Monthly Archives: Giugno 2013

Il Cinema di 100 anni fa – Venerdì 28 giugno 2103. Cineteca di Bologna – Ingresso libero

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CINETECA DI BOLOGNA

Venerdì 28 giugno 

Cinema Lumière
Ingresso libero

Grande giornata di anteprima, domani venerdì 28 giugno, in attesa dell’apertura ufficiale del festival Il Cinema Ritrovato (29 giugno-6 luglio): un intero pomeriggio al Lumière (ingresso gratuito) con il cinema di cento anni fa, in tre blocchi (ore 15.00, 17.00 e 18.15) accompagnati al piano rispettivamente da Daniele Furlati, Gabriel Thibaudeau e Donald Sosin.  http://bit.ly/1cidtGO

Sempre domani (e mercoledì 3 luglio), la mostra ‘Il cinema ambulante ritrovato. Tesori dal Fondo Morieux’ – trenta splendidi manifesti originali dei primi del Novecento appartenenti oggi alle collezioni della Fondation Jérôme Seydoux-Pathé e del Musée Gaumont, oltre a elementi originali, mai esposti prima, di una facciata del Théâtre Morieux – rimarrà eccezionalmente aperta fino alle 23.00 (per gli orari di apertura consueti: http://bit.ly/uuz5vT).
Alle ore 21.00, visita guidata della curatrice Mariann Lewinsky.
Biblioteca Salaborsa, Piazza del Nettuno
Ingresso libero   www.cinetecadibologna.it/mostre/cinema_ambulante_ritrovato

Ad accompagnare la coloratissima sequenza di manifesti del Fondo Morieux due serate cinefile speciali (2 e 3 luglio, Piazzetta Pasolini) nel corso delle quali verrà proiettata una selezione di film Pathé – realizzati tra il 1902 e il 1909 – utilizzando un proiettore con lampada a carbone, per restituire la vera luce del primo cinematografo.
Accompagnamento di Gabriel Thibaudeau. Ingresso libero su prenotazione: cinetecadirezione@cineteca.bologna.it  – Tel.: 051 2194826

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Fonte: Facebook

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Approfondimento

Cineteca di Bolgna

Il Cinema Ritrovato

Charlie Chaplin Archive

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Reoose: il primo eco-store del riutilizzo e del baratto asincrono

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Come funziona

Tutti noi abbiamo in casa degli oggetti ancora funzionanti che non utilizziamo più. Non utilizzando un oggetto e abbandonandolo in casa automaticamente lo spogliamo del suo valore. Ecco perché Reoose ha deciso di dare un valore al tuo oggetto. Il valore viene assegnato in crediti, una moneta virtuale inventata da Reoose per facilitare gli scambi tra i reoosers.

Il valore in crediti è studiato in base alla categoria di appartenenza, all’impatto inquinante dell’oggetto durante il suo smaltimento e al suo stato (Nuovo o usato). Per chi crede che il proprio oggetto debba valere di piu’ o di meno, Reoose ha introdotto un modulo di personalizzazione del valore dei propri annunci che dà la possibilità di aumentare o diminuire il valore del 20%.

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Ogni oggetto pubblicato ha un valore espresso in crediti, i quali vengono assegnati automaticamente a seconda della categoria di appartenenza del prodotto (con un incremento in base allo stato dell’oggetto stesso: nuovo-usato). Per vedere la lista delle categorie con i relativi crediti clicca qui.

Step 2. Vendi il tuo oggetto e guadagna crediti.

Vendendo il tuo oggetto guadagni i crediti assegnati da Reoose. Riceverai una richiesta d’acquisto dall’acquirente. Ogni venditore ha 5gg di tempo per accettare o rifiutare la transazione. Dopo 5 gg in assenza di risposta da parte del venditore, la transazione viene automaticamente bloccata e i crediti tornano all’acquirente.

Step 3. Cerca un oggetto che ti interessa e acquistalo con i crediti guadagnati   

Ogni oggetto è geolocalizzato. Dopo aver inviato una richiesta d’acquisto i crediti vengono temporaneamente congelati in attesa di risposta da parte del venditore.

Step 4. Concorda con il venditore la migliore modalità per lo scambio

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Fonte: Reoose

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Le email aumentano i livelli di stress

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Le email dovrebbero rendere più facile la vita moderna, ma secondo una recente indagine stanno rendendo i lavoratori più stressati che mai,  per cercare di leggere ogni giorno centinaia di messaggi ed essere sempre aggiornati.

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La lettura e l’invio di messaggi di posta elettronica richiede molteplici funzioni celebrali che sono anche segni rivelatori di stress tra cui l’aumento della pressione arteriosa, la frequenza cardiaca elevata e livelli di cortisolo.

I ricercatori hanno seguito un gruppo di 30 dipendenti del Governo e hanno trovato che l’ 83 per cento è diventato del campione studiato ha dato segni di nervosismo maggiore durante l’utilizzo di posta elettronica, salendo quasi al 92 per cento quando parlavano al telefono e allo stesso tempo rispondevano tramite e-mail .

Anche se la ricezione di un singolo messaggio non era poi più stressante di rispondere a una telefonata o parlare con qualcuno faccia a faccia, le e-mail hanno avuto un forte effetto complessivo maggiormente stressante.

I livelli di stress, analizzati da campioni di saliva così come dalla frequenza cardiaca e dalla pressione sanguigna nel corso di un periodo di 24 ore, ha raggiunto picchi nel giornonei momenti in cui le caselle di posta delle persone erano più piene.

Le email che erano irrilevanti, che hanno interrotto il lavoro o hanno richiesto una risposta immediata sono state particolarmente impegnative, mentre quelle che sono arrivate in risposta a lavoro completato hanno avuto un effetto calmante.

L’ archiviazione di e-mail in cartelle ha abbassato i livelli di stress e indotto un senso di benessere perché ha aiutato le persone a sentire tutto sotto controllo.

Il Prof Tom Jackson della Loughborough University, che ha condotto lo studio, che non è ancora stato pubblicato, ha dichiarato:

“Il cervello può trattare solo dagli otto a dodici compiti per volta in qualsiasi momento della giornata ma se non è possibile ridurre i compiti assegnati, esso si sovraccarica e si affatica ”. Dispositivi multifunzione come il Blackberry e iPhone permettono ai lavoratori di essere rintracciabili 24 ore al giorno e,  per questo motivo, è probabile che nel tempo ci sia un aumento esponenziale  dei livelli di stress”.

Lo studio ha anche scoperto che le persone erano in grado di identificare con precisione quando il loro corpo stava mostrando segni di stress e al  tempo stesso non erano in grado di spiegare il loro stato d’animo. Tutto questo secondo il prof. Jackson  indica che i dipendenti potrebbero incontrare molta difficoltà ad auto-regolarsi nell’uso dei mezzi di comunicazione finendo così per essere sopraffatti dallo stress.

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Fonte: The Telegraph

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