Benessere animale: vittoria parziale. In Belgio vietato l’utilizzo di animali selvatici nei circhi

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Il Belgio vieta l’utilizzo di animali selvatici nei circhi

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In Belgio i circhi non potranno più fare spettacoli con  leoni, tigri, elefanti, otarie o scimpanzé. La ministra della salute pubblica, Laurette Onkelinx, ha presentato un progetto di legge sul benessere animale che è stato adottato dalla Commission Santé publique  della Camera e che vieta l’utilizzo di animali selvatici nei circhi e negli altri show..

Queste misure fanno seguito alle reazioni alla dichiarazione del Conseil du bien-être animal che nel 2011 aveva detto che i circhi non rispettano le norme sulla detenzione di animali, in particolare sotto accusa sono finite la mancanza di spazi, la mancanza di possibilità di fare il bagno, l’assenza di simili per alcune specie gregarie e il non rispetto delle esigenze della giusta temperatura per molti animali.

La legge belga prevede che solo alcuni animali possano essere esibiti nei circhi e che si debba rispettare norme minime fissate per assicurare il loro benessere. Gli animali autorizzati sono bovini, bufali, maiali,  lama, dromedari, cammelli, furetti, conigli, cani, gatti, colombi, oche, gallinacei, pappagalli, oche, cavalli, asini, pony, montoni e capre. La cosa scontenterà sicuramente molti animalisti che chiedevano il bando totale dell’utilizzo di animali nei circhi.

Per associazioni come Global Action in the Interest of Animals (Gaia) che chiede il divieto di spettacoli con animali dal 2003, è comunque una grande vittoria. «E’ chiaro – dicono gli animalisti – che il benessere degli animali selvatici non può essere garantito nei circhi, non è il loro posto. Un divieto è la sola misura logica. Siamo molto soddisfatti, è una nuova vittoria nella lotta per gli animali».  Progressivamente I politici belgi si sono spostati sul fronte animalista ed alla fine la maggioranza di governo, appoggiata dai Verdi, ha votato per il bando che, dopo essere approvato in Senato, entrerà in vigore nel febbraio/marzo 2014.

Ma c’è anche l’altro fronte: i  circhi ribattono che i loro animali sono in gran parte nati in cattività e non conoscono altra condizione e che quindi in realtà bisognerebbe definirli “animali domestici”.  I circhi non erano preparati ed ora ci si chiede che se il Festival du cirque européen de Liegi, previsto a fine dicembre, sarà l’ultimo a proporre numeri con animali selvatici.

il deputato del Front Démocratique des Francophones (Fdf) Damien Thiéry ha ripetutamente chiesto al governo di convocare il mondo dei circhi, secondo lui «Questa misura metterà i circhi in difficoltà in Belgio». Un’altra deputata del Fdf, Béatrice Fraiteur, si è chiesta se «Bisognerà far uscire le tigri dalle gabbie degli zoo perché la ministra Onkelinx vuole interessarsi del loro futuro».

Ma la Fraiteur ha fatto i conti senza Gaia che l’ha immediatamente presa in parola ed ha annunciato che dopo i circhi toccherà agli zoo ed ai parchi che ospitano animali selvatici, come Pairi Daiza, Anversa e  Planckendael.  Ann de Greef, direttrice di Gaia, conclude: «Ci opponiamo nella stessa maniera alla presenza di animali selvatici in questi spazi. Non è la nostra priorità attuale ma non è escluso che un giorno non lanceremo questa campagna».

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Fonte: Greenreport

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