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Doppo i fatti di Parigi il collettivo di cyberattivisti di Anonymous ha dichiarato guerra globale all’Isis sotto l’hashtag #OpParis. Sarà una cyberguerra con attacchi ai siti collegati all’Isis e alla cyber propaganda portata avanti dagli integralisti dello Stato islamico.
Dopo il primo avvertimento – “Per difendere i nostri valori e la nostra libertà, noi smaschereremo i membri dei gruppi terroristici responsabili di questo attacco, noi non ci arrenderemo, noi non perdoneremo e faremo tutto ciò che è necessario per mettere fine alle loro azioni. Durante gli attacchi di Charlie Hebdo, abbiamo già espresso la nostra volontà di neutralizzare chiunque attaccasse le nostre libertà.
Al seguito dell’ennesima tragedia, ribadiamo la ferma volontà nel mantenere la nostra ferrea linea.” – Anonymous passa all’attacco, il 17 novembre rivela che sono stati violati ed oscurati 5.500 account del gruppo terroristico sul social network Twitter. Sotto le azioni #OpIsis ed #OpParis i cyberattivisti hanno reso pubblici 1.000 account collegati ai jihadisti di cui una buona parte sono stati poi bloccati da Twitter. Infine, un elenco di dati personali di sostenitori dell’Isis sono sati consegnati all’esercito libero siriano.
Un’ultima eclatante notizia giunge tramite l’account Twitter di ‘Operation Paris’ di Anonymous: “Questo mese abbiamo lavorato in silenzio. Abbiamo già sventato un attacco di Isis in Italia e speriamo di bloccarne altri“. Sembra che il post sia stato inserito il giorno di Natale e poi cancellato per non “creare panico”.
Si aspetta, come sempre, un videocomunicato di Anonymous che dovrebbe chiarire tutta la vicenda.
Intanto, almeno fino ad ora, sia i servizi segreti che il governo tacciono. Sembra che l’unica indagine in atto sia quella della Polizia Postale sul tweet dei cyberattivisti.
La notizia è stata resa nota dal tabloid britannico Daily Mail
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(madu)
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