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Blitz animalista contro il lager di Green Hill a Brescia. La legge in discussione al Senato
Movimento animalista all’offensiva. Mentre al Senato è in discussione la legge sulla vivisezione, ieri, data storica dedicata alla protezione degli animali destinati ai laboratori, a Brescia è stato preso di mira un allevamento di cani beagle per la vivisezione, il Green Hill di Montichiari.
Il blitz ha permesso di liberare circa venti esemplari. Ma in manette sono finite otto donne e quattro uomini, colti in flagranza di reato dalle forze dell’ordine, mentre una minorenne è stata denunciata a piede libero. Gli arrestati dovranno rispondere di accuse che vanno, a vario titolo, dalla rapina, al furto pluriaggravato, violazione di domicilio, invasione di terreni ed edifici, e danneggiamento aggravato alla resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Sono stati stimati danni per circa 250mila euro.
Intorno alle 16 quattrocento manifestanti, dopo aver aggirato il cordone di sicurezza passando per stradine di campagna, hanno scavalcato la recinzione dal lato degli uffici della Marshall, la multinazionale proprietaria di Green Hill, raggiungendo così i capannoni con le gabbie dei beagle. Decine di loro sono riusciti ad entrare nell’allevamento, nonostante il cordone di sicurezza formato da polizia e carabinieri. Una gioia che si è tradotta in lacrime di commozione quando da uno dei capannoni alcuni ragazzi e ragazze hanno cominciato a portare fuori i cani: cuccioli di pochi mesi, ma anche femmine in dolce attesa. Circa venticinque gli animali sottratti all’allevamento, fatti sparire nel giro di pochi minuti attraverso i pullman e le auto dei manifestanti. Polizia, carabinieri e polizia locale di Montichiari sono al lavoro per recuperarne il più possibile.
Un finale inaspettato per la manifestazione organizzata da Occupy Green Hill. “Non è importante che sia un reato – ha voluto precisare la portavoce Roberta Ghezzi – È ora che la gente capisca la gravità della situazione”.
L’allevamento Green Hill di Montichiari (BS), tiene 2.500 cani rinchiusi in capannoni, senza luce naturale, prigionieri in ambiente asettico e destinati ad essere spediti ai laboratori di vivisezione di tutta Europa.
Attualmente in Senato è in discussione una legge per la regolamentazione della vivisezione. La lobby della vivisezione Foundation for Biomedical Research sta chiedendo a tutti i suoi sostenitori di fare pressione sulla XIV Commissione del Senato, sul ministero della Salute e su quello delle Politiche Europee. I vivisettori americani si mobilitano in supporto dei loro colleghi italiani, per timore che anche un minimo e piccolo passo in avanti venga fatto verso l’abolizione della tortura nei laboratori.
Gli animalisti stanno portando avanti una massiccia campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di pressione sui parlamentari italiani.
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Fonte: Controlacrisi
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