Wikileaks: Afghanistan, servilismo bipartisan

I cablo di WikiLeaks pubblicati da Repubblica e L’Espresso non svelano nulla di nuovo riguardo all’asservimento del governo Berlusconi agli Usa, e celano una realtà scomoda per il Pd.

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di Enrico Piovesana

I cablo di WikiLeaks pubblicati da Repubblica e L’Espresso non solo non svelano nulla di nuovo riguardo all’asservimento del governo Berlusconi all’alleato statunitense, ma celano una realtà scomoda per il gruppo editoriale di riferimento del Pd: ovvero che il precedente governo Prodi non fu da meno in termini di servilismo verso gli Usa, con l’aggravante che tutto veniva fatto in segreto.

Non era un mistero che il Cavaliere e il suo scudiero Ignazio, pur di non perdere il sostegno della Casa Bianca, siano stati più lealisti del re, mettendosi sull’attenti e rispondendo signorsì ad ogni ordine del Pentagono: lo si è sempre saputo.
PeaceReporter
, come tutta la grande stampa nazionale, ha raccontato ogni tappa di questa triste storia.

Nel maggio 2008, il neo-insediato governo Berlusconi inviava un chiaro messaggio alla Casa Bianca, dove ancora sedeva Bush: ”L’Italia è pronta a discutere con la Nato la revisione dei caveat al fine di garantire una maggiore efficacia e flessibilità di impiego delle nostre truppe”.

Una ”accresciuta disponibilità” dell’Italia a combattere per gli americani che veniva confermata un mese dopo, a giugno, in occasione della visita romana di Bush: Frattini e La Russa annunciavano il ”rafforzamento” del contingente italiano e una maggiore ”flessibilità” del loro impiego con la rimozione del caveat che prevedeva il preavviso di 72 ore per l’impiego bellico delle nostre truppe.  (leggi tutto)

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Fonte: PeaceReporter

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