella quale il biopic ritrova elementi che segnano il carattere di James Brown, dal gospel, alla violenza, fino alla “madre adottiva”. La donna gestisce un bordello; è a lei che l’ha affidato il padre e che mettendo il piccolo James a letto gli dice che un giorno tutti sapranno il suo nome.

Nel racconto della vita di Brown, Get on Up non tralascia riferimenti al contesto sociale con il quale Brown e tutti gli afroamericani si scontrano. Un esempio è la scena in cui una coppia in un hotel si lamenta per la presenza di neri in piscina, salvo poi mostrarli mentre danzano coinvolti dalla musica che proviene dalle prove di Brown e dei suoi musicisti. Non poteva mancare il concerto che James Brown tenne il giorno successivo la morte di Martin Luther King: nel film si mostra la sua determinazione a voler esibirsi, nonostante i dubbi da parte della polizia per motivi di ordine pubblico.
Get on Up prova a mettere insieme gli elementi che compongono la vita forse indescrivibile, sicuramente difficile da comprimere all’interno di un film, di un personaggio ormai passato alla storia della musica come James Brown. Questa difficoltà emerge in parte nel film dove alcuni elementi, come quello dell’attivismo di Brown sono toccati solo in parte.

Alice Casalini

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Trailer

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Scheda

Regia: Tate Taylor

Sceneggiatura:Steven Baigelman,Jez Butterworth,John-Henry Butterworth

Fotografia: Stephen Goldblatt

Musiche: Thomas Newman

Montaggio: Michael McCusker

Scenografia: Mark Ricker

Origine: USA, 2014

Durata: 139’

Distribuzione: Universal Pictures

Sito ufficiale: getonupmovie.com; sito italiano: getonupmovieintl.com/it

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Fonte: Cinema Africa

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