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9 agosto 2014
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Oscurato il sito dei servizi segreti israeliani (Mossad)
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Anonymous per fermare il massacro a Gaza ha preso di mira più organizzazioni israeliane come parte della Campagna “Operation Save Gaza“. Contro l’incursione militare israeliana a Gaza hanno tirato giù il sito ufficiale dell’Agenzia d’Intelligence israeliana, il Mossad.
Anonymous ha oscurato il sito del Mossad con un attacco DDoS. L’attacco è stato pesante il sito è stato chiuso per oltre 10 ore. Sono stati attaccati diversi siti del governo israeliano dopo la morte di uno dei membri di Anonymous, Tayeb Abu Shehada. Il ventiduenne è stato ucciso dalle forze israeliane durante il fine settimana durante una protesta nel villaggio di Huwwara in Cisgiordania .
Anonymous ha lanciato la campagna contro il governo di Israele il 7 luglio, con l’avvio dell'”Operazione Protezione confini d’Israele” Da allora, Anonymous ha attaccato migliaia di siti web israeliani, tra cui il Ministero della Difesa di Israele e i siti web della polizia di Tel Aviv.
“Questo appello è rivolto al collettivo Anonymous, ai gruppi di hacker di unirsi alla nostra crociata, per la guerra cibernetica contro lo Stato di Israele. Come collettivo, ‘Anonymous’ non odia Israele, odia il governo di Israele che, per allargare i propri confini, sta commettendo un genocidio e massacrando persone inermi a Gaza. “
Questo è stato il messaggio inviato da Anonymous on-line il 25 luglio. Centinaia di pagine dei siti del governo di Israele sono stati sostituiti da una grafica, da slogan e file audio. Anonymous ha inoltre resi pubblici 170 log–in, che appartenevano a funzionari israeliani.
Due anni fa con #OpIsrael, Anonymous ha lanciato centinaia di attacchi contro siti israeliani. Furono presi di mira siti web durante l’operazione ‘Pilastro di Difesa‘ della Forza armate israeliane a Gaza. I dati del Ministero degli Esteri israeliano furonocompletamente spazzata via e Anonymous riuscì a far trapelare i dati di 5.000 funzionari israeliani. Gli hackerattivisti violarono anche Facebook e Twitter del Vice Premier israeliano, pubblicando messaggi pro–palestinesi. Un anno prima, attaccarono 10.000 siti web, causando circa 3 miliardi di danni ad Israele.
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Fonte: We are Anonymous
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