UE: Interessi economici a scapito dei Diritti democratici

 

 

INIZIATIVA PER UN REFERENDUM EUROPEO

 

Cos’è l’Iniziativa per un referendum europeo?

 

Questa iniziativa è una campagna per i cittadini e per il loro
diritto di chiedere un referendum, quando devono essere effettuate
importanti modifiche legislative a livello nazionale europeo che
riguardano loro direttamente. In particolare, vogliamo tutelare la
possibilità che tutti i cittadini possano partecipare alle decisioni
sul Trattato di Lisbona tramite la consultazione popolare.

Quali sono i diritti democratici promossi da questa campagna?

 

Ogni cittadino deve godere dei seguenti diritti:

  • partecipare alla vita democratica dell’Unione Europea;
  • rendere
    noti i propri punti di vista su tutte le questioni e gli ambiti
    politici dell’Unione Europea e realizzare uno scambio di opinioni aperto
    a tutti.
  • partecipare direttamente al processo decisionale a livello politico.

Perché ora è così urgente questa iniziativa?

 

Ad eccezione dell’Irlanda, attualmente nessuno dei paesi intende affidare ad una consultazione popolare la ratifica del Trattato di Lisbona.
Il Trattato di Lisbona propone importanti modifiche delle funzioni
dell’Unione Europea, di cui molte andrebbero a favore dei grandi
interessi economici e a scapito dei diritti democratici dei cittadini.

Le aree in cui si cerca di controllare gli interessi economici
riguardano diversi settori della società e quindi della vita di
ciascuno di noi. Riguardano in particolare i brevetti sui farmaci, con
l’obiettivo di eliminare tutti i rimedi naturali non tutelabili tramite
brevetto; di richiedere brevetti su geni per ottenere un controllo
mirato sulle molecole necessarie per l’ereditarietà e per la vita; e
brevetti per piante geneticamente modificate, con l’obiettivo di
acquisire il controllo sulla nostra alimentazione quotidiana e sulla
nutrizione.

Se non si pone un freno a questi interessi e se i cittadini europei
non avranno il diritto di intervenire direttamente nel processo
decisionale, l’Europa assomiglierà sempre di più alla "Fattoria degli
animali" di Orwell, nella quale la dittatura, e non la democrazia,
detta l’ordine del giorno.