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Morto in Antartide un ricercatore italiano
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Luigi Michaud, assegnista di ricerca dell’Università di Messina, faceva parte della campagna italiana in Antartide. Come informa il capo della spedizione, Franco Ricci, dell’ENEA, stava svolgendo attività scientifica subacquea. Il comunicato dell’Università di Messina (red)
Luigi Michaud, uno dei ricercatori italiani attualmente impegnati in Antartide, ha perso la vita, probabilmente a causa di un malore, durante un’immersione. Lo comunica il capo della spedizione italiana in Antartide, Franco Ricci, dell’ENEA, informando che “presso le acque prospicienti la base italiana Mario Zucchelli, a Baia Terra Nova, ha perso la vita Luigi Michaud, ricercatore dell’Università di Messina, che partecipava alla campagna italiana in Antartide di quest’anno“. Michaud, spiega una nota, “stava svolgendo attività scientifica subacquea per il prelievo di campioni marini” ma “nonostante le misure di sicurezza e l’immediato intervento della squadra di soccorso, ogni tentativo di mantenerlo in vita è stato vano”.
Ecco il comunicato diffuso dall’Università degli Studi di Messina:
“Tutta la Comunità accademica messinese si stringe attorno ai familiari del dott. Luigi Michaud, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Biologiche ed Ambientali del nostro Ateneo, scomparso la scorsa notte in Antartide, dove si trovava per partecipare a una spedizione scientifica dell’Enea.
“A nome di tutta l’Università degli Studi di Messina – il messaggio del Rettore, prof. Pietro Navarra – esprimo il più sentito cordoglio, in particolare alla moglie Angela ed ai piccoli Carlo e Sophie, per la gravissima perdita. L’idea di una giovane vita interrotta così tragicamente e prematuramente, ci addolora e ci lascia attoniti. Allo stesso tempo, l’amore per la ricerca e la scoperta, che ha sempre animato e spinto l’attività del dott. Luigi Michaud, non può che rappresentare un esempio assoluto per tutti noi. Ed anche per questo non
dimenticheremo la sua figura e faremo di tutto per onorarla nel modo migliore”.
“I colleghi – il messaggio del Dipartimento di Scienze Biologiche ed Ambientali dell’Ateneo Peloritano – non potranno mai dimenticare le doti umane e morali di Luigi, che sempre riusciva ad associare la sua grande statura ad una simpatia unica nel suo genere. Ieri, quel mare dell’Antartide che Luigi amava, con un amore incondizionato, lo ha cullato durante un immersione scientifica come tante altre volte, ma purtroppo in questa occasione gli è stato fatale”.
Il Dott. Luigi Michaud era nato a Messina il 5/10/1974, coniugato con due figli, si era laureato in Scienze Biologiche (indirizzo Biologico-Ecologico) nel 2001 e, successivamente, aveva conseguito il Dottorato di Ricerca in “Scienze Ambientali: Ambiente Marino e Risorse” nel 2007.
Dal marzo 2010 è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Biologiche ed Ambientali. In questo lasso – pur breve – di tempo, il dott. Michaud ha svolto in maniera eccellete la sua attività di ricerca, caratterizzata da un forte amore per il mare e per gli studi nell’ambito dell’ecologia microbica. Ha operato non soltanto a Messina, ma anche all’estero in prestigiosi enti ed istituti di ricerca ed era già stato coinvolto in numerose spedizioni in Artide ed in Antartide.”
Il presidente del CNR Luigi Nicolais, informato dell’incidente, ha così espresso il proprio cordoglio: “Gli uomini della ricerca italiana ai Poli operano ogni giorno in condizioni ambientali estreme, animati dalla fede nella loro missione e dalla consapevolezza di svolgere una funzione importante per l’intera umanità, senza risparmiarsi e con grande coraggio. A Luigi Michaud, la cui vita si è interrotta così tragicamente nel mare che tanto amava, va il saluto commosso di tutto il Consiglio Nazionale delle Ricerche”. Il direttore del Dipartimento Scienze del sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente del Cnr Enrico Brugnoli, si unisce al cordoglio della famiglia e di tutti i ricercatori e tecnici del Programma Nazionale Ricerche in Antartide.
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Fonte: Le Scienze
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