Monthly Archives: Aprile 2014

“Dire, fare, giocare nella natura”: domenica 27 aprile la festa delle oasi Lipu

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Domenica 27 aprile Festa delle oasi e riserve Lipu

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Una giornata dedicata al gioco e al divertimento all’aria aperta e in natura: Dire, fare, giocare nella natura è il titolo della Festa delle oasi e riserve Lipu in programma domenica 27 aprile nelle 30 bellissime e accoglienti oasi e riserve che la Lipu gestisce in tutta Italia in collaborazione con amministrazioni pubbliche, comuni, province, enti parco ed enti privati.
Un tema, quello scelto dalla Lipu, incentrato sul vivere in natura come rimedio divertente e piacevole ai problemi tipici dei nostri tempi, ossia la dipendenza da tablet e pc e il tempo eccessivo passato negli spazi chiusi, che impedisce, soprattutto ai più giovani, una crescita equilibrata e salutare.
Le oasi Lipu offriranno in tal senso una valida alternativa, con visite guidate agli uccelli e alla natura, liberazioni di animali selvatici curati dai centri Lipu, gite in battello e poi spettacoli, laboratori e giochi per i più piccoli.
Ogni oasi e riserva avrà a disposizione un Kit composto da un volantino con spunti e suggerimenti per le famiglie per effettuare giochi all’aperto ed entrare a contatto con la natura e inoltre da una pallina magica cui ogni bambino trasmetterà simbolicamente le emozioni vissute nella giornata.
Durante la Festa delle oasi Lipu sarà possibile, per adulti, bambini e famiglie, l’iscrizione per sei mesi alla Lipu con una quota speciale.

Tra gli eventi proposti (vedi sotto il programma completo), la Riserva naturale Palude Brabbia propone un laboratorio per bambini alla scoperta degli abitanti del mondo sommerso (per info tel. 0332 964028), mentre l’Oasi Cesano Maderno ha in programma attività per i bambini e, nel pomeriggio, la liberazione di animali selvatici curati dal Centro Lipu La Fagiana. Dalla Riserva naturale Caroman (Venezia), che propone un laboratorio, dalle 9,30 alle 12, sui canti degli uccelli, alla Riserva naturale del Chiarone-Oasi Massaciuccoli, in Toscana, che organizza una gita in battello sul lago e nella palude di Massaciuccoli per assistere alla liberazione di rapaci e uccelli acquatici. (tel. 0584 975567).
Sempre in Toscana, nella Riserva naturale Santa Luce, visite guidate in mattinata per approfondire gli aspetti storico-naturalistici ed ecologici della riserva, con focus sul birdwatching. Nel pomeriggio sono previste attività ludico ricreative per apprendere gli adattamenti e le strategie degli animali che vivono nelle zone umide (ritrovo ore 10,30, prenotazione obbligatoria al n. 335 7008565). Passando in Molise, l’Oasi Casacalenda allestisce dal mattino un’esposizione di artigianato naturalistico, oltre a visite guidate nel bosco e rinfresco con prodotti locali ed equosolidali (info al n. 347 6255345). L’Oasi Gravina di Laterza propone la giornata sulle orchidee spontanee: un esperto guiderà alla loro scoperta nel territorio dell’oasi (tel. 339 3311947).

IL PROGRAMMA DI DOMENICA 27 APRILE NELLE OASI E RISERVE LIPU.

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Fonte: LIPU

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Dolce e amara notte

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Delicatamente con le dita sfiorai il tuo viso.
Presi la tua mano, guardai i tuoi occhi
cercando poi le tue labbra.
Stavo per baciarti quando d’improvviso
mi svegliai.

Un dolcissimo momento magico,
creato con pazienza e sapienza onirica,
svanito in un istante.

Ma, ci riproverò! Ci riproverò questa notte!

Ti prego però… aspettami.

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(Anonimo)

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Scontri a Roma: chi è il disabile che affronta la polizia?

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Chi è il disabile che fronteggiava la polizia a Roma? Lello Valitutti, ecco la sua storia

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E’ l’unico testimone della morte di Giuseppe Pinelli ed ha attraversato quasi 50 anni di lotte politiche. Si chiama Pasquale Valitutti, è un militante politico anarchico e la sua figura merita di essere ricordata per la coerenza e per il contributo che ha dato alla ricostruzione di una delle vicende più oscure della storia italiana.

Nella scena immortalata dal cameramen di Servizio Pubblico durante la manifestazione di sabato a Roma non ci sono solo Deborah e Andrea, i due giovani picchiati dagli agenti di polizia (uno dei quali ha deberatamente calpestato la ragazza). A ben guardare, sullo sfondo degli scontri – in una delle fasi più concitate di tutta la giornata – c’è un uomo su una sedia a rotelle. Indossa una t-shirt azzurra e un gilet nero. Ha le braccia protese verso un manifestante, presumibilmente proprio Andrea, che viene trascinato via di forza da un agente in borghese, lo stesso che ha calpestato la sua compagna. L’uomo sembra gridare qualcosa al poliziotto, e se potesse si alzerebbe e proteggerebbe quel ragazzo che potrebbe essere suo nipote. In pochi hanno notato il dettaglio. In pochi si sono chiesti chi fosse quell’uomo.

Ebbene, quell’uomo non è un passante qualsiasi. Né – come hanno scritto molti utenti dei social network – un disabile sfortunato, incappato per caso in una manifestazione. No, quell’uomo si chiama Pasquale Valitutti: soprannominato Lello, ha attraversato mezzo secolo di lotte politiche e, malgrado da anni sia costretto su una sedia a rotelle, continua a partecipare alle manifestazioni, anche alle più dure e pericolose. Lo scorso 19 ottobre è stato immortalato con una bomboletta spray in mano mentre spruzzava su una camionetta della Guardia di Finanza. Un’altra foto lo ritrae mentre fronteggia un plotone di celerini in assetto antisommossa: il pugno chiuso, il corpo protratto in avanti. Lo vedi, e capisci che se potesse si alzerebbe dalla sedia e fronteggerebbe quello schieramento di agenti.

Ho incontrato Lello Valitutti per la prima volta a Chiomonte. Era l’agosto del 2012 e nel campeggio dei NO Tav lui raccontò la notte del 15 dicembre 1969. La notte in cui Giuseppe Pinelli “venne suicidato”. La notte in cui l’anarchico precipitò dall’ufficio della questura di Milano, dove era da giorni sotto un interrogatorio condotto dal commissario Luigi Calabresi. Il 12 dicembre una bomba era esplosa a Piazza Fontana provocando una strage: la polizia – nel corso di una retata – catturò decine di anarchici. Tra questi Giuseppe Pinelli e Lello Valitutti. Lello da ore attendeva che Pinelli uscisse dalla stanza per essere a sua volta interrogato dai funzionari della questura. “Da questo corridoio passano, portando Pino (Giuseppe Pinelli, ndr), Calabresi e gli altri, e vanno nella stanza vicino – ha sempre raccontato Lello -. Chi dice che Calabresi non era in quella stanza sta mentendo, nel più spudorato dei modi. Calabresi è entrato in quella stanza, è entrato insieme agli altri, nessuno è più uscito. Io ve l’assicuro, era notte fonda, c’era un silenzio incredibile, qualunque passo, qualunque rumore rimbombava, era impossibile sbagliarsi, lui era in quella stanza. Dopo circa un’ora che lui era in quella stanza, che c’era Pino in quella stanza, che non avevo sentito nulla, quindi saranno state le 11 e mezzo, grosso modo, in quella stanza succede qualcosa che io ho sempre descritto nel modo più oggettivo, più serio, scrupoloso, dei rumori, un trambusto, come una rissa, come se si rovesciassero dei mobili, delle sedie, delle voci concitate”.

Valitutti, dunque, è l’unico testimone vivente di quella notte di quasi 45 anni fa. Nel 2002 venne chiamato in causa da Gerardo D’Ambrosio, all’epoca titolare dell’inchiesta e di recente deceduto. In un’intervista a Sette, settimanale del Corriere della Sera, il giudice erroneamente disse: “Ottenni un’altra prova sull’innocenza di Calabresi”. Quale? domanda il giornalista. “La testimonianza di uno degli anarchici fermati, Pasquale Valitutti: aveva visto Calabresi uscire dalla stanza prima che Pinelli cadesse”. La replica di Valitutti non si fece attendere e – in una lettera scritta a Sandro Curzi, allora direttore di Liberazione – precisò: “Caro Direttore, leggo su Sette, settimanale del “Corriere della Sera” in edicola oggi, un servizio che rievoca la vicenda Calabresi a trent’anni dall’omicidio del commissario, con un’intervista al procuratore di Milano Gerardo D’Ambrosio che mi chiama personalmente in causa. Vedo, ancora una volta, distorta la verità. Io sono l’anarchico Pasquale Valitutti e ho sempre sostenuto il contrario. Lo ripeto a lei oggi: Calabresi era nella stanza al momento della caduta di Pinelli. Se tutto è ormai chiaro, come dicono, perché continuare a mentire in questo modo vergognoso sulla mia testimonianza? Io sono ormai stanco, malato e fuori da qualsiasi gioco. Ma alla verità non sono disposto a rinunciare”.

Ecco dunque chi è l’uomo seduto su una sedia a rotelle immortalato in quasi tutte le ultime manifestazioni. Lello Valitutti, anarchico, non è un semplice passante, un disabile sfortunatamente incappato negli scontri. Lello Valitutti è un militante politico e la sua figura merita di essere ricordata per la coerenza, per il contributo che ha dato alla ricostruzione di una delle vicende più oscure della storia italiana. Lello Valitutti è uno dei ragazzi che sabato manifestavano per costruire un mondo migliore. E smettetela di chiamarlo “povero disabile”.

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Fonte: fanpage.it

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