Monthly Archives: Luglio 2009

Federazione russa: Amnesty International condanna l’assassinio di un’attivista per i diritti umani

E’ difficile capire, per noi individui privilegiati e lontani, cosa significa combattere quotidianamente per la verità e per il rispetto dei diritti umani. Combattere poi in una terra dove senti costantemente sul collo il fiato dei tuoi potenziali assassini. Per continuare in queste condizioni bisogna essere veramente una persona speciale. Così come lo era Natalja. (madu)

 

 

 

Federazione russa: Amnesty International condanna l’assassinio di un’attivista per i diritti umani

 

CS097: 16/07/2009

Amnesty International ha condannato con forza l’assassinio avvenuto
ieri di Natalia Estemirova, una nota attivista per i diritti umani che
lavorava nella regione del Caucaso del Nord, da tempo vicina
all’organizzazione.

"L’uccisione di Natalia Estemirova è una conseguenza della perdurante impunità permessa dalle autorità russe e cecene" – ha affermato Irene Khan, segretaria generale di Amnesty International. "Le
violazioni dei diritti umani in Russia e in particolare nel Caucaso del
Nord non possono più essere ignorate. Coloro che si battono per i
diritti umani hanno bisogno di protezione
".
 
"La
terribile tragedia dell’omicidio di Natalia Estemirova è un crimine su
cui le autorità devono esprimere condanna e compiere ogni sforzo per
portare dinanzi alla giustizia i responsabili. Questo è un ulteriore
tentativo di imbavagliare la società civile in Russia e mette in luce
l’instabilità nella regione
".
 

"Natalia
Estemirova era una donna estremamente coraggiosa che, con grande
entusiasmo, non si stancava mai di difendere i diritti umani. Era una
persona davvero eccezionale e un’amica di molti di noi
" – ha proseguito Irene Khan. "Siamo
rimasti scioccati e rattristati dalla notizia della sua morte ed
esprimiamo le più profonde condoglianze alla famiglia, ai suoi amici e
ai suoi colleghi
".
 
Natalia Estemirova, una delle esponenti
più note dell’organizzazione non governativa Memorial con sede a
Grozny, la capitale cecena, era stata rapita ieri mattina intorno alle
8.30. Dopo essere stata trascinata in una macchina bianca, era stata
portata via in un luogo sconosciuto. Secondo le testimonianze, Natalia
Estemirova sarebbe riuscita a gridare di essere stata rapita.
 
Nella
tarda giornata di ieri, l’agenzia Itar-TASS ha riferito del
ritrovamento del suo corpo, che presentava colpi di arma da fuoco,
nella vicina repubblica di Inguscezia. Nessuno ha rivendicato la
responsabilità dell’omicidio, ma secondo i colleghi sarebbe stata
uccisa per il suo impegno a favore dei diritti umani.
 
Il lavoro
di Natalia Estemirova è stato fondamentale nella documentazione delle
violazioni dei diritti umani nella regione, quali torture e altri
maltrattamenti, uccisioni illegali e sparizioni forzate, dall’inizio
della seconda guerra di Cecenia nel 2000. Si era dedicata, inoltre,
all’assistenza agli sfollati e a gruppi svantaggiati.  (leggi tutto)
 
 

 


Formia 29 luglio-2 agosto 2009: Jazzflirt Festival V Edizione

 

 

Jazzflirt – Musica & altri Amori

 

Presenta

 

Jazzflirt Festival

V edizione

 

Formia 29 Luglio – 2 agosto 2009

 

 

 

 

La rassegna Jazzflirt Festival, evento organizzato dall’Associazione di promozione sociale Jazzflirt – Musica & altri Amori, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Formia, dell’Ente Parco Regionale “Riviera di Ulisse”, della Provincia di Latina, di sponsor privati e sotto il patrocinio della Regione Lazio, arriva quest’anno alla sua quinta edizione.

Per
festeggiare degnamente il primo lustro di attività saranno presentati
come di consueto concerti di artisti internazionali e giovani locali,
in una tre giorni di grande musica jazz e non solo.

 

Il festival avrà anche quest’anno, come nella scorsa stagione, un prologo: grazie alla collaborazione dell’Ente Parco Regionale “Riviera di Ulisse”, mercoledì 29 luglio, immersi nel verde del Parco di Gianola, saranno i Dinamitri Jazz Folklore a dare il via alle danze.

Sette giovani talenti che sotto la direzione del sassofonista Dimitri Grechi Espinoza si confrontano con la storia della musica afroamericana e ne ricercano i più profondi legami con la madre Africa.

 

Le trombe di Cuong Vu e di Paolo Fresu, rispettivamente con il SynerJazz Trio e con il Devil Quartet, caratterizzeranno invece le giornate dell’1 e del 2 agosto nella tradizionale location del cortile interno del Palazzo Municipale.

Non mancherà lo spazio offerto a giovani ed interessanti musicisti locali per presentare i propri progetti.

Quest’anno sarà la volta del gruppo degli Scarlet Balanga che apriranno la serata del 1 agosto, presentando il loro progetto, già pubblicato sul cd di esordio “Out Of The Window”,  in
cui esplorano istintivamente le modalità secondo cui possono
incontrarsi istanze di diversa derivazione, dalla musica popolare ai
ritmi latini e mediterranei, dal jazz al funky, al rock, alla musica
etnica, lasciando da parte ogni divisione precostituita di generi e
forme. Il risultato è una musica aperta, di ampi orizzonti e con
piacevoli sorprese.

 

A seguire il SynerJazz Trio che ritorna a Formia per presentare in anteprima alcuni dei brani presenti nel nuovo cd di prossima uscita (Stradivarius Dischi) avvalendosi, inoltre, della preziosa collaborazione di Cuong Vu
, musicista di origine vietnamita, sicuramente uno dei trombettisti più
interessanti degli ultimi anni, capace di passare con disinvoltura e
classe dalle avanguardie creative della Grande Mela alla prestigiosa
collaborazione con Pat Metheny, la cui eclettica
presenza arricchisce il sound di suoni evocativi e suggestivi
(straordinario è l’utilizzo che il trombettista vietnamita fa degli
effetti elettronici).

Daranno vita ad un progetto nuovo ed originale, con l’intento di tradurlo in cd.

 

In grande stile, come di consueto, la serata finale del 2 agosto, con Paolo Fresu (anche questo un gradito ritorno) questa volta con il Devil Quartet.

 

Fresu,
col suo incredibile talento e con l’abilissimo e colorato inserimento
di effettistica elettronica, darà vita ad uno spettacolo musicale
entusiasmante, anche grazie alla collaborazione di grandi musicisti come Bebo Ferra alla chitarra e agli effetti, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano “Brushman” Bagnoli alla batteria. Fresu è dagli anni Ottanta uno dei trombettisti jazz più apprezzati al mondo.
Il Devil Quartet è la “fisiologica continuazione” dell’Angel Quartet,
progetto che Fresu aveva intrapreso anni fa, per l’esigenza di una
ricerca e di un’espressione innovativa del jazz, sfondando tra i primi
i muri che separano il jazz dalla musica elettronica. Col progetto
Devil invece, Fresu e la sua band, dopo aver maturato e raccolto i
frutti della sperimentazione elettronica degli anni precedenti, hanno
raggiunto quella che per il momento sembra una dimensione matura,
recuperando la tradizione, rileggendola attraverso le possibilità che
la sperimentazione ha insegnato loro, magari fondendo in un unico set
strumenti e sonorità acustiche con elettronica e tecnologia.
Il
suono è sicuramente più acustico rispetto ad altre esperienze passate,
anche se “filtrato” attraverso l’elettronica di Fresu e di Ferra, il
quale però, usa spesso anche lo strumento acustico.


Un repertorio enciclopedico che spazia da materiali originali composti
dai componenti del combo, a standards opportunamente rivisitati grazie
a raffinate tecniche moderne.

 

Info: 333-9576098 /  392-8229224 / 338-6924358 / 339-2374053
sito web: www.jazzflirt.net

e-mail: info@jazzflirt.net


Biglietti:

– mercoledì 29 luglio    – ingresso libero

– sabato 1 agosto         – ingresso 10.00 euro

– domenica 2 agosto     – ingresso 15.00 euro

 

Prevendite:
Formia: Bar Vittoria – Piazza Vittoria

 

 


Crimini di guerra a Gaza: Nuove ammissioni dei soldati israeliani.

 

 

Crimini di guerra a Gaza

 

 

di Carlo M. Miele
Osservatorio Iraq, 15 luglio 2009
 
 

Nel corso dell’offensiva a Gaza del gennaio
scorso, l’esercito di Tel Aviv ha commesso abusi diffusi contro la
popolazione civile. Il tutto grazie a regole di ingaggio definite
"permissive".


L’ammissione
arriva da un gruppo di 26 soldati israeliani (14 di leva e 12
riservisti), che hanno preso parte alla campagna militare nella
Striscia e le cui testimoniante sono state raccolte dall’organizzazione
Breaking the Silence.


Nel
rapporto di 112 pagine (finanziato da associazioni umanitarie
israeliane e da Gran Bretagna, Paesi Bassi, Spagna e Unione europea) i
militari affermano di avere ricevuto l’ordine di fare fuoco su ogni
edificio o persona apparentemente sospetta, ammettono il ricorso al
fosforo bianco in aree abitate e l’utilizzo di civili palestinesi come
scudi umani.


“Meglio
colpire un innocente che risparmiare un nemico", era l’ordine dato ai
militari israeliani, stando a una delle testimonianze raccolte.


"Ci dicevano: Nel dubbio, uccidete”, racconta un altro soldato.  (leggi tutto)
 
 
Fonte: Bbc News, LeMonde.fr, Reuters