Monthly Archives: Luglio 2011

Napoli – “Nostra Patria è il Mondo Intero”

 

CONCERTO

BRIGADA INTERNAZIONALE & DANIELE SEPE guest SHAONE
NOSTRA PATRIA e’ IL MONDO INTERO

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GIOVEDI’ 28 LUGLIO 2011

Napoli – Maschio Angioino

Ore 21.30

“Una società in cui un oggetto per produrre musica si progetta negli Stati Uniti, si produce (…in condizioni ignobili) in Cina e poi viaggia per tutto il pianeta senza limitazioni diventando un oggetto di culto dovrebbe essere una società muta. Senza musica e senza gioia. Se le merci possono attraversare i cinque continenti senza problemi mentre uomini, donne e bambini sono costretti tra mille pericoli a scampare fame, ingiustizia e guerra significa che dovremmo per decenza pedere la voce.

“Nostra patria è il mondo intero” recitava una vecchia canzone anarchica, ma si sa gli anarchici finivano ghigliottinati, garrotati o in galera, mentre le loro maestà di ieri e di oggi ancora ci guardano dalle loro statue nelle nostre piazze, o sguazzano nelle piscine del billionaire. Un mondo al contrario. Ma muti non vogliamo stare e a cantare e ballare non devono restare solo questi “birichini”. In attesa della grande rivoluzione la Brigada Internazionale porta in giro la meravigliosa musica della gente più povera della terra. E lo fa in allegria. Per dispetto.”

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a musical barbacoa

la ciurma:

Doris Lavin voce
Auli Kokko voce
Flori N Barbu voce e chitarra
Roberto Argentino Lagoa voce, flauti e percussioni
Marzouk Mejri voce e darbuka
Alessandro Tedesco trombone
Peter Di Girolamo tastiere
Franco Giacoia chitarra
Gigi De Rienzo basso
Daniele Chiantese batteria
Daniele Sepe sassofono
SHAONE voce

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Concerto praticamente autogestito della Brigada Internzazionale. Stiamo decidendo il costo del biglietto. In ogni caso non più di 10 euro a cranio. Cercheremo di mettere un biglietto a 5 euro per chi è un mozzo con meno di 25 anni. Fate girare codesto evento, ‘nzomma condividetelo, e ve ne saremo grati.

Evento su Faceebook

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SEL: addio “compagno”

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SEL – Vendola: ‘Compagno’ meglio di ‘Amico’? Che stronzata

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Noi di controlacris.org siamo arciconvinti che bisogna ricomporre le membra sparse della sinistra radicale, antiliberista, anticapitalista e chi più ne ha più ne metta. Ma questo implica uno sguardo che sia in grado di discernere i reali motivi delle divisioni che si sono prodotte in questi anni e la reale natura dei progetti in campo. Analizzare il pianeta SEL (la sinistra più trendy del momento, l’unica esistente per i mass media) è esercizio doveroso. L’ultima di Vendola la dice lunga sulle ascendenze occhettiane del progetto vendoliano. Chi ha un pò di memoria si ricorderà che la triste parabola dal PCI al PD è stata costellata di un lungo rosario di dichiarazioni shock, abiure e stronzate che Occhetto, Veltroni, D’Alema, Violante & co. ci hanno propinato per anni al fine di accreditarsi presso i poteri forti come potabile classe dirigente addomesticata al punto giusto. Lo stesso Blair che scalò il Labour Party grazie all’endorsment di media inneggianti al giovane leader innovatore si esercitò nello stesso esercizio di gratuito dileggio delle tradizioni della sinistra britannica. Nel caso di Vendola e dei suoi la cosa è ancor più cinica e spregiudicata perchè si tratta di un ceto politico che ha campato un ventennio nel nome della Rifondazione Comunista. Vendola come Occhetto. Con venti anni di ritardo. E il tutto nell’ambito di una sintonia con Veltroni che non ci sembra sia estraneo all’orientamento filo Vendola di parte consistente dei media di centrosinistra. Proponiamo dal sito di SEL il lancio di agenzia sulla dichiarazione di Nichi (che essendo riproposta dal sito del partito è da considerarsi ufficiale e non “accidentale”) e i commenti. Buona Lettura!

SEL. Vendola: ‘Compagno’ meglio di ‘Amico’? Che stronzata
venerdì 08 luglio 2011

(DIRE) Roma, 6 lug. – ‘Addio compagni’. Nichi Vendola sdogana la parola ‘amico’. Partecipando alla presentazione del nuovo libro di Goffredo Bettini ‘Oltre i partiti’, il leader di Sel rivela: “Nel Pci mi dicevano che non si doveva dire ‘amico’, che bisognava dire ‘compagno’. Ho passato tutta la vita a ripetermi questa frase. Ma ora ho capito che era una stronzata, perche’ e’ stato un alibi per molti crimini. Io preferisco stare con molti amici, che mi aiutano a crescere”.

Ci sono 11 commenti per questo post

Gianluca 12 luglio 2011 – 16:49
Nichi, nel tentativo di piacere un po’ a tutti ti stai vendendo pure la pelle.. che schifo..

Angelica 12 luglio 2011 – 16:02
Dai su, un po’ di coraggio: superiamo la retorica e andiamo alla sostanza. Il linguaggio è importante, è vero. Bisogna anche essere in grado di usarlo auto-criticamente, il linguaggio. E questo è uno degli obiettivi della nuova politica di SEL. Questo non significa, a mio parere, che se Nichi vuole interrompere una tradizione lessicale (in linea con il proprio percorso) vuole dire che TUTTI dobbiamo appiattirci sulla stessa scelta! Cercate un dittatore comunista, compagni?   (leggi tutto)

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Fonte: Controlacrisi.org

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L’Europa complice dell’assedio della Palestina

La “Flottila”  aerea non decolla

di Marta Fortunato

Linea dura di Israele contro gli attivisti internazionali in arrivo oggi al Ben Gurion. Con la complicità delle compagnie aeree europee. Tre arrestati e sei rimpatriati. E oltre 200 bloccati negli aeroporti europei.

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Più di duecento attivisti bloccati negli aeroporti europei, sei rispediti a casa dalle autorità israeliane di Tel Aviv e tre arrestati. Queste sono le ultime notizie riportate dagli ufficiali israeliani.

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Tanti i mezzi utilizzati da Israele per fermare gli oltre 600 attivisti internazionali in arrivo oggi all’aeroporto Ben Gurion per partecipare all’evento “Welcome to Palestine”, organizzato da oltre 40 associazioni palestinesi. Una lista nera di 347 nomi. Ed una lettera del Ministero degli Interni di Israele indirizzata a tutte le compagnie aeree per chiedere di “non imbarcare i radicali pro-palestinesi” sui voli diretti a Tel Aviv. Nel documento, pubblicato dal quotidiano israeliano The Jerusalem Post, si legge che “a seguito delle dichiarazioni degli attivisti pro-palestinesi in arrivo in Israele per sconvolgere l’ordine e per confrontarsi con le autorità israeliane” è stato deciso di rifiutare loro l’ingresso nel paese “secondo la Legge di Ingresso in Israele del 1952?.

Invito al quale molte compagnie aeree hanno risposto positivamente, secondo quanto riferito da Israel Radio. Un portavoce della polizia ha riferito al quotidiano israeliano Ynet che “le linee aeree hanno capito che saranno responsabili e dovranno sostenere le spese di tutte quelle persone che arriveranno in Israele e che verranno rispedite nei paesi di provenienza”.

Un centinaio di attivisti sono stati bloccati all’aeroporto Charles de Gaulle (Parigi) dalla compagnia ungherese Malev e da quella tedesca Lufthansa. Altri non sono stati fatti imbarcare negli aerei dell’EasyJet a Genova e Ginevra. L’appello lanciato dagli organizzatori palestinesi non è stato ascoltato. In un comunicato stampa diffuso ieri si chiedeva alle compagnie aeree di “non accettare le azioni provocatorie ed illegali e i ricatti del governo israeliano”.

“La Francia è preoccupata che vi siano incidenti e scontri tra attivisti e autorità israeliane nel caso in cui i primi raggiungessero la capitale israeliana” ha affermato Bernand Valero, portavoce del ministro degli esteri francesi.

“Noi siamo persone pacifiche e non vogliamo sconvolgere l’ordine in Israele” ha dichiarato Olivia Zemour, leader dell’organizzazione euro-palestinese – “l’aeroporto è sotto occupazione israeliana”.

Sophia Deeg, coordinatrice tedesca degli attivisti ha aggiunto: “molti dei partecipanti sono famiglie o persone anziane che non sono mai state in Palestina. Il loro intento è solo quello di mettere in luce la forte restrizione della libertà di movimento che è in vigore in Palestina”.

Scopo principale di questi uomini, donne e bambini in viaggio verso la Palestina è quello di fornire un supporto morale a questo popolo che da troppi anni vive sotto occupazione. Esattamente dal 1967, quando l’esercito israeliano ha invaso la Cisgiordania e Gaza.

Nel comunicato stampa diffuso dalle associazioni palestinesi organizzatrici si legge che “i partecipanti francesi, belgi, inglesi, tedeschi, italiani ed americani, poiché mossi da intenti totalmente pacifici, hanno deciso di comune accordo di non avere niente da nascondere e di informare le autorità israeliane della loro volontà di recarsi immediatamente in Cisgiordania dopo l’arrivo al Ben Gurion”.

Tuttavia Israele ha utilizzato la linea dura. Le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dalle più alte cariche israeliane si stanno traducendo in azione: tutti coloro che arriveranno all’aeroporto Ben Gurion verranno arrestati o rispediti a casa.

(Fonte: Nena News)

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Per approfondimenti: Freedom Flottila Italia

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